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1) Dizion. 5° Ed. .
ORGOGLIO.
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ORGOGLIO.
Definiz: Sost. masc. Sentimento soverchio del proprio valore o merito, che si manifesta con atti poco deferenti verso gli altri.
Franc. orgueil, provenz. orguelh, spagn. orgullo, portogh. orgulho: voci tutte derivate, del pari che la nostra, dal germanico urgoli. –
Esempio: Giamb. Onest. Vit. volg. 55: Tu credera' che tutti gli uomini sieno pari di te, se tu non dispetti li più poveri per orgoglio.
Esempio: Dant. Inf. 16: La gente nuova e i subiti guadagni Orgoglio e dismisura han generata, Fiorenza, in te, sì che tu già ten piagni.
Esempio: Vill. G. 2: E per lo suo orgoglio e forza si credette (Nembroth) contrastare a Dio, dicendo che Iddio era signore del cielo, ed egli della terra.... Onde Iddio, per confondere il detto orgoglio, ec.
Esempio: Petr. Trionf. 179: Per lo secol no oso in ch'i' mi trovo, Vòto d'ogni valor, pien d'ogn'orgoglio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 18: In tanto fasto, in tanto orgoglio crebbe, Ch'esser parea di tutto 'l mondo schiva.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 20, 110: Era assai bella, Ma d'altiero sembiante e poco grato, Tutta d'orgoglio e di fastidio piena.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 409: Chi far non usa al poverello oltraggio, Chi non spoglia il pupillo, e chi difende La vedovetta, e chi non ama orgoglio, Con esso lui t'aggiungi.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 122: Gli amici onora (Roma), Perdona a' vinti, e con virtù sublime Gli oppressi esalta, ed i superbi opprime. O. (Che insoffribile orgoglio!).
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 17: Un uom, che appena uscito è dalle fasce, Quanto ha più di stoltezza, ha più d'orgoglio.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 80: Il fratello dell'ucciso, e il parentado, che s'erano aspettati d'assaporare in quel giorno la trista gioia dell'orgoglio, si trovarono in vece ripieni della gioia serena del perdono e della benevolenza.
Esempio: Tomm. Poes. 492: Chi nell'orgoglio suo si rinserra, Il ciel gli è tenebre, fango la terra.
Esempio: E Tomm. Evang. Not. 278 Not.: Umiltà finta e affettata può essere orgoglio più cupo.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 56: L'audacia di quelli artefici fu punita come l'orgoglio degli edificatori di Babele, colla confusione.
Esempio: Card. Pros. 963: Esponiamo, con molta soddisfazione del nostro satanico orgoglio, dinanzi alla folla dei lettori maligni, le perfezioni ec.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Sentenz. Filos. volg. 61: Umilità serve, e orgoglio non signoreggia.
Esempio: Giust. Vers. 47: E il frasario dell'orgoglio Adattato alla materia.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 12: Egli (il doge) divenne Alla ferocia del patrizio orgoglio Util ludibrio.
Esempio: E Niccol. Poes. 2, 14: Congiunge Amor la plebe, e i nostri pari O l'orgoglio del sangue, o il censo avito.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 428: Si sentiva sempre più penetrare da un sentimento di venerazione imperioso insieme e soave, che, aumentando la fiducia, mitigava il dispetto, e senza prender l'orgoglio di fronte, l'abbatteva, e, dirò così, gl'imponeva silenzio.
Esempio: Tomm. Evang. Not. 181 Not.: L'umiltà del Vangelo nasconde la sua sublimità agli infermi occhi profani; nè al mistero dell'Uomo–Dio nè allo scandalo della croce può l'umano orgoglio salire.
Definiz: § II. E per Presunzione, Arroganza, di fare oltre le proprie forze, o di là dal possibile, o fuor del conveniente, o del giusto. –
Esempio: Tratt. Virt. mor. V. 25: Attemperanza è una virtude che raffrena gli orgogli che si mettono nelle genti.
Esempio: Dant. Purg. 28: Ellesponto, là 've passò Xerse Ancora freno a tutti orgogli umani.
Esempio: Vill. G. 879: Tal ora, e ben sovente, fa (Dio) che li meno gente e potenza vincono gli grandi eserciti per mostrare la sua potenza, e abbattere le superbie e orgogli e punire le peccata de' re e de' signori e de' popoli.
