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1) Dizion. 5° Ed. .
INFINGARDO.
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INFINGARDO.
Definiz: Add. Pigro, Lento, nell'operare, per mala volontà.
Da infingere, che anticamente si usò per Indugiare, Tardare, ed altresì per Essere lento o tardo nell'operare; onde infinto si disse per Lento, Pigro, a far checchessia. –
Esempio: Bern. Orl. 14, 77: Naturalmente io sono un po' infingardo.
Esempio: Deput. Decam. 51: Corrisponde in questa parte (il verbo Infingere, usato senza la negativa) al Dissimulare de' Latini; e noi diciamo Far le viste di non o vedere, o pensare, o curare, secondo che il proposito porta di che si parla; e di qui è la voce infingardo, di chi potrebbe e non vuole fare o pensare a nulla.
Esempio: Fag. Comm. 1, 274: Chi è? Chi è? Ah quel villano non risponde; la gente bassa è pure infingarda e malcreata!
Definiz: § I. E in costrutto con la particella A reggente l'Infinito. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 403: Qui si ribatte 'l mal tardato remo; cioè in questo luogo se emenda quello che s'è male indugiato nel mondo; e parla per similitudine: come li naviganti, che sono stati infingardi a vogare, sono fatti dal nocchieri ristorare poi nel luogo dove può intendere a loro.
Definiz: § II. E per similit., detto di animale o di cosa inanimata. –
Esempio: Esop. Fav. S. 80: O bestia d'iniquità ed infingarda, perchè vai in questo tuo andamento e corrimento, ristandoti con addormentato piè?
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 43: Va', che infingarda e vile Per me ti chiamo, e sei Oggetto di disprezzo agli occhi miei.
Esempio: E Fiacch. Fav. 1, 117: La prima che vedea sè più sublime Della sorella sua tener vïaggio, E aver seggio de' flutti in su le cime, Salì in orgoglio e con aspro linguaggio A lei disse: infingarda, Nel profondo che fai?
Definiz: § III. E figuratam., anche in costrutto con la particella A. –
Esempio: Tass. Lett. 2, 37: La mente si mostra infingarda al pensare, la fantasia pigra a l'immaginare, ec.
Esempio: Pindem. Poes. 353: Un'infingarda vita È una seconda contro al ciel rivolta.
Esempio: Leopard. Paralip. 8, 15: E questo è quello universal consenso Che in testimon della futura vita.... Da dottori gravissimi si cita, D'ogni popol più rozzo e più milenso, D'ogni mente infingarda e inerudita.
Esempio: Lambr. Elog. 149: Non si può non piangere sul tempo dissipato, sulla noia di che è oggi consunta gran parte della gioventù, che nell'ozio infingardo e nelle mollezze corrompitrici si offusca l'intelletto, ec.
Definiz: § IV. E pur figuratam., detto sia di cose, sia di facoltà, per Lento, Tardo, a produrre il proprio effetto. –
Esempio: Red. Osserv. Vip. 78: Non rende nè più viva, nè più infingarda la loro facultà solutiva.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 9: Il quinto strumento è ancor egli un termometro, ma più pigro e infingardo di tutti gli altri.
Definiz: § V. In forza di Sost. Chi è infingardo. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 77: Lasciando questa ritirata, che io soglio chiamare la difesa de gl'infingardi, che Silla ci ponesse allora questa colonia, io nol credo.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 484: Costui Simulando stanchezza, s'infingeva, cioè simulabat; onde infingardo, quello che simula, o truova scuse o difficultà per non operare; pigro, che gli rincresce.