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IDOLO.
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IDOLO.
Definiz: Sost. masc. Immagine di Dei falsi, Figura di qualsivoglia ente adorato come divinità.
Dal lat. idolum (la cui seconda sillaba da' poeti cristiani era anche fatta breve), e questo dal grec. εἴδωλον, Immagine di cosa che si presenta agli occhi o alla mente. –
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 63: Hanno [gli abitanti della provincia dì Tangut] molte badie e monisteri tutti pieni d'idoli di diverse fatte, alli quali fanno sacrificj grandi e grandi onori.
Esempio: E Marc. Pol. Mil. B. 69: Egli hanno molti idoli, e hanno di quegli che sono grandi X passi, tali di legno, tali di terra, e tali di pietra, e sono tutti coperti d'oro, molto begli.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 129: Fecesi fabbricare l'immagine sua in idolo, e fecelo adorare alli suoi servi e schiavi.
Esempio: Vill. G. 38: Abbattuti [Gostantino] tutti i templi del peganesimo e delli idoli.... se ne andò in Gostantinopoli, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 50: Non convien ne' nostri tempj a nui Gl'idoli avere, e men gl'idoli altrui.
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 350: Volga Gente saggia e devota Verso l'espugnator de i falsi Dei, Che fulminando in guerra Gl'idoli scosse e traboccolli a terra.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 5: Plinio secondo, mentre reggeva la sua provincia,... scrisse a Traiano allora imperatore, che fuori dell'ostinazione di non volere sacrificare agl'idoli, niente altro aveva delle loro cerimonie (di quelle cioè dei Cristiani) scoperto, che alcune adunanze, ec.
Esempio: E Borgh. S. Tertull. 178: Nè pure importa di che materia sia fatto l'idolo, o di gesso, o di colori, o di pietra, o di bronzo, o d'argento, o di filo.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 287: Intorno ai piccoli vulcani di Pietramala si trovano di continuo delle medaglie, degl'idoli, degli amuleti, ed altre antichità gentili.
Esempio: Manz. Poes. 837: Adorator degl'idoli, Sparso per ogni lido, Volgi lo sguardo a Solima, ec.
Definiz: § I. Talvolta vale La stessa divinità pagana rappresentata da un dato idolo, ed anche Immagine che credasi animata da spirito. E usato con un compimento retto dalla particella Di, trovasi per Nume, Dio o Dea, che presiede a ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 6: Ma prima che Enea si partisse di Troia andò a Minerva idolo delle battaglie.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 128: Ma alcuna volta (ed allora suona in mala parte) si chiama idolo quella immagine, alla qual è congiunto, cioè che in lei parla, alcuno spirito maligno.
Esempio: Tor. Miser. 80: Domandato [Apolline Delfico] da Gige re de' Lidj,... chi fosse il più felice uomo del mondo,... rispuose l'idolo, che il più felice uomo era Aglaio Sofidio,... poverissimo uomo, ma contento de' termini d'uno suo piccolo campicello, nel quale ec.
Definiz: § II. Figuratam., vale Persona alla quale si porti sviscerato affetto, e che altamente si onori, e quasi si veneri; e più comunemente applicasi a donna amata, o ad uomo amato da donna, e a fanciulli. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 37: I' temo di cangiar pria volto e chiome, Che con vera pietà mi mostri gli occhi L'idolo mio scolpito in vivo lauro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 32, 39: Facil ti fu ingannare una donzella, Di cui tu signor eri, idolo e nume.
Esempio: Cas. Rim. 1, 19: Ben veggo io, Tiziano, in forme nove L'idolo mio, che i begli occhi apre e gira.
Esempio: Caran. Eustaz. 42: Pareva essere [il fanciullo Amore] l'allegrezza di tutti gli Dei, l'idolo di Giove.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 222: Ognor che l'idol mio si rappresenta Agli occhi del mio cor debile e forte, Fra l'uno e l'altro obbietto entra la morte, E più 'l discaccia se più mi spaventa.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 192: Il ragazzo diventa grande; e perchè riesce vistosetto e vezzoso, eccovelo tramutato in un idolo del padre e della madre, a lui solo intenti.
Esempio: Adim. L. Sat. 101: La vanità della sua donna appaga Il giovine scaltrito, e la vezzeggia, Chiamandola sua diva, idolo e maga; Ovunque sia la segue e la corteggia In piazza, al tempio, e presso a' sacri altari, ec.
Esempio: Baldov. Am. scart. 251: E se taluno, a cui rassembra duro L'esser dall'idol suo mandato sano, In varj tempi e modi Usa tant'arti e frodi, Che gli ribalza alfin la palla in mano; ec.
Esempio: Pindem. Poes. 323: Ode Che la Lucilla, antico idol suo dolce, Danza con plauso, che l'orchestra vince.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 293: Gracchi pure a tutte prove: Non favella, non si muove Ciò che par l'idolo amato Al balordo innamorato.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 24: Forse le pene nel suo cor nascose Notturno amante all'idol suo palesa.
