Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ACCOMANDARE.
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ACCOMANDARE.
Definiz: Att. Raccomandare.
Dal lat. commendare prefissovi l'ad. −
Esempio: Cin. Rim. 62: All'otta, ch'odo ch'è sì prossimana, Il spirito accomando al mio Signore.
Esempio: Car. Eneid. 5, 1095: Da lor si parte [Enea], ed al suo caro Aceste Quanto può caramente gli accomanda.
Definiz: § I. Accomandare a Dio, per Accomiatare, Augurar bene a chi parte, Dire addio. Modo di non comune uso. −
Esempio: Barber. Docum. Am. 266: Poi a Dio l'accomanda, Ed in acqua la manda In quel luogo ove credi.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 188: Ringraziatola dell'onor ricevuto da lei, accomandandolo ella a Dio, a Genova [il re] se n'andò.
Esempio: Alaman. Gir. 1, 26: Onde licenzia prendo Per girmi a risanare in qualche parte, E vi accomando a Dio.
Esempio: Bart. D. Giapp. 1, 339: Ricevutine gli ultimi abbracciamenti, non senza lagrime degli uni e degli altri, gli accomandarono a Dio.
Definiz: § II. Per Lasciare in custodia, Dare in consegna, Affidare. −
Esempio: Malisp. Stor. fior. 133: Quando s'andava in oste... conducevanlo [il Carroccio] in sulla piazza di Mercato Nuovo, e posato per me' d'uno termine che v'è d'una pietra,.... sì lo accomandavano al popolo, e' popolari il guidavano nell'oste.
Esempio: Nov. ant. B. 79: E gli fece dire a uno altro che gli voleva accomandare uno gran tesoro in molti scrigni.
Esempio: Vill. M$. 2, 246: Che quella città, che gli era accomandata per la santa memoria dell'imperadore Arrigo, egli per malizia e per somma avarizia l'avea sottoposta.
Esempio: Dav. Tac. 1, 368: Così detto, in capo a Tiridate cinse la diadema, e a Monese uomo nobile accomandò i cavalleggieri, solita guardia del re.
Esempio: Alf. Trag. 4, 84: Io volo, e tosto riedo: Bianca, se m'ami, io t'accomando i figli.
Definiz: § III. Accomandare, per Appendere o Appiccare o Legare una cosa, Assicurarla legandola; che più comunemente si dice Raccomandare. −
Esempio: Comp. Din. Cron. 52: Allora lo pose alla colla, e accomandò la corda all'aspo.
Esempio: Pier. Cron. 77: Fu a quello spago legato un canape, il quale egli accomandò, e accomandatolo se ne venne giù per esso quant'e' fu lungo.
Esempio: Vill. M. 1, 242: Arrighetto, data la corda a' masnadieri ch'erano a piè del muro, con una scala leggieri di funi, tirò su l'uno de' capi, e accomandollo a uno de' merli.
Esempio: Poliz. Rim. 1, 35: Quella una perla agli orecchi accomanda.
Esempio: Cellin. Vit. 239: Di poi presi un capo di quelle mie fasce, e l'accomandai a un pezzo di tegola antica.
Esempio: Car. Long. 35: Non avendo con che la barca attaccare, fecero una lunga ritortola di vincigli verdi ad uso di fune, e con quella dalla poppa nel lito ad un palo l'accomandarono.
Definiz: § IV. E per Dare in accomandigia, Mettere sotto la protezione d'alcuno; usato anche a maniera di Neutr. pass. −
Esempio: Vill. M. 1, 250: Ma l'uno s'era accomandato all'una parte, e l'altro all'altra di loro maggiori.
Definiz: § V. E in forma di Neutr. pass. Accomandarsi vale Raccomandarsi. −
Esempio: Malisp. Stor. Fior. 42: Il quale [Ugo] esterrito s'accomandò alla Vergine Maria.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 2, 189: Quando t'accomandi pure a un Santo, grande cosa è.
Esempio: Rim. ant. F. Folc. 16: Nè so onde fuggire, Nè a cui m'accomandare.