Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
NERO
Apri Voce completa

pag.336


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
» NERO
Dizion. 5 ° Ed.
NERO.
Definiz: Aggiunto d'uno degli estremi de' colori, opposto al bianco. Lat. niger. Gr. μέλας.
Esempio: Bocc. introd. 6. Si cominciò la qualità della predetta infermità a permutare in macchie nere, o livide.
Esempio: Petr. canz. 6. 4. Ma l'ora, e 'l giorno, ch'io le luci apersi Nel bel nero, e nel bianco.
Esempio: Dant. Inf. 5. Maestro, chi son quelle Genti, che l'aer nero sì gastiga?
Esempio: E Dan. Inf. 25. Come procede innanzi dall'ardore Per lo papiro suso un color bruno, Che non è nero ancora, e 'l bianco muore.
Esempio: Liv. M. La battaglia durò infino alla notte nera (cioè: oscura)
Esempio: Borgh. Rip. 206. Dico adunque, dal color nero cominciando, che nove sono le sorte de' neri ec. che da' pittori comunemente sono adoperati.
Definiz: §. I. Vestire a nero, o di nero, vale Vestire a bruno. Lat. pullatum incedere luctus caussa. Gr. μελανειμονεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 27. 42. I quattro fratelli di Tebaldo, così vestiti di nero, come erano, con alquanti loro amici vennero a casa Aldobrandino.
Esempio: Filoc. 2. 362. E veggendo Florio vestita a nero colei, che soleva essere perfetta luce del suo cuore ec. incominciò per pietà a piangere.
Esempio: M. V. 4. 18. Il Re per amore di lei, e per amore del Re i suoi baroni se ne vestirono a nero.
Esempio: E M. V. 11. 27. Di che il Re duolo ne prese a dismisura, e vestissene a nero con tutti li suoi baroni.
Esempio: Ar. Fur. 15. 72. L'una vestita a bianco, e l'altra a nero.
Definiz: §. II. Dì neri, si dicono Quelli, ne' quali non si mangia carne.
Esempio: Burch. 2. 7. Cavoli marci in tutto questo ufizio Hanno mangiato, e condito i dì neri Col cuffion del notaio del malifizio.
Definiz: §. III. Angelo nero, vale Demonio.
Esempio: Dant. Inf. 23. Onde noi amenduo possiamo uscirci Sanza costringer degli angeli neri, Che vegnan d'esto fondo a dipartirci.
Definiz: §. IV. Nero di fummo, Nero d'avorio abbruciato, e simili, Spezie di tinta.
Esempio: Vit. Pitt. 98. Messe in uso il nero d'avorio abbruciato.
Esempio: Borgh. Rip. 207. Il settimo è detto nero di fummo, perciocchè si fa di fummo da una lucerna piena d'olio di linseme derivante, la cui fiamma percuota in un testo, che e sia sopra per riceverlo.
Esempio: Menz. sat. 4. E dà 'l nero di fumo, e la vernice A chi 'n presenza diè pomata, e biacca.