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1) Dizion. 4° Ed. .
SENZA, e SANZA.
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SENZA, e SANZA.
Definiz: Preposizione separativa. Lat. sine, absque. Gr. ἄνευ.
Esempio: Bocc. nov. 51. 5. Mise mano in altre novelle, e quella, che cominciata avea, e mal seguita, senza finita lasciò stare.
Esempio: E Bocc. nov. 56. 1. Senza dal nostro proposito deviare.
Esempio: Amet. 5. Ecco ch'io vaglio poco, e molto meno Sanza di te ispero di valere.
Esempio: E Amet. 55. Gli amorosi dardi da me allora non conosciuti sentendo nel battente petto, sanza pro lodava le mie bellezze.
Esempio: Dant. Par. 5. Che non fa scienza, Senza lo ritenere, avere inteso.
Esempio: E Dan. rim. 22. Canzon, tu vedi ben, come è sottile Quel filo, a cui s'attien la mia speranza, E quel, che senza questa donna io posso.
Esempio: Ar. Fur. 32. 99. Alla donna d'Islanda, che non sanza Molta suspizion stava di questo, Il signor disse, che servian l'usanza.
Esempio: Cas. lett. 67. Non volere stare in montagna in tanta solitudine sanza frutto, e sanza profitto alcuno.
Definiz: §. I. Talora vale Oltre. Lat. praeter.
Esempio: Dant. Inf. 31. Che ben cinque alle Senza la testa uscía fuor della grotta.
Esempio: G. V. 6. 50. 2. Legati ne vennono in Firenze più di tre mila, sanza quelli, che messono i Lucchesi.
Esempio: Bocc. nov. 60. 9. Aveva de' fiorini più di millanta nove, senza quelli, che egli aveva a dare altrui.
Definiz: §. II. Senz'altro, posto avverbialm. vale Certamente, Senza dubbio, Assolutamente. Lat. sane, proculdubio. Gr. μέντοι, ἀναμφισβόλως.
Esempio: Malm. 7. 2. Questo ha 'l vantaggio al mio parer senz'altro.
Definiz: §. III. Senza modo, posto avverbialm. vale Smisuratamente, Fuor di modo. Lat. extra modum, immodice.
Esempio: Bocc. nov. 25. 2. Uomo molto ricco, e savio, ed avveduto per altro, ma avarissimo senza modo.
Definiz: §. IV. Senza che, che anche si scrive Senzachè, vale lo stesso, che Oltrechè. Lat. praeterquamquod. Gr. πλὴν ὅτι.
Esempio: Bocc. nov. 51. 4. Senzachè egli pessimamente, secondo la qualità delle persone, e gli atti, che accadevano, proffereva.
Esempio: E Bocc. nov. 60. 7. Senzachè egli ha alcune altre taccherelle con queste, che si taccion per lo migliore.
Esempio: Galat. 6. Senza che l'altre virtù hanno mestiero di più arredi, i quali mancando, esse nulla, o poco adoperano.
Esempio: E Galat. 81. Senza che mostra, che il convito non sia abbondevole d'intromessi.
Definiz: §. V. Senzachè, si usa eziandio in forza di negare, o di escludere.
Esempio: Bocc. nov. 16. 5. Senzachè alcuno o marinaio, o altri se ne accorgesse, una galéa di corsari sopravvenne.
Esempio: E Bocc. nov. 98. 23. Lungo, e amoroso piacere prese di lei, senzachè ella, o altri mai s'accorgesse, che altri, che Gisippo, giacesse con lei.
Esempio: Petr. son. 74. Basti dunque il desío, senza ch'io dica.
Definiz: §. VI. Senza più, posto avverbialm. vale Solamente, Senz'altra compagnía, Senz'altro. Lat. solum, dumtaxat. Gr. μόνον.
Esempio: Bocc. introd. 59. Le vivande dilicatamente fatte vennero, e finissimi vini fur presti, e senza più chetamente gli tre famigliari servirono le tavole.
Esempio: E Bocc. nov. 13. 20. L'abate con gli due cavalieri, e con Alessandro senza più entrarono al Papa.
Esempio: E Bocc. nov. 88. 4. Primieramente ebbero del cece, e della sorra, e appresso del pesce d'Arno fritto senza più.
Esempio: E Bocc. lett. Pin. Ross. 275. Se la guerra de' Lapiti non fosse suta a Peritoo, sempre averebbe estimato d'avere molti amici, dove in quella solo Teseo si trovò senza più.