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1) Dizion. 4° Ed. .
RATTO.
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RATTO.
Definiz: Avverb. Velocemente, Prestamente. Lat. velociter, celeriter. Gr. ταχύ, ταχέως.
Esempio: Dant. Par. 28. Distante intorno al punto un cerchio d'igne Si girava sì ratto, ch'avría vinto Quel moto, che più tosto il mondo cigne.
Definiz: §. I. Per Tostamente, Subitamente, In un tratto. Lat. statim, illico. Gr. εὐθύς, αὐτίκα.
Esempio: Petr. canz. 37. 4. Ratto, come imbrunir veggo la sera, Sospir del petto, e degli occhi escon onde.
Esempio: Sen. Pist. E sostenne l'assalto, e la forte battaglia, ratto che i Romani ebbero il ponte.
Esempio: Dant. Inf. 6. Elle gaicén per terra tutte quante, Fuorch'una, ch'a seder si levò, ratto Ch'ella ci vide passarsi davante.
Esempio: E Dan. Inf. 9. Ove in un punto vidi dritte ratto Tre Furie infernal di sangue tinte.
Esempio: But. ivi: Ratto, cioè tostamente.
Esempio: Pallad. Magg. 7. Ratto che castrano il giovenco, il mettono alla vacca.
Definiz: §. II. Chi va piano, va ratto; proverb. che si usa per mostrare la necessità di ben maturare le cose. Lat. festina lente. Gr. σπεῦδε βραδέως.
Esempio: Salvin. disc. 2. 421. S'aggiusta al nostro volgare, ed elegante proverbio: chi va piano, va ratto.
Definiz: §. III. Non potere andar nè pian, nè ratto, figuratam. vale Non potere operare nè con maturità, nè con velocità, nè mal, nè bene.
Definiz: §. IV. Ratto ratto, vale Presto presto, e ha quasi forza di superlativo, aggiugnendo tal forza la replica delle parole, particolar proprietà di questo idioma, come Terra terra, per Vicinissimo a terra, e sì fatti. Lat. celerrime, ocyus. Gr. τάχιστα.
Esempio: Dant. Purg. 18. Ratto ratto, che 'l tempo non si perda.
Esempio: Dep. Decam. 27. E d'una stretta straordinaria ratto ratto.
Esempio: E Dep. Decam. 32. Significando per lo più questo accoppiamento maggior forza, ed efficacia, e quasi quel, che i gramatici chiamano superlativo, come ratto ratto, rattissimamente.