Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DI,
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pag.227


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DI,
Definiz: dipendente da un sostantivo, regge il termine che serve di compimento e di determinazione al significato di esso, tanto se il primo termine della frase rispetto al secondo sia logicamente il soggetto, quanto se sia l'oggetto. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Ma se a conoscer la prima radice Del nostro amor tu hai cotanto affetto ec.
Esempio: E Dant. Inf. 33: Che per l'effetto de' suo' ma' pensieri ec.
Esempio: E Dant. Purg. 10: L'Angel che venne in terra col decreto Della molt'anni lagrimata pace.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 32: Che i nomi vostri sieno scritti in cielo.... è segno di virtù e di merito.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 59: Poco prezzo mi parrebbe la vita mia a dover dare per la metà diletto di quello che con Guiscardo ebbe Ghismonda.
Esempio: Bemb. Rim. 43: Speme.... Cote d'amor, di cure e di tormento Ministra, ec.
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 2, 114: Non fu mai la temerità di conforto e di ristoro cagione.
Definiz: § I. Serve alla determinazione di numero, quantità, e simili. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 165: Il re Carlo col fiore della sua gente di quantità di ottocento cavalieri, fece riporre uno aguato dopo uno colletto in una valletta.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 63: Erano gli anni della fruttifera Incarnazione del Figliuolo di Dio al numero pervenuti di mille trecento quarant'otto.
Esempio: Invent. Pal. Signor. 220: Due bacini e due boccali.... di peso, in tutto, di libbre ottanta.
Esempio: Varch. Stor. 2, 103: A ragione di cinque per cento.
Esempio: Cecch. Corr. 3, 1: I' vo' comprare un corredo: sarà Poi una spesa di cinquanta scudi.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 45: Tutte insieme [le galee] arrivavano al numero di dugento.
Definiz: § II. Ed alla determinazione del giorno, mese, stagione, anno, era. Usasi più che altro nelle date, e spesso la particella Di tacesi innanzi al nome del mese, ed anche del millesimo. –
Esempio: Lett. fam. 14: Ricevetti tua lettera a dì 17 di giugno.
Esempio: Lett. Pros. fior. IV, 2, 177: Ho avuta, per messer Pietro da Gagliano la vostra delli 11 di giugno.
Esempio: Cas. Lett. ined. 13: Ho la vostra de' 14, e scrissi a' 19.
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 158: Non era ancor giunto M. Giovan'Andrea con lettere.... di V. Eccellenza de' 21, quando ebbi quella de' 22.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 19: Dopo la supplicazione, scese al mare a' sei di marzo.
Esempio: Legg. Band. C. 22, 20: A tenore della.... legge de' 27 settembre 1627.
Esempio: Buonav. Vit. Filic. 5: Nacque il senator Vincenzio da Filicaia in Firenze l'anno di nostra salute 1642, il giorno 30 di decembre.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 449: Un dì di state.... Stava nel lago.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 221: Si dovrà supporre, che avvenisse verso il 600 di Cristo, e forse qualche anno prima.
Definiz: § III. Dipendente dalla voce Giorno di o di, determina la festività in esso ricorrente; e trovasi anche taciuto per ellissi. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 108: Abbandonarono [i Guelfi] la difesa, e partironsi.... la notte di santa Maria candelaia.
Esempio: Sacch. Op. div. 209: Con tradimenti e avvelenati colpi diede morte al detto messer Piero, lunedì il dì santa Barbera.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 145: Il comandamento del Re fu.... eseguito il dì di san Michele.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 4, 6: Berta da Scarperia, Che qui fu trascinata.... il dì di Befania.
Esempio: Forteguerr. Cap. 229: Ciò che allor vidi, ed or forse tu vedi, Qui fassi non il dì sol di san Marco, Ma a tutte l'ore.
Definiz: § IV. Dipendente da un sostantivo significante tempo, ora, stagione, e simili, regge il termine che denota ciò che in quel tempo, ora o stagione si suol fare. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 174: Approssimandosi il tempo della vendemmia, da apparecchiare ed acconciar son le tina.
Esempio: Forteguerr. Cap. 243: Sonnacchiare Un altro poco, e fare ora di messa.
Definiz: § V. Pur dipendente da un termine di tempo, serve ad esprimere la durata di checchessia. –
Esempio: Stat. Cav. S. Stef. 254: Si condanni.... in due anni di carcere.
Definiz: § VI. E reggente il nome proprio di un dato termine di tempo, come giorno, mese, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 102: Secondo la sua usanza, del mese d'agosto tra l'altre v'andò una volta.
Esempio: Varch. Stor. 1, 143: Il giorno del martedì... si ragunò finalmente il Consiglio maggiore,... e passarono quel dì oltre duemila cinquecento persone.
Definiz: § VII. Reggente un nome proprio di città, terre, castelli, provincie, luoghi, ovvero fiume, lago, mare e simili, in dipendenza di un nome appellativo. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 47: Erono ancora..... nobili e cittadini di Fiorenza nel quartiere della Porta del Duomo.
Esempio: E Malisp. Stor. fior. 165: Tra gli Abruzzi e Campagna, per valle di Celle.
Esempio: Dant. Parad. 15: Mia donna venne a me di val di Pado.
Esempio: Tav. Rit. 1, 454: Lancialotto.... se ne va ritto al castello di Corbeniche.
Esempio: Vill. G. 61: Cominciarono a rifare la nostra nobile città di Firenze.
Esempio: Comm. Anon. Dant. 1, 100: Misselo nel fiume del Nilo.
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 304: Di sopra si volge il fiume del Po.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 190: Il luogo di Santa Maria di Porziuncola venne in tanta povertà e difetto, che ec.
