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1) Dizion. 5° Ed. .
ANDARE.
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pag.487


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ANDARE.
Definiz: Neutr. Muoversi da luogo a luogo, proprio degli animali che vanno co' piedi; contrario di Stare. Questo verbo, difettivo d'alcune voci, si supplisce con quelle, o distese o accorciate che siano, dell'antico verbo Vadere, essendosi di questi due verbi formato dall'uso uno solo; presso gli antichi però trovansi parecchie uscite regolari di questo verbo, dove ora userebbonsi piuttosto quelle del verbo Vadere, come Andi e Anda per Vai, Vada, Va'. A questo verbo si accompagnano spesso la particella riempitiva Ne affissa o disgiunta, e le particelle Mi, Ti, Ci, Vi, Si.
Dal lat. barb. andare, derivato forse da anditus, corruzione di aditus. Spagn. andar, prov. anar. In arabo ãnada vale andarsene, partire. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 153: Ovunque vado, sarò nella mia terra.
Esempio: Dant. Inf. 3: Per me si va nella città dolente, Per me si va nell'eterno dolore, Per me si va tra la perduta gente.
Esempio: E Dant. Purg. 14: O anima, che fitta Nel corpo ancora, inver lo ciel ten vai.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 16: Per mia disavventura andai a vedere questo corpo santo, dove io sono stato pettinato, come voi potete vedere.
Esempio: E Bocc. Decam. 335: Reputo opportuno di mutarci di qui, ed andarne altrove.
Esempio: Burch. Son. 2, 61: Besso, quando andi alla città sanese, Saluta per mia parte ciascun besso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 52: Io me ne vo la notte, Amore è duce, A ritrovar la bella Fiordispina.
Definiz: § I. E per semplicemente Camminare. –
Esempio: Dant. Inf. 10: Egli si mosse; e poi così andando, Mi disse: perchè sei così smarrito?
Esempio: E Dant. Purg. 1: Noi andavam per lo solingo piano, Com'uom che torna alla smarrita strada.
Esempio: Petr. Rim. 1, 27: Così lungo l'amate rive andai.
Definiz: § II. Andare dicesi anche di chi va, portato da un animale, o da qual si sia veicolo. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 66: Costui adunque.... comperò un grandissimo legno, e quello tutto di suoi denari caricò di varie mercatanzie, ed andonne con esse in Cipri.
Esempio: Machiav. Rim. 449: Mentre che 'l corpo al sepolcro n'andava, Danasserete alla casa pervenne.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 91: S'ella non va in cocchio a casa di quegli, ed a casa di quell'altro non desina, si tiene da niente.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 21, 3: Sul ronzino andava il nano.
Definiz: § III. Detto di cose animate, quando anche non si muovano co' piedi. –
Esempio: Savonar. Pred. 12: Tu andrai [o serpente] sopra el petto tuo, e mangerai la terra.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 17: Se mai d'aver veduto vi raccorda,.... Come allor che 'l collegio si discorda, E vansi in aria a far guerra le pecchie.
Definiz: § IV. Detto di cose inanimate. –
Esempio: Dant. Parad. 7: In queste stelle, che intorno a lor vanno.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 120: Per forza di vento, il legno che a Napoli andar dovea, fu trasportato all'isola di Ponzo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 9: Di tante morti in dubbio e in pena stanno Quante son l'acque ch'a ferir li vanno.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 150: La più parte [de' pianeti] vanno con passo sì oscuro, e tanto sono portati occultamente, che non si vedono.
Definiz: § V. Detto degli occhi, che si volgono a una cosa. –
Esempio: Dant. Inf. 8: Gli occhi nostri n'andâr suso alla cima.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 195: Dov'è l'amore e il piacere, va l'occhio.
Definiz: § VI. E figuratam. dicesi della mente, del pensiero e delle parole. –
Esempio: Dant. Purg. 7: Anco al Nasuto vanno mie parole.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 222: Vide che li detti del sacerdote andavano a quel medesimo, ch'egli intendeva.
