Lessicografia della Crusca in rete

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SE.
Definiz: Pronome primitivo, singulare, e plurale, e di tutti i generi: non ha se non quattro casi, secondo, terzo, quarto, e sesto. Lat. sui, sibi, se, a se.
Esempio: Bocc. n. 12. 9. E quivi ad instanza di se la faceva stare.
Esempio: Petr. Son. 4. Di se, nascendo, a Roma non fe grazia.
Definiz: ¶ E nel terzo caso.
Esempio: Bocc. n. 15. 26. E a se medesimo dispiacendo per lo puzzo.
Definiz: E senza segno, pure nel terzo caso.
Esempio: Bocc. n. 65. 22. Quando la gelosia gli bisognava se la spogliò.
Definiz: ¶ E nel quarto caso.
Esempio: Bocc. n. 13. 12. E se ad ogni suo servigio, ec. offerse.
Esempio: E Bocc. nov. 33. 21. Il folle amore di Restagnone, e l'ira della Ninetta, se condussero, e altrui.
Esempio: E Bocc. nov. 27. 35. Apertamente confessarono se essere stati coloro, che Tedaldo Elisei ucciso aveano.
Definiz: ¶ E nel sesto caso.
Esempio: Bocc. Introd. n. 48. Non altrimenti, che se similmente tutti i suoi avesse da se cacciati.
Definiz: ¶ E, da se, talora vale, per sua natura, naturalmente.
Esempio: Bocc. n. 51. 4. La quale in vero da se era bellissima.
Esempio: Petr. canz. 18. 1. Pigro da se, ma il gran piacer lo sprona.
Definiz: ¶ E, da se a lui, da me a te, da voi a noi, vale a solo a solo. Lat. solus, cum solo.
Esempio: M. V.11. 87. Bindo v'andò, e da se a lui, aperto gli mostrò tutti i suoi errori.
Definiz: ¶ Il secondo caso riceve, senza perdere il segno, tutte queste preposizioni. FUORI, VERSO, APPRESSO, SOPRA, CONTRA.
Esempio: Bocc. n. 1. 2. Così in se, e fuor di se, esser piene di noia, e d'angoscia.
Definiz: ¶ Ed, esser fuor di se, vale esser fuor del senno. Lat. non esse apud se.
Esempio: Bocc. lett. Chi è sì fuor di se, che non conosca in vano darsi conforti, ec.
Esempio: Bocc. Introd. n. 47. Ciascuna verso di se bellissima.
Esempio: E Bocc.nov. 3. 6. In grande e onorevole stato appresso di se il mantenne.
Definiz: ¶ Diciamo:
Esempio: Esempio del Compilatore e' fa sopra di se, de gli artefici, che non instanno con altri, ma esercitano la loro arte da per se, a lor pro, e danno.
Definiz: ¶ E dicesi, contra di se, cioè in suo danno.
Definiz: ¶ Nel terzo caso, con la preposizione RINCONTRO, o DIRIMPETTO.
Esempio: Bocc. n. 30. Dirimpetto a se fece star lei.
Definiz: ¶ Nel quarto riceve queste preposizioni, INFRA, INTRA, FRA, TRA, che son lo stesso: e IN, APPRESSO, PER, VERSO, e SOPRA.
Esempio: Bocc. n. 75. 5. Fra se ordinato, che dovessono fare, e dire.
Esempio: E Bocc. nov. 42. 19. Dando loro licenzia di fare intra se quello, che più fosse a grado a ciascheduno.
Esempio: E Bocc. Introd. n. 40. Avien già più particolarmente tra se cominciato a trattar del modo.
Esempio: Passav. 58. Tornando in se tutto confortato.
Esempio: Bocc. n. 31. 10. Tirata sopra se la cortina.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 48. E sopra se andare, e carolare, e giostrare [cioè con la persona diritta, e in su la vita, che si direbbe anche sopra di se]
Esempio: E Bocc. nov. 19. 1. Sopra se recatasi, disse [cioè in atto di pensare]
Esempio: E Bocc. nov. 27. 35. ma ciascun per se, e poi tutti insieme, apertamente confessarono [cioè dipersè]
Esempio: E Bocc. canz. 7. 2. Ciascun per se accese nuovo fuoco.
Esempio: Petr. cap. 2. Costui certo per se già non mi spiace.
Esempio: E Petr. cap. 6. Ma ciascuna per se parea ben degna [cioè nel suo essere, di sua natura]
Esempio: Dan. Inf. 3. Ne fur fedeli a Dio, ma per se foro.
Definiz: ¶ Il sesto riceve la preposizione IN, e CON.
Esempio: Bocc. n. 26. 19. Ricciardo in se medesimo godea di queste parole.
Esempio: Dan. Inf. c. 30. Falsificare in se Buoso Donati:
Definiz: ma la CON gli si pon dietro, e s'affige, e fassene una dizione, e, per rispetto del suon, gli si toe la N.
Esempio: Bocc. n. 60. 5. Seco proposero di fargli di questa penna alcuna beffa.