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 21: Come a colei che d'ogni villania Odo che sei dotata e d'ogni orgoglio.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 7: A noi fu lieve Fugar le navi del signor di Francia E l'orgoglio domar di Federigo In un solo conflitto.
Esempio: Tomm. Poes. 224: Un guardo al cielo e al monte, uno alla via; Non la testa sempr'alta. I nostri orgogli Temiam, no l'ire nè l'insidie altrui.
Definiz: § III. E poeticam. per Superbo istinto, Smania; in costrutto con la prep. Di. –
Esempio: Niccol. Poes. 2, 495: Ei (il destriero) per orgoglio di apportar terrore Nitrisce, e con i piè zappa la terra, E sì gli esulta d'ardimento il core, Che spregiando ogni tema si disserra (qui per similit.).
Definiz: § IV. Trovasi per Atto di orgoglio. –
Esempio: S. Gir. Grad. 20: L'uomo orgoglioso fa la sua volontà, l'umile fa la volontà di Dio, ma quegli fa grande orgoglio, che si vendica di colui che gli fa male.
Definiz: § V. E per Alterezza, Fierezza, Alto e nobile sentire di sè. –
Esempio: Dant. Rim. apocr. 322: Amor con lui parlava Del vostro grande orgoglio, Che voi d'ogni valor rende compita.
Esempio: Petr. Rim. F. 30: Di quanto per amor già mai soffersi.... Vendetta fia; sol che contra umiltade Orgoglio ed ira il bel passo, ond'io vegno, Non chiuda e non inchiave.
Esempio: E Petr. Rim. F. 177: Ed ha sì egual a le bellezze orgoglio, Che di piacer altrui par che le spiaccia.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 222: Ah tu non m'ami. A. Almeno Veggo che non dovrei: ma.... C. Che? A. Ma parmi Debil ritegno il naturale orgoglio.
Definiz: § VI. Per similit. –
Esempio: Dant. Purg. 2: Come quando, cogliendo biada o loglio, Gli colombi adunati alla pastura, Queti senza mostrar l'usato orgoglio, Se cosa appar ond'elli abbian paura, Subitamente lasciano ec.
Definiz: § VII. Ed anche per Giusto, Legittimo, vanto che altri meni di cosa che torna ad onore e gloria di lui; ond'egli si onori o si compiaccia. –
Esempio: Guast. Scritt. Art. 149: La Cupola del Brunelleschi è oggetto di maraviglia allo straniero, di studio all'artista, d'orgoglio a questo popolo, che serba tuttavia un sentimento della passata grandezza.
Definiz: § VIII. E per La persona stessa o La cosa ond'altri senta tale orgoglio. –
Esempio: Pindem. Poes. 212: Al grande Arminio figlio, Chi non m'invidïava? A. Ah la mia gioia, L'orgoglio mio sempre tu fosti! B. È vero: Ma or son l'odio tuo.
Definiz: § IX. E per Superba e violenta concitazione dell'animo, Trasporto di ira, furore, rabbia, e simili; od anche Violenta e furibonda aggressione, Furioso impeto, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 21: Allor gli fu l'orgoglio sì caduto, Che si lasciò cascar l'uncino ai piedi, E disse agli altri: Omai non sia feruto.
Esempio: E Dant. Parad. 6: Esso (il segno dell'Impero) atterrò l'orgoglio degli Arabi Che diretro ad Annibale passaro L'alpestre rocce, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 3: Rinaldo al saracin con molto orgoglio Gridò: Scendi, ladron, del mio cavallo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 14, 110: L'esercito cristian sopra le mura.... Difende la città senza paura, E il barbarico orgoglio estima poco.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 9: Rodomonte, d'orgoglio e d'ira pazzo, Solo s'avea tutta la piazza presa: E l'una man, che prezza il mondo poco, Ruota la spada, e l'altra getta il fuoco.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 27, 82: Rodomonte, che 'l Re, suo signor, mira, Frena l'orgoglio, e torna indietro il passo.
Definiz: § X. E figuratam. –
Esempio: Bocc. Filoc. 375: Allora Zeffiro, levandosi fresco, aiuterà 'l tuo cammino, e 'l mare, lasciato il suo orgoglio, pacifico si lascerà navigare.