Esempio: Bern. Orl. 37, 33: Mentre che pensa e sta così sospeso, Gli andò la mente a quella pietra eletta.
Definiz: § VII. E detto dell'uomo che rivolge il pensiero o il discorso ad una cosa. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 91: Onde se vogliono parlare, non sanno parlare d'altro, chè non possono andare ad altro.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 145: Iove fu tanto lascivo, che non perdonò nè a sangue nè a natura. Se al sangue andiamo, ello iacque con la sorella carnale;.... se alla natura andiamo, ello andò a campo fino a Troja.... e solo per avere uno garzone, lo quale avea nome Ganimede.
Definiz: § VIII. Andare a uno, detto di lettera, biglietto, vale Essere indirizzato a quel tale. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 205: Quest'è sì magnifica Lettera per un par del Golpe! Io voglio, Per passarmi mattana, un po' vedere Chi gnene manda.... Oh! ce n'è drento un'altra; A chi va questa?.... Sta'.... alla bellissima Madonna Laura Palermini.
Esempio: Nell. Iac. Gelos. disinv. 3, 2: È un biglietto. A. Da' qua dunque. O. Non viene a lei. Va alla signora.
Definiz: § IX. E detto di avvisi, novelle, libercoli, e simili, quando si spargono, si divulgano, si mandano attorno. –
Esempio: Nov. ant. B. 14: Tanta fu la contesa, che per la nuova quistione e sozza, e non mai più avvenuta, le novelle andarne dinanzi al Soldano.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 90: Sì che in pochissime ore andò l'avviso Per tutto Egitto, ch'era Orrilo ucciso.
Esempio: Cellin. Vit. 452: I versi andorno per il palazzo, ed il duca e la duchessa se ne rise.
Definiz: § X. Per il Muoversi di quelli strumenti che hanno moto artificiale, come oriuoli o altre macchine. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Conobbero che l'orivolo del Comune non andava.
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 7, 122: Vogliamo.... che con la prestezza possibile l'oriuolo di cotesta città si acconci e metta in punto, sì che facci l'uficio che debbe fare uno buono oriuolo in andare bene e fermamente e a tempo.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 53, 2: Usasi anche di porre questo strumento [il dondolo] negli oriuoli,.... e opera maravigliosamente per fargli andare eguali.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 197: Se l'oriuolo va male, voi dite subito: dove ha il cervello colui che ne tiene la cura?
Definiz: § XI. Unito ad un Add. qualificativo, vale Procedere in tale o tal modo, Essere in una data condizione, secondo che quell'Add. significa. –
Esempio: Fior. Virt. 25: Tutte le cose multiplicavano, e andavano prospere ad Abelo.
Esempio: E Fior. Virt. 56: Quando la nave ha buon tempo, allora si ha paura del pericolo; così dell'uomo, quando i fatti gli vanno prosperi.
Esempio: Morell. Cron. 322: La strada andava sicura per loro e per noi.
Definiz: § XII. E detto di tempo o di stagione, vale a significarne la qualità. –
Esempio: Pallad. Agric. 57: Se il verno va buono, vuolsi da 12 dì fra gennaio.... l'orzo seminare.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 46: Il meglio è traspiantarla [la borrana] d'ottobre, avanti che faccia il tallo da seme: chè se vada asciutto, s'adacqui.
Esempio: Buonarr. Tanc. 4, 11: Non so s'e' vi rammenta De' tempi com'andaro umidi e molli.
Esempio: Red. Lett. M. 116: Il tempo, che va così rigoroso per ancora, e pieno di neve, ha fatto ec.
Esempio: Salvin. Lett. IV, 2, 286: E voi ringrazio dell'amorevolezza delle frutte dell'autunno, il quale va sì bello e sì sereno, che se non avessi i piedi impediti, volerei costassù.
