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1) Dizion. 5° Ed. .
ODIOSO.
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ODIOSO.
Definiz: Add. Meritevole d'odio, Da essere odiato; e altresì Che eccita indignazione, avversione, ripugnanza; Inviso; detto sia di persona, sia di sue qualità o atti.
Lat. odiosus. ‒
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 287: Odiosa generazione d'uomini è, che rimproverano i servigi, de' quali ricordare si dee colui, a cui son fatti, ma non gli dee contare colui che gli ha fatti.
Esempio: Petr. Rim. F. 227: E 'l vulgo, a me nemico ed odioso, Chi 'l pensò mai? per mio refugio chero: Tal paura ò di ritrovarmi solo.
Esempio: Machiav. Princ. F. 34: Indicò el duca non essere necessario sì eccessiva autorità, perchè dubitava non divenissi odiosa, e proposevi uno iudicio civile nel mezzo della provincia, con uno presidente eccellentissimo, dove ogni città vi aveva lo avvocato suo.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 86: Quasi insino da puerizia era stato sempre odioso alla universalità de' cittadini.
Esempio: Alam. L. Coll. 1, 395: Non però si convien che l'alma intenda A Bacco tal; che a Giove, a Febo, a Palla Non curando di lor si faccia odioso.
Esempio: Car. Arist. Rett. 110: Ora, per dichiarare quali sieno quelli, che sono amati e quelli che sono odiati, e per qual cagione siano odiosi ed amabili, vegnamo a la diffinizione de l'amare e de l'amicizia.
Esempio: Segner. Mann. lugl. 24, 3: I nimici più odiosi a qualunque principe quali sono? sono i ribelli.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 104: A noi altri non riuscendo nuove, nè maravigliose tali generazioni, non ci sovviene così facilmente, ch'egli è conveniente mostrar di far caso di simili cose, per non rendersi odiosi, o invidiati da qualche ignorante.
Esempio: Capp. Scritt. I, 154: Dall'altro canto, l'autorità loro cresceva in Roma a petto a quella degl'imperatori deboli e odiosi.
Definiz: § I. Per similit. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 31: Quivi una bestia uscir de la foresta Parea, di crudel vista, odiosa e brutta.
Definiz: § II. E detto di cosa. ‒
Esempio: Domin. Gov. Fam. 3: Sono (certe scritture) di natura di pane; cibo all'uomo, veleno allo sparviere, nutrimento a più animali e a molti odioso o inutile, sano a' sani e grave agl'infermi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 134: Nè men tristo In parole e in sembianti esser parea Di questo nuovo suo sì odioso acquisto, Che de la donna che perduta avea.
Esempio: Bemb. Stor. 1, 73: Quantunque a Massimiliano molesta e odiosa fosse ogni accessione, che alle forze e alla potenza de' Francesi si procacciasse.
Esempio: Mont. Iliad. 3, 13: Come talor del monte in su la cima Di Scirocco il soffiar spande la nebbia Al pastore odïosa, al ladro cara Più che la notte...; a questa guisa ec.
Esempio: Pap. L. Coment. 4, 20: Può dirsi finalmente che i Francesi.... non avrebbero potuto far di peggio se a posta fossero stati mandati in Italia a rendervi odioso perfino il nome di libertà.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 11: Con ufficj i quali parvero odiosi insino al cavalier Vasari, turbava la quiete dei cittadini che il nuovo Signore volea serbati al tormento di soffrire tacendo.
Esempio: E Guast. Scritt. Art. 336: Raschiatori dell'odioso cognome non ne potevano mancare; o fosse ira di parte, o memoria di ricevute angherie, o pubblica nemesi.
Definiz: § III. E altresì vale Non allettevole, Non piacevole. ‒
Esempio: Segn. P. Demetr. 60: Spesse volte le cose, ancorchè, per natura lor, sieno odiose, e spiacevoli, son fatte diventare allegre dal dicitore.
Esempio: E Segn. P. Demetr. appr.: Il suggetto, per sua natura, era odioso, e d'ogni piacevolezza nimico.
Definiz: § IV. E detto di cosa buona in se stessa, vale Che riesce ostico, male accetto, a taluno. ‒
Esempio: Domin. Gov. Fam. 32: Dilettevole è la luce agli occhi puri, odiosa e penosa a' non ben sani.