Esempio: Guicc. stor. 2, 107: Si alloggiarono.... in sul canale, il quale, derivato dal fiume del Reno, passando per Bologna, conduce le navi al cammino di Ferrara.
Esempio: Sassett. Lett. 327: Parmi che simile a quella di Cambaia sia una crescente nel rio di Roano di Normandia.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 16: Avendo appresso i Lacedemoni conchiusa confederazione co' Beozii, e restituita la città di Panacto agli Ateniesi, ec.
Esempio: Red. Ditir. 3: Accusato.... Sia colui che in pian di Lecore Primo osò piantar le viti.
Esempio: Lam. Ant. tosc. XXVII: Passato questo monastero, è il Ponte del Mugnone.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 450: Mercoledì.... m'incamminai verso il lago di Maciuccoli.
Esempio: Pindem. Poes. 97: Nello speco di Tènaro, che a Dite Conduce, alfin si mise.
Definiz: § VIII. Dipendente dal termine che serve di predicato al nome della persona retto da esso; e comunemente è preceduto dall'adiettivo dimostrativo Quello o Questo. –
Esempio: Vill. G. 414: Corsero con arme e con fuoco al palagio ove abitava Uguiccione e sua famiglia, gridando: muoia il tiranno d'Uguiccione.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 213 t.: Questo modo osservò il traditore di Juda, el quale elesse la morte a sè medesimo.
Esempio: Rim. Ant. P. Ubert. Faz. 3, 243: E quanto più dispiacqui A questa dispietata di fortuna.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 118: Molto avevan le donne riso del cattivello di Calandrino.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 23: La sciocca della barbiera fu contenta, e senza discorrer più oltre, si lasciò legare.
Esempio: Cellin. Vit. 482: Sappiate che quel pretaccio di ser Filippo, e' non sono troppi giorni, che lui si andava vantando ec.
Esempio: Giannott. Op. 1, 45: L'esercito,... restato a governo di quel matto del marchese di Saluzzo, fu.... rotto dagli Imperiali.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 205: Quella strega della balia.
Esempio: Ross. B. Cical. III, 2, 285: Quel gelosaccio di Vulcano.
Esempio: Soldan. Sat. 28: Ma quel frugol del figlio di Laerte Lo fe' ec.
Esempio: Lipp. Malm. 4, 75: Hallo trafitto, morto e sotterrato Quella cicala della sua consorte.
Esempio: Nell. Iac. Serv. 3, 3: Questa buona donna della fornaia mi ha quietato un po' lo spirito.
Definiz: § IX. E nello stesso uso, parlandosi di animali o cose. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 5: Acconsentì il semplice dello istrice, e la sera.... tutto si disarmò.
Esempio: Cas. Pros. 2, 33: Non ho pur mai guardato a questa maledizione del duello.
Esempio: Dav. Scism. 407: Abbracciavano per iscampo questa tavola del nuovo vangelo.
Esempio: Giust. Vers. 51: O come domine.... Oggi ci reciti Col togo addosso Questa commedia Del cencio rosso?
Definiz: § X. Si usò di frapporlo fra il termine denotante il soggetto e l'altro denotante il predicato; ed equivale a Per o In. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 143: Quando la donzella si corica la prima sera con suo signore di marito, sìe spegnono i lumi.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 397: Aveva una molto bellissima donna di moglie.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 165: Almeno m'hai tu consolato di buona e d'onesta giovane di moglie.
Definiz: § XI. E trovasi adoperato a reggere il predicato dipendente da un verbo estimativo; ed equivale a Per, Come, e simili. –
Esempio: Grazz. Pros. 188: Per lo esser Neri gentiluomo, si tenne di beato che egli se ne tacesse.
Definiz: § XII. Dipendente da un sostantivo e reggente un infinito, esprime capacità, potenza e simili, a un dato effetto; ed equivale a Da o Tale da: ma oggi è maniera non comune. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 56: Ci predica cose di metterci timore e speranza.
Esempio: Ros. Vit. 23: Tutte l'altre ricchezze sono cose di poterle riparare.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 123: Fino gli scritti più belli e di maggior prezzo, recitandoli il proprio autore, diventano di qualità di uccidere annoiando.
Definiz: § XIII. Dipendente dagli avverbj Solo di, Soltanto di, Pure di, e simili, e reggente un infinito, forma una maniera condizionale, equivalente a Purchè, o simile, costruito col congiuntivo. –
Esempio: Esop. Fav. M. 23: Vogliono che sieno contenti delle loro derrate e fatiche, solo di lassarli stare, di non offendere e gravare.
Definiz: § XIV. Reggente un sostantivo plurale che dipenda dallo stesso sostantivo singolare, forma una locuzione denotante preminenza, eccellenza, superiorità, così in bene come in male; ed è maniera desunta dal linguaggio delle Scritture. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 209: Il mondo è vanità di vanitadi, e ogni cosa è vanità.
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 390: Tal costui, di chi parlo, empio degli empi.
Esempio: Giust. Vers. 76: Al Re dei Re che schiavi ci conserva, Mantenga Dio lo stomaco e gli artigli.
Esempio: E Giust. Vers. 106: In quel blasonico Santo dei Santi.
Definiz: § XV. E in locuzioni denotanti scelta, elezione, confronto, e simili; ed equivale a Fra. –
Esempio: Ug. Pac. Rim. Z. 466: Di queste dee.... Qual più disio diserra tra le genti?
Esempio: Ar. Rim. 1, 230: Or chi di noi Eran più d'amor giunti?
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 44: Ha da risolvere quale delli due [disegni] le par meglio inteso.