Esempio: Targ. Viagg. 2, 119: Quando l'annate vanno piovose o ventose,.... allora il grano infradicia e si alletta.
Definiz: § XIII. E detto di persone, vale Governarsi, Contenersi in un tale modo. –
Esempio: Savonar. Pred. 1: Popolo, io ti dico, va' cauto, chè c'è chi cerca con sottilità guastare questa cosa.
Esempio: Varch. Stor. 1, 63: La cagione perchè egli andava così ritenuto e guardingo, era ec.
Esempio: Car. Lett. Farn. 1, 25: Crederei che fusse ben fatto avvertire il capitan Niccolò di questa leggerezza del suo compagno, perchè vadia seco più rattenuto per l'avvenire.
Esempio: E Car. Lett. Farn. 1, 213: Voi sapete che soleva andare riservato in tutte le sue cose.
Definiz: § XIV. Andare, detto del commercio o d'una impresa qualunque, vale Prosperare.
Definiz: § XV. Andare un traffico, una bottega e simili, col nome o sotto il nome tale o del tale, vale Essere intitolato da quel nome.
Definiz: § XVI. Onde Fare andare un traffico, una bottega e simili, vale Condurre, Tirare innanzi quel traffico e simili. –
Esempio: Zibald. Andr.: I due fratelli con felicità facevano andare una bottega di lana.
Esempio: E Zibald. Andr. altr.: Ma non avea tanto danaro da poter far andare quel traffico.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 21: Non voglio dissimulare che nel secolo XIII era aperta una miniera d'argento a Silvena, e si faceva andare a utile de' Conti Aldobrandeschi, padroni del luogo.
Definiz: § XVII. Per Procedere oltre, Spingersi innanzi, Prolungarsi, così al proprio come al figurato. –
Esempio: Dant. Parad. 9: La maggior valle in che l'acqua si spanda.... Tanto sen va, che fa meridïano Là dove l'orizzonte pria far suole.
Esempio: E Dant. Parad. 29: Questa natura sì oltre s'ingrada In numero, che mai non fu loquela, Nè concetto mortal, che tanto vada.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 254: Vorrei un po' vedere dove andasse la squisitezza di questi animali, alloggiati ad una sì fatta osteria.
Definiz: § XVIII. E detto del costo o del prezzo di alcuna cosa od opera, vale Giungere, Ascendere alla somma. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 9: Promise Cosimo alla sua Santità ispendervi dentro ducati diecimila, e andò a quarantamila.
Esempio: Dav. Lett. 538: Della dote.... non doverebbe passare cinquemila, che con le donora e spese se ne vanno in sei.
Definiz: § XIX. Detto di cose che si prolungano, come vesti, alberi, e simili, vale Arrivare, Toccare. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 85: Il becchetto è una striscia doppia del medesimo panno, che va infino in terra.
Esempio: Ross. B. Appar. Med. 67: Usciva dietro alle spalle un velo mavè, che risplendea d'ariento, e con gentili stravolgimenti se n'andava loro fino a' piedi.
Esempio: E Ross. B. Appar. Med. 68: La sottana di raso giallo, a ricamo nero, le andava infino in su' piedi.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 22, 43: In mezzo è collocato Un chiaro lago, e intorno ad esso stanno Platani tai, che sino al ciel sen vanno.
Definiz: § XX. Detto di strada, fiume, muro e simili, vale Esser diretto, Procedere per un dato verso. –
Esempio: Vill. G. 63: Era la detta città partita a quartieri;.... ma poi quando si crebbe la città, si recò a sei sestora,.... e disfatta porta Santa Maria, si levò il nome e divisesi come va la mastra strada.
Definiz: § XXI. E per Riuscire, Far capo, detto di usci, strade e simili. –
Esempio: Vill. G. 76: E quivi aveva una postierla, che andava all'isola di Arno.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 99: Messer Lizio sentendo la giovane essersi andata al letto, serrato uno uscio, che della sua camera andava sopra 'l verone, similmente s'andò a dormire.
