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1) Dizion. 5° Ed. .
MILLANTARE
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MILLANTARE.
Definiz: Att. Aggrandire, Amplificare, con vanti o lodi esagerate, riferito a cose o a qualità; e riferito a persone, Esaltare, Magnificare, smoderatamente.
Da millanta, quasi Accrescere millanta volte. –
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 93: E lo popolo, per piacergli (ad Erode), lo cominciò a lodare e millantare, e dirgli che gli parea Iddio.
Esempio: E Cavalc. Pungil. 140: Quanto l'uomo più inalza altrui, e millanta altrui colle sue lodi, tanto più lo fa cadere e mal finire.
Esempio: Manett. A. Op. Stor. 83: Nientedimeno.... mai si vide (il Brunelleschi) millantare nè predicare sè, nè pigliare boria d'alcuna cosa, nè mai lodarsene con una sola parola.
Esempio: Dav. Tac. 1, 111: I Greci non lo contano ne' loro annali, perchè solo millantano le cose loro.
Definiz: § I. E per Attribuirsi con vanto checchessia. –
Esempio: Bellin. Bucch. 93: O voi Che millantate costole d'Adamo, E impastamenti di sangue d'eroi, ec.
Definiz: § II. Trovasi per Proferire con millanteria, riferito a parole, discorsi, e simili. –
Esempio: Mozz. Stor. S. Cresc. 30: Le parole che pazzamente da te e scioccamente sono contra la possanza degl'invittissimi Dei millantate, finiranno dopo che ec. (il lat. ha jactantur).
Definiz: § III. E per Attribuire soverchio peso a checchessia, esagerandone l'importanza. –
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 42: Coloro che vinti dalle ragioni, per impegno non pertanto ripugnar vogliono, millanteranno qui i manuscritti, e il non aver noi tratta quest'emendazione da nissun codice.
Definiz: § IV. E per Raccontare, Narrare, con esagerazione; anche assolutam. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 29, 96: S'apprese il fuoco in casa i Pegolotti, Ed arsevi, se 'l libro non millanta, Messer Neri, e 'l figliuolo, ec.
Esempio: E Pucc. A. Centil. 87, 12: E secondochè 'l libro dice e canta, Fu morto un lor conestabole quici, E venti presi, se 'l dir non millanta.
Definiz: § V. Neutr. pass. Millantarsi, e in forma di Neutr. Vanagloriarsi, Vantarsi esageratamente, Menare grandi vanti. –
Esempio: Libr. Sagram. R. 51, 10: Di molti che millantano molto de' lor fatti.
Esempio: Senec. Declam. 86: Si millantava e gloriava nelle piazze e su per gli canti delle ingiurie che ci aveva fatte.
Esempio: Cavalc. Pist. Eust. 361: Qui non curo parlarti per rettorica, nè parlamenti puliti e ornati, per li quali ti lodi, e ponga, millantando, fra gli angioli.
Esempio: Bocc. Laber. 221: E già assai volte, millantandosi, ha detto, che se uomo stata fosse, Farebbe dato il cuore d'avanzar di fortezza, non che Marco bello, ma il bel Gherardino, che combattè con l'orsa.
Esempio: Pulc. L. Bec. 1: Il suo Vallera ogni dì si millanta Che la sua Nencia è in favole e in canzona.
Esempio: Varch. Ercol. 86: Ma che intendete voi per millantarsi, e donde viene cotal verbo? V. Vanagloriarsi, ammirar se stesso, dir bene di se medesimo, e innalzar più su che 'l cielo le cose sue.
Esempio: E Varch. Ercol. 131: A coloro che troppo si millantano, e dicono di voler fare o dire cose di fuoco, s'usa, rompendo loro la parola in bocca, dire ec.
Esempio: Not. Malm. 1, 227: Diciamo Millantare o Smillantare,... d'uno che si spacci o si vanti di ricco, di nobile di dotto, ec. che da' Latini si dice se se jactare. E questi tali si dicono homines gloriosi, thrasones, per smillantatori, tanto di ricchezze, quanto d'ogni altra cosa.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 450: Millantarsi è detto dal gonfiare il numero, nelle recite dell'imprese, de' morti, de' feriti e simili, derivato dal mille, detto millanta per ischerzo.
Esempio: Fag. Comm. 6, 210: Sempre faceva scioccamente la mostra di questo suo ritratto, e millantava che gli era stato chiesto da molte belle signore, e che a niuna noi volle mai dare.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 16: Non son di questa fatta Certi uomini insensati, Che vanno millantandosi d'un'opra Come da loro fatta, Ma che vien dalla man di quel di sopra?
Esempio: Mont. Iliad. 17, 23: Dove s'intese Più sconcio millantar?
Definiz: § VI. Per similit. –
Esempio: Esop. Fav. 8. 21: Trovò il porco cinghiale appiè d'un albero che meriggiava, e millantavasi in se stesso.
Definiz: § VII. E figuratam. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 9: L'invidia insulta e si millanta.
Definiz: § VIII. Usato con un aggiunto o compimento, vale Credersi, o Farsi credere, con iattanza, tale quale l'aggiunto o il compimento indica. –
Esempio: Mont. Iliad. 13, 68: Ma qui tem'io d'assai qualche sinistro, Qui dove questo inviperito Ettorre, Che del gran Giove si millanta figlio, Guida i Teucri ec.