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ERARIO.
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ERARIO.
Definiz: Sost. masc. Luogo dove si custodisce il denaro pubblico; ed altresì Il denaro stesso custodito, Il tesoro dello Stato, o del principe, ma in quanto è rettor dello Stato.
Dal lat. aerarium. –
Esempio: Giamb. Oros. 249: Essendo l'erario di Roma molto povero,... tutti i senatori recaro al Comune, e miserlo nelle mani de' questori, tutto l'oro e ariento, sicchè non si lasciaro se non uno anello per catuno.
Esempio: S. Ag. C. D. 2, 250: Lo erario, cioè la cassa del tesauro pubblico, era ricco, e le ricchezze private erano piccole e poche.
Esempio: Bocc. Lett. 282: De' tesori di Antioco avea riempiuto l'erario loro.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 108: Gli antichi, di questa sorte di pietra [trevertina] fecero le più mirabili fabbriche ed edificj che facessero, come sono i Colisei e l'Erario da' SS. Cosimo e Damiano, e molti altri edificj.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 154: Oltre questa ed altre sicurissime e chiarissime autorità, lo mostra il nome dell'erario, che era la camera pubblica, destinata a conservare il tesoro, detto così dal rame, che e' dicono aere.
Esempio: Galian. B. Vitr. 171: L'erario, la carcere, e la curia si hanno a situare accanto al foro, ma in modo tale, che la grandezza loro sia proporzionata a quella del foro.
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 44: Questo augusto principe, anzi padre amorosissimo,... con dispendio immenso del suo regio erario, ha scampato dal morirsi di mera fame un numero incredibile di poverelli.
Esempio: Panant. Epigr. 135: Questo bibliotecario Custode esser dovria del regio erario; Così nulla toccato Sarebbe del deposito affidato.
Esempio: Manz. Poes. 304: Ma ferito e stanco Il vincitor: voti gli erarj: oppressi Dal terror, dai tributi cittadini, ec.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 3, 7: E dell'erario de' sepolcri l'oro Delle pelate zucche farvi 'l nesto.
Definiz: § II. Figuratam. –
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 431: Truovino i falli miei, Signor, perdono. Ma 'l santo erario di pietà infinita, Come parco a me fia d'un picciol dono, Già largo in terra di sua stessa vita?
Esempio: Filic. Poes. tosc. 16: Già i tesor sacri, ond'ei sol tien la chiave, Dall'adorato grembo Versa il grande Innocenzio, e i non mai voti Erarj apre e comparte.
Definiz: § III. Pur figuratam., per L'ufficio che amministra il tesoro dello Stato. –
Esempio: Mart. V. Lett. 66: Si degni far lettera all'erario di Salerno di qualche aiuto di costa, e, di grazia, la lettera dica che V. E. me li dona.
Definiz: § IV. E per estensione, dicesi anche della Cassa d'un privato cittadino; Scrigno. –
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 5: I possessori che debbono e vogliono sacrificare alle manifatture e alle mode straniere.... le loro sostanze, si trovano ben presto esausto l'erario.
Definiz: § V. Trovasi usato per Luogo ove si conservano le carte e le scritture, ovvero oggetti preziosi, e simili. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 119: Ce ne ho trovate assai (delle medaglie) buone, ed alcune rarissime; tanto che il mio erario, il quale ebbe quasi il primo tesoro da voi, ora n'è divenuto sì ricco, che comincia a competere con i più famosi degli altri antiquarj.
Esempio: Cecch. Lez. M. Bartolin. 4: Piglia di grazia questa mia tresca,... e mettila nell'erario della Crusca, tra le delizie di quella famosa Accademia.