Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CODAZZO.
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CODAZZO.
Definiz: Sost. masc. Seguito di moltitudine dietro a gran personaggio, per corteggiarlo; ma oggi più comunemente dicesi, in senso dispregiativo, di una Torma di gente che seguiti e accompagni chicchessia.
Da coda. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 99: Han [gli spiriti] dietro un codazzo Di marchesi, di conti e di speziali.
Esempio: Varch. Boez. 51: E se tu per ventura stimi, che l'aver dietro gran codazzo di famigliari ti faccia felice ec.
Esempio: Dav. Tac. 1, 62: Ridevansi del codazzo grechesco.
Esempio: E Dav. Tac. 2, 95: Mise ambo in gara d'onori, di codazzi, e turbe di salutanti.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 18: Senza dilatar la filatera, E dietro un gran codazzo di scolari, Non comparisce.
Esempio: Lipp. Malm. 9, 48: Pur col suo codazzo N'andò [il Principe d'Ugnano] per alloggiar anch'ei in palazzo.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 442: I Romani, a voler avere il codazzo, davano a i loro aderenti e salutanti la sportula: oggi in luogo della sportula è succeduta la cioccolata ec.
Definiz: § Quindi Far codazzo ad alcuno, vale Andargli dietro, Seguitarlo, per fargli onore o compagnia. –
Esempio: Varch. Stor. 1, 397: Egli [il Gherardi], veduto preso in suo favore il Palazzo, e i giovani andar coll'arme fra le camere dei Signori, parte per far codazzo a lui, parte per far paura al Gonfaloniere,.... notificò con gran querimonia la lettera alla Signoria.
Esempio: Dav. Tac. 1, 56: Fu.... provveduto che.... codazzo o cerchio intorno a loro, uscenti in publico, romano cavaliere non facesse.
Esempio: Rucell. Or. Pres. Arg. 14: Gli faceano codazzo venti soldati e dieci paggi.
Esempio: Fag. Rim. 4, 205: E così a farle strascico e codazzo Degli amanti, cangiati in animali, Tragga novella Circe il popol pazzo.