Esempio: Strinat. Cron. 117: Ancora con altra, che dall'altro lato della via, dirimpetto a detto palagio, in sul canto che va a S. Donato de' Vecchi, la qual casa è oggi isfatta.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 60: Lasciò la strada, che per la pianura Ampla e diritta andava alle gran porte.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 123: Poste in guardia molte case, e la strada che andava alla porta.
Definiz: § XXII. Per Iscorrere, parlandosi del filo o d'altre cose simili. –
Esempio: Dat. Vegl. 3, 107: E' mi pare che noi facciamo come quelle femmine, che dipanando si abbattono in qualche matassa scompigliata,.... si provano a vedere se trovano un capo che vadia.
Definiz: § XXIII. Andare, e anche Andarsene, per Trascorrere, Passare, detto del tempo. –
Esempio: Dant. Purg. 4: E però quando s'ode cosa o vede, Che tenga forte a sè l'anima volta, Vassene il tempo, e l'uom non se n'avvede.
Esempio: E Dant. Purg. 11: Ma poco tempo andrà, ch'e' tuoi vicini Faranno sì che tu potrai chiosarlo.
Esempio: Petr. Rim. 1, 40: Quanto più m'avvicino al giorno estremo, Più veggio 'l tempo andar veloce e leve.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 164: Essendo già la metà della notte andata, non s'era ancor potuto Tedaldo addormentare.
Esempio: Cellin. Vit. 16: E' non ci va, non dico anni o mesi, ma poche settimane, che per questa tua tanto disonesta ingratitudine tu profonderai.
Definiz: § XXIV. Andare ed anche Andarsi, per Avvenire, Succedere, Accadere; e si adopera anche in modo assoluto. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 125: Così n'avverrebbe come voi dite, dove così andasse la bisogna come avvisate; ma ella andrà altramenti.
Esempio: Stor. Barl. 49: Come va questo, che tu se' così povera?
Esempio: Rucell. G. Orest. 119: Ma come andò di poi? seguita il resto.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 106: Com'andò Questo caso di questo ingravidare?
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 305: Ricordisi quando Lorenzo volle diventare san Piero, come la li andò.
Esempio: Salvin. Iliad. 42: Non per anco sappiam ben chiaro come Queste faccende s'anderan.
Esempio: Fag. Rim. 2, 370: Così di questi dottorelli va; Son pentolini, ch'empie incontinenti Di sapere ogni poca quantità.
Definiz: § XXV. Andare, per Doversi porre, collocare alcuna cosa in un dato luogo, perchè vi è destinata, o vi si addice, o vi cape. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 45: Fu ordinato a Giovanni Antonio, che mettesse mano ai quadri che andavano in detta nicchia, dietro all'altar maggiore.
Definiz: § XXVI. Andare una causa, una lite e simile, ad un tribunale, ad un magistrato, significa Esser quella causa, quella lite portata davanti ad un tribunale, ad un magistrato, per esservi giudicata. –
Esempio: Varch. Suoc. 3, 7: Molte volte v'entrava qualche buona persona di mezzo per metterli d'accordo, innanzi che la cosa andasse agli Otto.
Definiz: § XXVII. Detto di persona, vale Ricorrere ad un tribunale, ad un magistrato, per ottener giustizia. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 67: Or vada alla malora il tutto; vada Agli Otto, e dove le par; che sarà Mai?
Definiz: § XXVIII. Andare, per Andar vestito. Così diciamo di un uomo che vesta sfarzosamente:
Esempio: Esempio del Compilatore Va come un principe
Definiz: , e d'un ricco che vesta poveramente:
Esempio: Esempio del Compilatore Va come un pitocco. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 53: Frate Pellegrino mai non volle andare come cherico, ma come laico, benchè fosse molto litterato,.... per la quale umiltà e' pervenne in grande perfezione di virtude.
