Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
SOVVENIRE
Apri Voce completa

pag.1571


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
SOVVENIRE.
Definiz: Aiutare, e soccorrere. Lat. subvenire, auxiliari, opem ferre.
Esempio: Dan. Purg. 1. Della mia compagnia costui sovvenni.
Esempio: E Dan. Infer. 33. Perch'io a lui: Se vuoi, ch'io ti sovvegna, Dimmi chi se.
Esempio: E Dan. Purg. 22. E mentrechè di là per me si stette, Io gli sovvenni.
Esempio: Boc. Nov. 68. 11. Di quel d'Arriguccio medesimo la sovvenni.
Esempio: E Bocc. Nov. 84. 13. Da capo dal Padre fu sovvenuto.
Esempio: E Bocc. Nov. 25. 9. Ora, che sovvenir mi potete, di me v'incresca.
Esempio: Pass. 192. Come l'huomo vuole, per l'amore, ch'egli ha a se medesimo, esser sovvenuto ne' suoi bisogni, così dee sovvenire a' bisogni del prossimo.
Esempio: Segr. Fior. St. 5. In modo, che avendo il Conte a pensare a' casi propj non potrebbe all'ambizione di Filippo Duca di Milano sovvenire.
Definiz: §. In signif. neut. pass. Ricordarsi, ritornare in mente. Latin. in mentem venire, subire, in mentem venire.
Esempio: Dan. Par. 3. Che di mia confession non mi sovviene.
Esempio: E Dan. Inf. 18. Che mi fa sovvenir del Mondo antico.
Esempio: Petr. Son. 213. Non ti sovvien di quell'ultima sera?
Esempio: Nov. Ant. 24. 2. Messere, a me sovviene di mia gente, e di mio paese.
Esempio: Tes. Br. 1. 9. Se non per sapere, che l'huomo si sovvegna delle cose andate.