Esempio: Bald. Vers. 56: Noi la vittoria avremo, Se a l'assalto di lui (del vento) cedendo parte, Parte il fianco opponendo in larghi giri, Ci tratterrem nell'alto, infin che caggia A lui l'orgoglio e del tranquillo porto Libero resti al nostro legno il varco.
Esempio: Pap. Cons. med. 2, 50: Mi parrebbe che il principale anzi l'unico scopo della cura dovesse consistere nel conservare nel miglior modo possibile lo spirito e le forze vitali di Sua Altezza, fintantochè si veda mancato l'orgoglio alla potente interna cagione di così fatte asme convulsive.
Esempio: Pindem. Poes. 430: Nel mezzo, ove gli orgogli Più ribollon dell'acque, il capo annoso Ergon due bruni scogli, Mostrando il fianco ingiurïato e roso.
Definiz: § XI. Per similit. detto di pianta, a denotare in essa esuberanza di vegetazione, rigoglio. –
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 257: Tanto felici e belle alza (il campo) le biade, Che nel tempo novel menar conviene La pecora e l'agnel, che col pio morso Loro affreni talor l'aperto orgoglio.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 67: Già con l'adunco ferro Vanne (il giardiniere) di pianta in pianta, e se un germoglio Vede con troppo orgoglio Su gli altri alzarsi, ei sovra lui l'armata Imperïosa mano Abbassa, il tronca, e lo distende al piano.
Definiz: § XII. Pur detto di alcuna parte di corpo animale, a denotare esuberanza, risalto, e simili. –
Esempio: Pindem. Poes. 12: Agile è il piè, sereno L'occhio e la fronte, e pieno Di naturale orgoglio il colmo petto.
Definiz: § XIII. Trovasi per Prominenza, Elevazione, e simili; detto di parte d'edifizio. –
Esempio: Accolt. Prosp. 54: Non deve egli (il pittore) altro fare se non tirare dall'intersezione S la parallela ST, poi traguardare con l'occhio talmente posto, che la corda e piombo pendulo dall'estremo orgoglio della cupola cuopra la intersezione nel piano ec.
Definiz: § XIV. Ad orgoglio, posto avverbialm., vale Con dispetto, Stizzosamente. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 144: Perch'io vidi che tu avevi volontà di tenergli (i denari), dissi quasi ad orgoglio che gli tenessi; ma.... non è lecito al monaco di tenere pecunia più che necessario sia.
Definiz: § XV. Menare orgoglio, vale Inorgoglirsi, Andare orgoglioso; anche in costrutto con la prep. Di. –
Esempio: Dat. Oraz. 7: Maravigliosa e desiderabile adunque è la nobiltà, ancorchè di lei sola alcun non debba menare orgoglio.
Esempio: Red. Son. 16: Chi è costei che tanto orgoglio mena, Pinta di rabbia, di dispetto e d'ira, ec.
Definiz: § XVI. Montare in orgoglio, Salire in orgoglio, Venire, o simili, in orgoglio vale Diventare orgoglioso, Farsi arrogante; anche in locuz. figur. –
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. 48: Quando lo re Carlo ebbe morto e conquisto lo re Manfredo, tutta sua gente ne montò in grande orgoglio.
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 7 t.: Elli (Lucifero) montò in orgoglio, perciò ch'e' si assicuròe de la signoria ch'elli ebbe sopra gli altri (angioli).
Esempio: Dant. Rim. 205: Per nessuna grandezza Monta in orgoglio.
Esempio: Vill. G. 933: Maometto divenuto di povertà in ricchezza, sì montò in grande orgoglio e superbia.
Esempio: Vill. M. 495: Per la vittoria.... sormontati in orgoglio, combatterono il Poggio de' Borghi, e vinsonlo.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 479: Qual servo monterebbe in orgoglio o verso il padrone o verso i conservi perch'egli avesse ec.?
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 4, 244: Per isbarbare, recidere e struggere in essi i mali germogli e' frutti delle tante passioni venute in orgoglio.
Definiz: § XVII. Usare orgoglio ad alcuno, vale Mostrarsi superbo con lui, Trattarlo aspramente, Comportarsi con arroganza. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 44, 61: O siami Amor benigno, o m'usi orgoglio, O me Fortuna in alto o in basso ruote, Immobil son di vera fede scoglio (qui figuratam.).