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PIANETA
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PIANETA.
Definiz: Stella errante: gli antichi lo dissero tanto in genere masculino, quanto in femminino. Latin. planeta. Gr. πλανήτης.
Esempio: Dan. Purg. 2. Lo bel pianeta, ch'ad amar conforta, Faceva tutto rider l'Oriente.
Esempio: E Dan. Purg. Cant. 16. Buio d'Inferno, e di notte privata D'ogni pianeta, sotto pover Cielo.
Esempio: E Dan. Par. 10. Vedi, come da indi si dirama l'obblíco cerchio, che i pianeti porta.
Esempio: Petr. Canz. 17. 4. Nessun pianeta a pianger mi condanna.
Esempio: E Petr. Son. 134. Altro pianeta convien ch'io segua.
Esempio: Boc. Nov. 20. 19. Pensando, che per isquadri di geometría, si convenivano tra voi, e me congiugnere i pianeti.
Esempio: Lab. n. 149. Dicono, che tutte le buone cose, son femmine, le stelle, le pianete, le muse, le virtù.
Esempio: G. V. 8. 47. 1. La pianeta di Saturno, e di Marte, in quell'anno, s'erano congiunte due volte.
Esempio: Tesoret. Brun. Della Luna, e del Sole, Come saper si vuole, E di tutte pianete Qua 'nnanzi 'l troverete.
Definiz: §. Pianeta, di genere femminino: significa ancor quella veste, che porta il Prete sopra gli altri paramenti, quando celebra la Messa, la quale gli Scrittori Sacri chiamano in Latin. planeta, capsula.
Esempio: Ordinam. Mess. La pianeta, la quale si mette il Prete, dopo l'altro paramento, significa lo vestimento della porpora, la quale fue messa a Giesucristo, come a Rege.
Esempio: Espos. Pat. Nost. Le cose sante, come vaselli sagrati, il calice, le pianete, i corporali.
Esempio: Franc. Sacch. Op. Div. Che non si fa una pianeta nel mondo, che 'l Prete, quando dice Messa con essa, non sia segnato collo scudo dinanzi, e di dietro, come li fanti, che recano le novelle [Oggi nel femminino è solo rimaso nel significato di vesta]