Esempio: Sacch. Rim. 387: Con calze contigiate van ragazzi, E con sì fatti andazzi vanno i santi.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 100: Gli uomeni e donne fiorentine,.... e tutta cristianità, vanno a uno modo, non conoscendosi l'uno dall'altro.
Esempio: E Sacch. Nov.appr.: Le donne vanno in cappucci e mantelli.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 149: Oh! quanti scudi ha questa Vedova che ne va così ristretta, Che sarebbono il caso a' mia bambini.
Esempio: Menz. Sat. 204: Allor che sul confino Fronton fu del morir, ei disse: io voglio Andar da Gesuita o Teatino.
Definiz: § XXIX. Andare, lo stesso che Andar del corpo, Scaricare il ventre. –
Esempio: Span. Tes. Pov. volg.: Poni sullo stomaco la radice di malva trita, e fritta, con sugna vecchia di porco, aggiugnendovi crusca, fa andare assai bene.
Esempio: Libr. Cur. Malatt.: Il titimaglio, impiastrato con fiele di bue, fa andare liquido.
Esempio: E Libr. Cur. Malatt. appr.: Alcuni ancorchè prendano grandi medicine purgative, contuttociò tal fiata non vanno punto.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 376: E poi lassar a me lo incarico Di sciloppare e di far andar Bartolo (qui in locuz. figurata).
Definiz: § XXX. Andare, per Andare a finire, detto di persona. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 78: Ma così va chi sopra il ver s'estima.
Definiz: § XXXI. Andare, per Esser dovuto, Spettare. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 120: La gente rustica, quando abbia a trattar col principe, non sapendo bene i termini e i titoli che gli vanno, osserva come parlino e come procedano col medesimo principe i cortigiani.
Definiz: § XXXII. Andare, per Andare a genio, Garbare, e anco Quadrare, Sodisfare. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 14: Or se queste ragion son manifeste, Se le tocchi con man, s'elle ti vanno, Conchiudi ec.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 366: Da un canto la mi va, dall'altro la mi par cosa strana, solamente a pensar di dire diventare un altro.
Esempio: Ambr. Cofan. 3, 6: La non mi va. P. E' ci sarà rimedio Senza che egli scriva.
Esempio: Robb. Recit. 297: O Luca, questa esposizione m'è ita.
Definiz: § XXXIII. Andare, per Esser messo in opera, detto di cose materiali. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 298: Messe insieme con l'industria sua tutto il lavoro e materia, che andò in detta Chiesa.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 4, 4: Il Palazzo.... insieme con la Chiesa di S. Marco di Roma, dove andò una infinità di travertini.
Definiz: § XXXIV. Andare, Andarne, Andarsene, per Partirsi. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Andiam; chè la via lunga ne sospigne.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 51: Volendo, per andarsene, l'oste pagare, non si trovò danaio.
Esempio: Ovid. Pist. 77: Ohimè, madre, lasciami tu e vattene.
Esempio: Vit. S. Anton.: Questo udito dal santo vecchio, se ne andò molto consolato.
Esempio: Capp. G. Tum. Ciomp. 244: Alcuni de' compagni non lo vidono andare, nè non ne seppono niente di sua partita.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 52: Menalo qui a casa, O a casa Amerigo Amieri. Andianne.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 56: Io me ne vo costretto; Sostien persona tu di capitano.
Definiz: § XXXV. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 191: Se n'andò in pace l'anima contenta.
Definiz: § XXXVI. E detto degli animali, Andar via, Scappare, Fuggirsi. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 128: Il fante comincia a chiamare.... O messer Filippo, l'oca sen va (qui per equivoco, essendo l'oca portata via).
Esempio: Dav. Colt. 528: E mantienla [la ragnaia] alta e fonda, perchè gli uccelli vi dimorino volentieri, e sicuri; pari di sopra, perchè di vetta in vetta non se ne vadano.
