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Dizion. 3° Ed. .
ANGELO, e ANGIOLO.
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ANGELO, e ANGIOLO.
Definiz: | Creatúra intellettuale, e nunzio d'Iddio. Lat. angelus. Gr.
ἄγγελος. |
Esempio: | Tes. Br. 1. 12. Angioli sono spiriti naturalmente, e la natúra loro è vitale, ma
la carità durabile gli guarda senza corruzione. |
Esempio: | Boc. Nov. 96. 12. Paréva, che tutte le gerarchíe degli angeli quivi fosser discese
a cantare. |
Esempio: | Dan. Inf. 3. Degli angeli, che non furon ribelli. |
Esempio: | E Dan. Purg. 5. L'angel di Dio mi prese, e quel d'Inferno.
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Esempio: | Petr. Son. 185. Da quali angeli mossi, e da qual spera. |
Esempio: | Mor. S. Greg. Quegli tre angioli, che vennono ad Abramo, ec. |
Esempio: | Cavalc. Frut. Ling. Orazione viene a dire, domandita d'alcun bene o da Dio, o
dagli angioli, o dalli santi. |
Esempio: | Tass. Gerus. 11. 72. Or qui l'Angel Custode, al duol indegno Mosso di lui, colse
dittamo in Ida. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 5. 90. E lo mandava cogli angeli a cena. |
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