Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
UMORE, e OMORE.
Apri Voce completa

pag.306


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
UMORE, e OMORE.
Definiz: Materia umida, liquida. Lat. humor. Gr. ὑγρότης.
Esempio: Bocc. nov. 60. 20. I benedetti carboni spenti dall'omor di quel santissimo corpo.
Esempio: Lab. 51. Mugnemi sì, e con tanta forza ogni umor da dosso, che a niuno carbone, a niuna pietra divenuta calcina mai nelle vostre fornaci non fu così dal fuoco vostro munto.
Esempio: Cr. 1. 8. 4. Il giunco sottile, il saligastro ec. e molte altre cose, che di molto acquoso umore si generano.
Esempio: E Cr. 2. 27. 1. Che 'l campo sia aperto, e che l'umor delle piove ne scorra fuori.
Esempio: Dant. Inf. 30. Che s'i' ho sete, e umor mi rinfarcia.
Esempio: Petr. canz. 49. 9. Medusa, e l'error mio m'han fatto un sasso D'umor vano stillante.
Definiz: §. I. Umore, si dice a Qualunque fluido, che scorre per li canali del corpo dell'animale.
Esempio: Pass. 358. Quando soperchia nel corpo quello omore, che si chiama flemma, la quale è fredda, e umida come l'acqua, i sogni sono correspondenti a quella qualità.
Esempio: E Passav. appresso: Quando il sangue, ch'è caldo, e umido, come l'aria, ed omore dolce, avanza gli altri umori, sono i sogni giocondi.
Esempio: E Passav. appresso: Quando quello omore, che si chiama melanconía, soprastà agli altri ec. e quando gli omori sono istemperati, e rimescolati insieme, fanno i sogni gravi, noiosi, e paurosi.
Esempio: Lab. 114. Nascondono gli orribili strumenti, i quali a tor via i loro superflui umori adoperano.
Esempio: Cr. 9. 14. 1. Alcuna volta fanno, a modo d'acqua, gocciolare gli omori per le nari, e allora s'appella vermo volativo.
Definiz: §. II. Umore, si dice altresì la Disposizione naturale, o accidentale del temperamento, e dello spirito, il Genio, l'Inclinazione. Lat. mens, ingenium, consilium. Gr. νοῦς.
Esempio: Tac. Dav. ann. 13. 163. Nerone non avuto umore di lasciarsi governare a' schiavi.
Esempio: Bern. rim. 1. 65. E disse: Bernio, fa' pur dell'anguille, Che quest'è il proprio umor, dove tu pecchi.
Esempio: Malm. 5. 55. Però se in questo mentre umor non varia, Domani al far del dì facciami motto.
Definiz: §. III. Umore malinconico, vale Pensiero stravagante generato da malinconía.
Esempio: Fir. As. 311. Sollevandogli gli umori malinconici egli cadde in una grandissima malattía.
Esempio: Ambr. Bern. 5. 2. Io non so se costui s'è pazzo, o se ha Bevuto troppo, o gli umor malinconici Gli danno noia.
Definiz: §. IV. Bell'umore, dicesi d'Uomo faceto, allegro, o piacevole.
Esempio: Buon. Fier. 2. 4. 20. Questo, siccome tali altri epigrammi, Fu fatto notte tempo Da qualche bell'umor celatamente.
Definiz: §. V. Fare il bell'umore, si dice dell'Essere fastidioso, stravagante, violento.
Esempio: Malm. 10. 18. E dove sarebb'ita un po' a rilente Nel far con Calagrillo il bell'umore.
Definiz: §. VI. Dar nell'umore, vale Dar nel genio. Lat. placere, voluptati esse. Gr. ἀρέσκειν.
Esempio: Menz. sat. 4. Questo è un parlar molto erudito, E da dar nell'umore al reverendo.
Definiz: §. VII. Dar beccare all'umore, si dice figuratam. del Profondarsi soverchiamente ne' suoi pensieri.
Esempio: Salv. Spin. 2. 9. Se n'andava, ec. a dar beccare all'umore.