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Dizion. 3° Ed. .
GIACCHIO
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pag.763
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GIACCHIO.
Definiz: | Una rete tonda, la quale, gettata nell'acqua dal Pescatore, s'apre, e avvicinandosi al fondo, si riserra, e
cuopre, e rinchiude i pesci. Lat. funda rete iaculum. |
Esempio: | Cr. 10. 36. 4. Pesci, ec. si pigliano con giacchio, il quale è rete sottile, e
fitta, ed ha forma tonda; intorno alla circonferenza impiombato, e ravvolto; ha nel comignolo una lunga fune.
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Esempio: | Boc. Nov. 27. 18. E quale, col giacchio il pescatore, d'occupare nel fiume molti
pesci ad un tratto, ec. |
Definiz: | §. Gittare il giacchio tondo: proverbio, che vale Non aver riguardo a niuno, trattando ognuno a un
modo. Lat. nullius rationem habere. |
Esempio: | Morg. E giudicava ognun nel suo segreto, Che Ganellon gittasse il giacchio tondo A
questa volta, e che toccasse il fondo. |
Definiz: | §. Gittare il giacchio in sulla siepe: Far cosa non solamente inutile, ma dannosa. Lat.
rem ineptam, ac praeterea inutilem facere. |
Esempio: | Pataff. In sulla siepe egli ha gittato il giacchio. |
Esempio: | Lib. Son. Gittato avrai il giacchio in sulla siepe. |
Definiz: | §. Ci è ancora un'altra sorta di giacchio aperto, chiamato Strascíno, dallo strascinare, che si fa
pescando. Lat. forse everriculum. E alla parte inferiore di queste reti, dove
rimangono i pesci: diciamo Verta; onde Svertare: Votar la verta,
arrovesciandola. L. everriculo educere. |
Definiz: | §. Per metaf. Svertare vale Dire, senza riguardo, quel ch'è occulto, e si dovrebbe tacere. Lat.
evulgare, sermone differre. |
Esempio: | Tac. Dav. Ann. Certe poesie senza autore, che svertano le sue
crudeltà. |
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