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1) Dizion. 5° Ed. .
INFINITÀ, ed anche INFINITADE e INFINITATE.
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INFINITÀ, ed anche INFINITADE e INFINITATE.
Definiz: Sost. femm. Astratto d'Infinito. L'essere infinito, Il non aver limite o termine; ed è voce del linguaggio teologico e filosofico.
Dal lat. infinitas. –
Esempio: Leopard. Pros. 1, 191: Nè anche poteva (Giove) comunicare la propria infinità colle creature mortali, nè fare la materia infinita, nè infinita la perfezione e la felicità delle cose e degli uomini.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 296: Come Dio non può creare una cosa che sia attualmente infinita, perchè l'infinità assoluta importando la realtà, non è creabile, così ec.
Definiz: § I. E per L'essere immenso, Immensità; riferito a Dio o ad alcun suo attributo. –
Esempio: Panz. Tratt. 37 t.: El razzo nel quale appare [Dio] è in breve termine apresso l'umana intelligenzia di quella infinitade circumscritto.
Esempio: E Panz. Tratt. 44 t.: Allora intesi Cristo in ciascuna creatura finito ed in se medesimo infinito, comprendendo che quella creatura che più di lui partecipava, ne possedeva sì poco, che l'angelica intelligenzia nol poteva in uno subietto finito intendere per rispetto della sua infinitade.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 69: Se la divina bontà colla infinità sua tien conto delle più basse cose e infime del mondo, che ha a far colui, che a sua somiglianza e come suo vicario è proposto al governo del mondo, se non imitarla, ec.?
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 312: Molto maggior perfezione è poi l'unione ipostatica, la quale non pur fonda un titolo assai più forte di veder Dio, ma di vederlo con qualunque visione più chiara e più intensa che sappia o desiderar la voglia, o immaginar il pensiero; e oltre a ciò d'ottener da lui e per sè e per gli altri quanto soggiace all'onnipotenza e quanto comprendesi nell'infinità.
Esempio: Segner. Op. 4, 747: E però non solo ella (l'unione ipostatica) è dono grande, ma è dono massimo, dono il quale finisce di esaurire, per dir così, l'infinità della potenza divina.
Definiz: § II. Figuratam., e in modo iperbolico, vale Spazio lunghissimo, Durata lunghissima. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 335: Nè pur noi eravamo infelici in quella infinità di tempo, che non fummo ancor vivi.
Definiz: § III. Pure figuratam., vale Numero, Quantità, quasi infinita, ossia indefinita, innumerabile, Innumerabilità. –
Esempio: Lottin. Avved. civ. 3: I particolari, essendo infiniti, non possono da un solo uomo per la loro infinità esser esercitati.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. II, 32: Se.... in più corpi distinti d'infinito numero, e tal infinità fosse alcuno che riponesse, si come fece Democrito, falsa cotal immaginazione sia da stimare e fuori d'ogni ragione.... nel seguente capitolo si farà manifesto.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 117: L'intelletto divino con la semplice apprensione della sua essenza comprende senza temporaneo discorso tutta la infinità di quelle passioni (del cerchio).
Esempio: E Galil. Op. astronom. 1, 252: Per rappresentare la infinità dei gradi di velocità, che precedono al grado DH, bisogna intendere infinite linee sempre minori e minori, che ec.
Esempio: Torric. Lez. 9: Non vedete.... che la poca repugnanza di quattro libbre del suo proprio peso (del martello), in tanto tempo con quanto egli ascende lo spazio d'una picca all'insù, basta per estinguere tutta quella infinità di forze ch'egli aveva multiplicate nello scendere?
Definiz: § IV. E in modo iperbolico, usasi per Quantità grandissima e presso che innumerabile. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 50: Una infinità di strumenti da dar martorio furono preparati.
Esempio: Varch. Stor. 2, 150: Fece in un tempo medesimo, sonando tuttavia un'infinità di tamburi, scaricare tutte l'artiglierie, così le grosse come le minute.
Esempio: Dav. Tac. 1, 297: Essendo di Bizanzio grasso il terreno, e ricco il mare per l'infinità de' pesci, che dal mar maggiore a furia calando, spaventati da biancheggianti sassi sott'acqua lungo l'Asia, torcono a questi porti.
Esempio: E Dav. Tac. 1, 369: La sua cavalleria esser debole per la fame, avendo infinità di grilli divorato ogni verzura.
Esempio: Adr. G. B. Lett. 64: Per cagione della quale (della gloria) essi talmente faticarono, che dopo una infinità di secoli, e dopo molte rovine della Grecia, ancora ne dura il nome.
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 19: La qual entrata (la centesima) quanto fosse grande, dalla infinità delle cose che a vender per tutto si tenevano, si può comprendere.
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 290: Quando ella (la superficie lunare) fusse sinuosa, le refrazioni delle specie visibili delle stelle nel venire a noi farebbono continovamente un'infinità di stravaganze, come accade ec.
Esempio: Magal. Lett. At. 24: Essendo fatti (certi corpetti) a un'infinità di doppj di taffettà finissimamente impuntito.
Definiz: § V. Riferito a forza, vale Intensità indefinita. –
Esempio: Torric. Lez. 12: Tutte le materie nostre cedono o poco o molto; in quel poco o molto tempo della cedenza si dà campo all'infinità della forza di potere estinguere ec.
Esempio: E Torric. Lez. 20: Sieno fin qui dette le opposizioni contro l'infinità della forza della percossa.