Definiz: § XXXVII. Andarne o Andarsene, detto di colore, tinta, macchia, scrittura e simili, vale Svanire, Dileguarsi. –
Esempio: Fr. Giord. Pred.: E ancora si scrive con penna di ferro in pietra di selice, acciocchè siano lettere cavate in pietra fortissima, che non ne vanno.
Definiz: § XXXVIII. E figuratam. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 104: E quegli [peccati] che tu farai poi, non saranno scritti a tua dannazione, anzi se n'andranno con l'acqua benedetta.
Definiz: § XXXIX. E detto di checchessia, Sparire, Dileguarsi. –
Esempio: Dant. Purg. 9: Poi ella e 'l sonno ad una se n'andaro.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 85: Come cominciò a dire li peccati, e l'arsione cominciò a scemare, e secondo che procedeva nella confessione, così a poco a poco il dolore, e il colore del fuoco sen'andava.
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 55: Ove giunge [la spada], convien che se ne vada L'incanto, o nulla giovi.
Definiz: § XL. Andarsene, per Andare in malora; e dicesi del Guastarsi e Consumarsi di checchessia. Così di un vestito lacero, e del vino che si guasta, diciamo Se ne va; e diciamo, La raccolta se ne va, quando si perde o diminuisce.
Definiz: § XLI. Di qui Andarne il mosto e l'acquerello; modo basso, dinotante l'Andarne tutto in malora, Perdersi tutto.
Definiz: § XLII. Andarsene in checchessia, vale Inutilmente disperdersi. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 303: Lo ingegno di Nerone degli anni teneri se n'andò in dipignere, intagliare, cantare, cavalcare.
Esempio: E Dav. Tac. 2, 112: Aspettando il giorno, se n'andrieno in accordi e lagrime.
Esempio: Magal. Relaz. 73: L'arecheira se ne va tutta in foglie.
Esempio: Targ. Alimurg. 28: Se per lo contrario nell'estate abbondino le piogge, sia molto nuvolo e poco caldo, le biade serotine se ne vanno in foglie.
Definiz: § XLIII. Vale anche Ridursi, Convertirsi in checchessia. –
Esempio: S. Ag. C. D. 8, 201: Va in cenere quello che si fa cenere;.... va in testo (vaso rotto) quello che di vaso si fa testo.
Esempio: Bern. Orl. 15, 48: Il sasso del tuo fallo difensore Con questa spada in polver farò andare.
Definiz: § XLIV. Andare, Andarne, Andarsene, quando il discorso richiama l'idea di morte, vale Andare all'altra vita, Morire. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 136: Acciò che morendo io, vedendo il viso suo, ne possa andar consolato.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 13: Così n'andasser pur tutti i malvagi, Come a que' colpi n'andò Bertolagi.
Esempio: Sannazz. Rim. 360: Che s'alle prime fasce Chiuso avess'io quest'occhi, era assai meglio Andar fanciul che veglio.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 163: Andossene sì di subito, che non mancò chi dubitasse in lui di veleno.
Esempio: Buonarr. Tanc. 3, 7: Oimè, la se ne va! oimè, la passa!
Esempio: Panciat. Scritt. var. 73: Io sento com'io sto. Signori, io me ne vo; Chi vuol nulla di là?
Esempio: Magal. Lett. 110: Pace a chi è andato, e salute a chi resta.
Definiz: § XLV. Dicesi anche delle cose, quand'elle mancano o finiscono. –
Esempio: Dant. Inf. 2: Lo giorno se n'andava, e l'aer bruno Toglieva gli animai che sono in terra Dalle fatiche loro ec.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 39: Con lunghe novelle ritenne il die che se ne andava.
Definiz: § XLVI. Per Venir meno, Perire, figuratam. –
Esempio: Cont. Ant. Cav. 54: De la quale cosa dolse a Catone molto, perchè li parea che la franchezza de Roma andata fosse.
