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Dizion. 5° Ed. .
CALCE
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CALCE. Definiz: | Sost. femm. Specie di pietra cotta in fornace, che spenta con l'acqua e mescolata con la rena forma la calcina. |
Dal lat. calx. – Esempio: | Manett. Mem. Frum. 174: Per mezzo di un ranno forte di calce si addolciscono gli amarissimi frutti dell'ippocastano o castagno d'India. |
Definiz: | § I. E per Calcina, nel qual senso è oggi più proprio della poesia. – |
Esempio: | Ottim. Comm. Dant. 1, 77: Questa [Semiramide]
si dice che trovò l'uso della calce, Signoreggiò Asia, cinse di mura di mattoni Babilonia. | Esempio: | Alam. L. Colt. 5, 896: Or dove batta il sol tra sassi e calce, In arido terren si serri intorno Il cappero crudel. | Esempio: | Tass. Gerus. 11, 26: E van questi portando a i più gagliardi Calce, solfo, bitume e sassi e dardi. |
Esempio: | E Tass. Lett. 1, 115: Onde fu chiamato [Virgilio] da Caligula, arena senza calce. | Esempio: | Buonarr. Fier. 5, 4, 6: A questo io cedo: l'odor della calce M'è sempre stato al celabro nocivo. |
Definiz: | § II. Calce si disse pure il Prodotto de' metalli calcinati naturalmente o per mezzo del fuoco nei laboratorj, ora chiamato Ossido. – | Esempio: | Ner. Art. vetr. 53: Fritta di cristallo,... calce di piombo e stagno, libbre quattro; mescolisi insieme ogni cosa. | Esempio: | E Ner. Art. vetr. 84: Si vuoti l'acqua per inclinazione che porterà seco della calce metallica più sottile. |
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