Lessicografia della Crusca in rete

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SPARSO
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SPARSO.
Definiz: Add. da Spargere. Lat. sparsus, effusus. Gr. διεσπαρμένος.
Esempio: Petr. son. 279. Or vo piangendo il suo cenere sparso.
Esempio: Soder. Colt. 80. Procurando, che la paglia, che alzi quattro dita, sia sparsa sopra tavole secche.
Definiz: §. I. Per Cosperso, Macchiato. Lat. conspersus, maculatus. Gr. καταπασθείς.
Esempio: Dant. Purg. 14. Visto m'avresti di livore sparso.
Esempio: But.ivi: Sparso, cioè macchiato di lividore.
Definiz: §. II. Sparso, per Disunito, Che è in quà, e 'n là. Lat. dispersus, sparsus, fusus. Gr. διεσπαρμένος, διασκεδασθείς.
Esempio: Petr. son. 1. Voi, che ascoltate in rime sparse il suono Di quei sospiri, ond'io nudriva il core.
Esempio: E Petr. canz. 26. 5. Così avestù riposti De' bei vestigi sparsi Ancora tra' fiori, e l'erba.
Esempio: E Petr. canz. 31. 2. E me tenne un, ch'or son diviso, e sparso.
Definiz: §. III. Vasi sparsi, si dicono Quelli, che hanno la bocca ampia, e arrovesciata in forma quasi piana. Lat. planus, latus, expansus, sparsus. Gr. πλατύς.
Esempio: Sagg. nat. esp. 168. Messa dell'acqua attinta da una stessa fonte in diversi vasi, come di terra, di metalli, e di vetro, in bicchieri cupi, e in tazze sparse ec.
Definiz: §. IV. E Sparso per Isparito.
Esempio: Cas. rim. 42. Ove repente ora è fuggito, e sparso Tuo lume altero?