Definiz: § XLVII. Quindi Andarne denari, o roba, vale Spendersi, Consumarsi. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 121: Anz'è di mi' volere, Che tu di non vedere T'infinghe alle fïate, Se danari o derrate Ne vanno per onore.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 164: Nelle quali due cose.... n'andò intorno a cinque mila fiorini.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 62: Qui non ne va se non il pane e 'l vino, Che costor mangeranno. C. Oh! fusse questo Il maggior mal!
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 36: Scrive Plinio, che Caio Principe e L. Murena ferno un giuoco nel circo, ove andarono centomila quattro libbre d'ariento.
Definiz: § XLVIII. Andare l'onore, l'interesse o Andarne l'onore, l'interesse, e simili, vale Andarne di sotto, Patirne l'onore, l'interesse ec. –
Esempio: Machiav. Comm. 169: Come è egli possibile, che mia madre.... la si sia rimessa a questo modo alla sorte d'una cosa, che ne vadia in tutto l'onor di casa nostra?
Esempio: Varch. Suoc. 4, 5: Simone, qui ne va l'onore, la roba e le carni a un tratto.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 503: Quel pontefice tutto benigno e mansueto, e dove non andasse l'interesse di Dio,.... pieno di umanissima cortesia.
Esempio: Segner. Pred. 49: Qual delle due vi par dunque più convenevole, che ne vada l'onor vostro, ovvero che ne vada l'onor divino? Sì, sì, v'ho inteso: ne vada pure, dite, ne vada l'onor divino, purchè salvisi il nostro.
Definiz: § XLIX. Andarne la vita, il capo, la salute, e simili, vale Perdersi la vita, la salute ec. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: A coloro che commettono cotali disordini, per lo più ne suole andare la vita.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 140: Ma se n'andarà la salute de' miei figliuoli,.... io comandarò alla vergogna mia.
Definiz: § L. Quindi Andarne il tutto, vale Andare ogni cosa in rovina. –
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 3, 41: Secretamente ristrignersi con la sua Santità,.... con dirgli la grande confidenza abbiamo in lui, e che ora ne va il tutto.
Definiz: § LI. Andare e Andarne, parlandosi di peso o di misura, s'usa a dinotare la quantità di checchessia, richiesta a formare un dato peso, una data misura; come p. e.
Esempio: Esempio del Compilatore Di questa roba ne va tanta a libbra; Di questo liquido ne va tanto a empirne un vaso; e simili.
Definiz: § LII. Più specialmente Andare con l'accompagnamento della particella Ne, si adopera per Indicare la pena in cui si potrebbe incorrere; per esempio: E' ne va la galera, il capo, la vita, e simili, cioè: E' s'incorre nella pena della galera o della morte. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: A chi commette così gran misfatto, ne va la vita per giustizia.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 312: Come fostù sì folle, che.... tu confessassi quello, che tu non facesti giammai, andandone la vita?
Esempio: Sacch. Nov. 1, 123: Che so, che se io l'avessi detto, n'ndrebbe il fuoco e la mitera.
Esempio: Pulc. L. Morg. 13, 6: Ogni cristian ch'uccide un affricante, Secondo nostra legge morir debbe: Tu uccidesti adunque quel gigante; La vita, al nostro modo, te n'andrebbe.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 127: Non son, rispose il re, l'opre sì prave, Ch'al mio parer v'abbia d'andar la testa.
Esempio: Ambr. Cofan. 1, 3: In queste cose bisogna esser cauto; Ma dove ne va il capo, cautissimo.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 47: E s'e' n'andasse il collo, sempre il vero Son per dirti.
Definiz: § LIII. Andare e Andarne, termine del Giuoco, dicesi per Invitare, Prescriver la somma che deve correre in una data posta; e per estensione, Porre il prezzo o premio di una scommessa qualunque. Come p. e.
Esempio: Esempio del Compilatore Ne vada uno zecchino. –
Esempio: Cellin. Vit. 249: Quelli gentiluomini dissono, che e' non gli darebbe quello che fu inventore dello stioppo. Alli quali io dissi: Vadine un boccale di greco di quel buono,.... io lo investirò [il colombo] in quel poco del capolino che mi mostra.
