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Dizion. 4° Ed. .
FACCIA
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pag.329
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FACCIA.
Definiz: | La parte anteriore dell'uomo, dalla sommità della fronte all'estremità del mento, Viso, Volto. Lat.
facies, vultus. Gr. πρόσωπον. |
Esempio: | Bocc. nov. 14. 12. Quindi appresso ravvisò la faccia, e quello essere, che era,
s'immaginò. |
Esempio: | Dant. Purg. 23. Questa favilla tutta mi raccese Mia conoscenza, alla cambiata
labbia, E ravvisai la faccia di Forese. |
Esempio: | E Dan. Purg. appresso: La faccia tua, ch'io lagrimai, già
morta. |
Esempio: | E Dan. Par. 3. Tali vid'io più facce a parlar
pronte. |
Esempio: | Petr. son. 92. A lui la faccia lagrimosa, e trista Un nuvoletto intorno
ricoverse. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 4. 28. Nè per turbata, nè per lieta faccia Impetrar può, che sempre
ella non taccia. |
Esempio: | Red. cons. 1. 6. Questa è di faccia rubiconda, e di un temperamento, per quanto in
una relazione mi vien riferito, totalmente, e pienamente sanguigno. |
Esempio: | E Red. cons. 7. La superficie interna della palpebra, e la
faccia stessa mostravano apparentemente minor rossore. |
Definiz: | §. I. Per Muso, Ceffo d'animale. Lat. os, facies. |
Esempio: | Dant. Inf. 6. Cota' si fecer quelle facce lorde Dello demonio
Cerbero. |
Esempio: | But. Inf. 6. Dice facce, perchè ha finto, che abbia tre capi. |
Definiz: | §. II. Per Ciascun lato, o parte di superficie. Lat. latus. Gr.
πλευρά. |
Esempio: | Bocc. nov. 86. 6. Eran tre letticelli messi, ec. essendo due dall'una delle facce
della camera. |
Esempio: | G. V. 1. 42. 2. Edificaro il detto tempio ec. e fecerlo molto bello, e nobile a
otto facce. |
Esempio: | Tes. Br. 2. 49. Sappiate, che a queste due tramontane vi s'appende la punta
dell'aco ver quella tramontana, a cui quella faccia giace. |
Esempio: | Dav. Oraz. Cos. 1. 125. Nè per mirare, come d'unica gioia fissamente le
facce. |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 192. Negli angoli laterali assai robusti, e ricchi di vetro in
paragon delle facce incavate ec. |
Definiz: | §. III. Per Ciascuna banda del foglio. Lat. pagina. Gr. σελίς. |
Esempio: | Dant. Purg. 3. Se 'l pastor di Cosenza ec. Avesse in Dio ben letta questa
faccia. |
Esempio: | But. Questa faccia, cioè dove si tratta nella santa Scrittura dicente
ec. |
Esempio: | Varch. Ercol. 225. Leggete quello, che di questo fatto dice messer Annibale a
facce 151. e molto più chiaramente a facce 167. |
Definiz: | §. IV. Per Facciata. Lat. frons, facies. |
Esempio: | M. V. 1. 45. Nella città di Napoli fece cadere il campanile, e la faccia della
chiesa del vescovado. |
Definiz: | §. V. Per metaf. Sembianza, Dimostrazione, vista in signific. d'Apparenza. Lat. species. Gr. εἶδος. |
Esempio: | Dant. Inf. 16. Sempre a quel ver, ch'ha faccia di menzogna De' l'uom chiuder le
labbra. |
Esempio: | E Dan. Inf. 24. Veggendo 'l mondo aver cangiata
faccia. |
Esempio: | Albert. 2. 28. Spesse volte la verità tien faccia di bugía, e spesse volte la bugía
cuopre la faccia della verità. |
Esempio: | Tac. Dav. Perd. eloq. 420. E così non mancavano nè maestri ottimi elettissimi,
che mostravan la faccia, e non l'impronta dell'eloquenza. |
Definiz: | §. VI. Per Arditezza, Sfacciataggine. Lat. perfricta frons, impudentia. |
Esempio: | Guid. G. Adunque con qual faccia, scacciato il timore del giuramento, ardisti
gabbare la fede? |
Esempio: | E Guid. G. altrove: Adunque con qual faccia, siccome fanno gli
altri amanti, la potrò io addolciare? |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 15. 222. Pure di dare il comandamento a Seneca non ebbe faccia, nè
voce. |
Definiz: | §. VII. Far faccia, vale Esser ardito, e presontuoso; che anche si dice Far faccia
tosta. Lat. impudenter agere. |
Esempio: | Cavalc. med. cuor. Imprima si commette in occulto, poi l'uomo accieca, intanto che pecca manifestamente, e fa faccia, e non si vergogna. |
Definiz: | §. VIII. Non aver faccia, vale Non si vergognare. Lat. impudentem
esse. |
Esempio: | Lasc. rim. E poi quel, che tu faccia, Dical chi non ha faccia, Ch'io per me nol
vo' dire. |
Definiz: | §. IX. Uomo senza faccia, vale Senza vergogna. Lat. impudens. Gr.
ἀναιδής. |
Esempio: | Ambr. Furt. 4. 7. Perchè egli è uomo senza faccia, e senza
vergogna. |
Definiz: | §. X. Faccia di leone, e cuor di scricciolo, si dice di Chi si mostra bravo, ed animoso, ed è
codardo. Lat. miles gloriosus. Gr. θρασύς. |
Esempio: | Malm. 11. 29. E s'in vista vi paion Paladini, Han facce di lioni, e cuor di
scriccioli. |
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