Lessicografia della Crusca in rete

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Definiz: Lezj, spezie di carezze di femmine, e di bambini. Lat. mollitiae .
Esempio: Agn. Pand. A tutte le parole, e moíne presta lieta fronte, e orecchie.
Esempio: Cron. Morell. Gran parlatori, millantatori, e pieni di moíne, goditegli nell'udire, e da parole per parole.
Esempio: M. Bino Rim. bur. Ma chi va con sì fatte moíne, Vorrei potergli sfondolar la pancia.
Esempio: Granch. Salv. Tante fregagioni, tante moíne, ec. glie n'ebbi a fare.
Esempio: Cant. Carn. E le troppe moíne delle madri Fan con vergogna a stenti Piangere or quelle, e noi miseri padri.