Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
RESIDUO.
Apri Voce completa

pag.110


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
RESIDUO.
Definiz: Sust. Resto, Rimanente, Avanzo, Quel che resta. Lat. residuus, reliquus. Gr. λοιπός, ὑπόλοιπος.
Esempio: G. V. 11. 89. 8. Avendo eglino ad avere di resto dal nostro comune alla fine della guerra intorno di 25. mila fiorini d'oro, e meno, faccendo ragione per residui delle paghe di cavalieri nostri ec.
Esempio: M. V. 4. 40. Il conte di Lando capitano del residuo della grande compagna ec. se ne venne a Ravenna.
Esempio: Vinc. Mart. lett. 27. Che mi par compassione a stringerli, e molestarli per alcuni residui, che ci sono.
Esempio: Red. esp. nat. 28. Riposi il residuo di quei quattordici saggi in una boccia d'argento col cappello di vetro.
Esempio: E Vip. 1. 18. Quel residuo, che n'avanzò, sì fu la bevanda d'un'anitra assetata.
Esempio: E Oss. an. 72. I residui del fracidume de' diacinti in essi restati gli misi tutti insieme in un sol vaso aperto.