Esempio: Tass. Dial. 2, 266: La giustizia qualche volta è odiosa a molti, e la temperanza pare odiosetta anzi che no: e la nemica sua fu amata almeno ne gli eroi.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 473: Le cose poi che allora avevan sentite da quella bocca, erano bensì odiose a' loro orecchi, ma non false nè affatto estranee ai loro intelletti.
Definiz: § V. E per Giustamente riprovato, condannato, e simili, detto di chicchessia o checchessia; anche figuratam. ‒
Esempio: Passav. Specch. Penit. 171: Anche offende la superbia gli Angeli Santi, ed è loro odiosa; perocchè per la superbia cadde il primo Angelo, e rovinò di cielo con tutti i suoi seguaci.
Esempio: E Passav. Specch. Penit. 172: La superbia a ogni uomo è importabile e odiosa: e ogni altro vizio sì ama il suo simile, il superbo ha in odio l'altro superbo.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 469: Le oppressioni e ruine della guerra.... arebbono fatti odiosi e detestabili gli autori della discordia, e resi disfavorevoli appresso a tutti i conati per innanzi tanto favorevoli della lega.
Esempio: Segner. Mann. magg. 7, 1: Considera, quanto su la terra sian degni di compassione alcuni mondani, i quali studiano tanto affin d'imparare una scienza a Dio così odiosa, come è la falsa politica.
Esempio: Tomm. Diz. estet. 44: Amerei che gl'inerti o odiosi e ridicoli vanti si convertissero in vergogna onesta del non sapere emulare le vecchie glorie.
Definiz: § VI. E per Atto a destar malumore, dissapore, e simili. ‒
Esempio: Bern. Orl. 6, 4: Ma le comparazion son tutte odiose, Però torniamo al proposito nostro.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 489: Se interviene qualche disparere odioso, vanno indietro e innanzi mezzani; anzi che nel dar le pene a' malfattori, si rimuovono le villanie, e d'ogni acerbezza di parole.
Esempio: Fag. Comm. 1, 193: E poi fra due amici di lunga mano, com'eramo sempre stati noi, non s'entra in queste materie odiose.
Definiz: § VII. E detto di lingua, vale Maligno, Maledico. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 3: E perchè, odiose lingue, il mal dir vostro Con vostra eterna infamia si sommerga.
Definiz: § VIII. E per Insopportabile, Gravoso in guisa da non potersi più tollerare; detto di vita, stato, condizione, e simili. ‒
Esempio: Tass. Gerus. S. 4, 72: Crudo destino, empio destin fatale, Uccidi omai questa odïosa vita.
Esempio: Bart. D. Vit. S. Ignaz. 1, 56: Mettergli in abborrimento e fargli odiosa la rigida vita che menava, come piena più di spine per afflizion dello spirito, che di tormenti per mortificazion della carne.
Definiz: § IX. Si disse per Che porta odio, Che odia; ed anche Nemico. ‒
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 250: Or non sapete voi, che celebrandosi la santa Sinodo in Nicea, due cherici scellerati insieme odiosi diedono per iscritto l'uno contro all'altro al santissimo Imperadore Gostantino cose vituperose e d'infamia.
Esempio: E Cavalc. Med. Cuor. 28: La decima stoltizia dell'uomo iracundo e odioso si è, che e' si turba e duole del suo bene, e ha in odio chi ben gli fa, cioè l'avversario.
Esempio: E Cavalc. Med. Cuor. 37: L'uomo dunque iracondo ed odioso è bestia, e non uomo; onde Boezio l'assimiglia al cane.
Esempio: Ar. Orl. fur. 38, 69: S'alle vecchie offese aggiunge quella D'entrare in campo a porle il frate a morte, Se la farà, d'amante, così odiosa, Ch'a placarla mai più fia dura cosa.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 44, 55: E fu sempre il mio intento, ed è, che m'ami La bella donna, e non che mi sia odiosa.
Definiz: § X. Si disse per Pieno di odio, parlandosi di animo, volontà, e simili. ‒
Esempio: Colonn. Guid. N. 94: Così Polluce, acceso di fuoco di furore, va contra uno Troiano...; e seguitandolo con odioso talento, mortalmente il feritte.