Definiz: § III. Ed altresì vale Cosa, Atto, Obietto, e simile, che smoderatamente si ami, o ardentemente si agogni, e si abbia in soverchio pregio, e come in venerazione. E riferiscesi anche a passioni, affetti, e simili. –
Esempio: Comp. Mantell. 13: Se Vener, Bacco e 'l gioco e la taverna Furono gl'idoli sua decine d'anni, Or ha preso la via di vita eterna.
Esempio: Parut. Soliloq. 1, 9: Ci è fatto noto il vero Dio e vero Signore, e noi tuttavia continuiamo ad adorare gl'idoli della avarizia, dell'ambizione, della vana gloria.
Esempio: Tass. Gerus. 14, 63: Nomi, e senza soggetto idoli sono Ciò che pregio e valore il mondo appella.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 48: Mostrarono finalmante ambidue, con le tragiche morti che fecero, il castigo che vien riservato sopra coloro, i quali, perduto ogni rispetto alle leggi ed a Dio, drizzano qua giù superbamente gli altari all'ambizione, all'impietà ed a gl'idoli dell'altre immoderate e cieche passioni umane.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 176: Adorare o l'idolo dell'interesse, o l'idolo della superbia, o l'idolo del piacere.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 424: Tal io disfatti e diroccati e infranti (Opra d'immortal braccio) un dì mirai Gl'idoli del mio cor sì varj e tanti.
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 4, 323: Conoscer dovrebbero buono e commendabile essere questo eroico adoperare (operare), sol quanto è, coll'esempio e coll'opera, utile altrui; essendo nel restante.... un mero idolo di onesta vanità, fermo, arido, e immobile, e nulla benefico, anzi talor pernicioso, se di buona intenzion vuoto sia.
Esempio: Pindem. Poes. 153: Altro idolo ei non ha, che nella bella Madre dell'arte sua l'alma Natura.
Esempio: Capp. Econ. 336: È uffizio di essa (dell'economia politica) abbattere gl'idoli della nostra monte, idoli dell'ignoranza e dell'interesse, ma di quello stolto interesse privato che si separa dal pubblico; e a cui ec.
Definiz: § IV. Quindi Fare idolo checchessia, così assolutam., come con un compimento di persona, vale Farlo obietto principalissimo di affezione e di onore, Averlo, o Farlo avere, in grande amore e riverenza, o desiderio. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 269: Latin sangue gentile. Sgombra da te queste dannose some: Non far idolo un nome Vano, senza soggetto.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 230: Onde l'affettuosa fantasia, Che l'arte mi fece idol e monarca, Conosco or ben quant'era d'error carca, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 17: Altri in cure d'amor lascive immerso Idol si faccia un dolce sguardo e un riso.
Definiz: § V. Idolo, conforme al significato originale della parola, vale Figura, Immagine, di checchessia, o rappresentativa di checchessia; ed altresì Immagine fantastica di alcun oggetto: ma in questo senso non userebbesi se non raramente e in nobile scrittura. –
Esempio: Dant. Purg. 31: Pensa, lettor, s'io mi maravigliava, Quando vedea la cosa in sè star queta, E nell'idolo suo si trasmutava.
Esempio: S. Bern. Lett. F. 159: Non solamente nella memoria bollono e sono i pensieri vani, ma ancora alquanti idoli de' pensieri, formati d'alquante cose vere ed imaginarj ricordamenti.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 556: Dice l'autore (Dante): O tu che leggi, pensa se io mi maravigliava, quando vedeva il grifone stare in quiete; e l'idolo, cioè la figura che di lui si mostrava nelli occhi di Beatrice, avea ora una forma, cioè divina, ora un'altra, cioè umana.
Esempio: E Ottim. Comm. Dant. 3, 31: Altri tennero, che la luna fosse simile d'uno specchio;... e sì come nella faccia della terra sono mari, terre e montagne, così nell'idolo che si figura nel detto specchio, cioè nel corpo della luna, distinzioni e differenze secondo che le appaiono in colore.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 128: Ben è vero che dobbiamo sapere, che idolo alcuna volta è detta alcuna qualunque immagine che rappresenta forma umana, come sono tutte le statue, e tutte le immagini fatte per alcuna rappresentazione e memoria, come usavano i pagani anticamente.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 259: Si muove la fantasia e la virtù immaginativa, e forma alcuno idolo e similitudine, secondo quel pensiero, ec.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 63: Vergognati oggimai, Prosuntuoso, porco, mostro infame, Idol del vituperio e della fame.
Esempio: Segn. Agn. Lez. 9: Dice ancora (Platone) l'idolo essere o imagine o fantasma, cioè cosa che pare, e non è quello che pare. Adunque insieme con l'idolo abbiamo a intendere un'altra cosa, alla quale egli si riferisce, cioè la cosa vera e l'esemplare,.... essendo l'idolo la sembianza e l'imagine dell'esemplare in qualche suggetto espressa.
Esempio: Sanleol. Oraz. I, 1, 161: E tanto gli splendori d'esse qualità lo renderon vago, che la stessa virtù, invaghita di lui, sempre lo vagheggiò come sole e idolo d'ogni perfezione e d'ogni bellezza.
Esempio: Salvin. Casaub. 179: Adunque insegna la poetica doversi tra quelle arti annoverare, le quali si raggirano intorno alle cose che realmente non sono, ma sono idoli e immagini di quelle che sono.