Definiz: § LIV. Andare, dicesi anche per Il cominciare del giuoco, come Vada per Cominci, Vado per Comincio.
Definiz: § LV. Vada, dicesi pure nel giuoco a denotare che s'accetta l'invito. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 51: Nella primiera è mille buon partiti,.... Chi l'ha e chi noll'ha, vada, e non vada, Stare a frussi, a primiera, e dire: a voi.
Definiz: § LVI. Andarne il resto, vale Giuocare il resto, cioè gli ultimi danari che avanzano. –
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 125: E perchè vede, ch'e' ne va il suo resto, Aver buon mostra per cacciar costui (qui figuratam.).
Definiz: § LVII. Talora vale Oltrepassare il punto che è prescritto come termine nella regola del giuoco; Sballare. P. e.
Esempio: Esempio del Compilatore Son andato.
Definiz: § LVIII. Andar via, vale Partirsi, Andarsene. –
Esempio: Nov. ant. B. 41: Monta a cavallo, e sprona, e va via.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 130: Quasi mezza morta la lasciano, e andano via.
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 120: Lascia andar via quelli uomini cristiani.
Esempio: Petr. Rim. 1, 311: Ma che? vien tardo, e subito va via (qui figuratam.).
Esempio: Bocc. Decam. 2, 18: Porse prieghi che, in luogo di somma grazia, via il lasciasse andare.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 385: E la notte ciascuno all'ombre giacque, E il giorno vanno via senza pigrizia.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 39: Oh sì, di grazia Andiam via; Nastasia, a rivederci.
Definiz: § LIX. Andar via, vale anche Andar mancando, Avviarsi alla morte. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 74: Quand'io trovo la gente per la via, Ognun mi guarda per trasecolato, E dice ch'io sto male e ch'io vo via.
Definiz: § LX. Va' via, si usa per modo di disapprovazione. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 137: Va' via, figliuolo, che è ciò che tu di'?
Definiz: § LXI. Andare per uno, due, tre ec. giorni, o mesi, o anni, o altra misura di tempo, vale Esser in via di compiere il detto tempo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 10: Che sola senza te già un anno resti, E va per l'altro, e ancor non te ne duole?
Esempio: Cellin. Vit. 525: Ora va per e' tre anni in circa, che Vostra Eccellenza Illustrissima commesse alla Comunità di Volterra, che dovessino rendere i danari a Benvenuto.
Esempio: Ambr. Furt. 2, 7: Io la persi, son quattr'anni finiti, e va per cinque, quanto è da settembre in qua.
Esempio: Sassett. Lett. 162: La qual cosa [il mutar di paese] ad uno che vadia per e' trentaquindici [anni], non è il proposito.
Definiz: § LXII. Andare, seguito dalla particella Per, nelle locuzioni: Se andasse per una tal cosa, o Se anderà per una tal cosa, significa: Se si risguardasse a ciò, o Se dipendesse da ciò. –
Esempio: Cavalcant. G. Istor. Fior. 1, 506: E anche, se pure per ricchezze andasse, egli è molto più ricca la Repubblica di lui [Cosimo].
Definiz: § LXIII. Vada per questo o per quello, o simili, vale Si conceda, Si ammetta, Passi, per questo o per quello. –
Esempio: Varch. Ercol. 155: Il conte Baldassarre Castiglione.... dice pure nel suo Cortegiano, che non si vuole obbligare a scriver toscanamente, ma lombardo. V. Vada per quelli che scrivono lombardo, volendo scrivere toscanamente.
Esempio: Dav. Tac. P. 1, 195: Non credo errare ad aggiugnere di mio ornamenti o forze a' concetti di Cornelio alcune volte. Vada per quando io lo peggioro.
Esempio: Dat. Obbl. Ling. 20: Non si offese questo savio principe, perchè Marcello con troppa libertà gli dicesse, che a lui non istava il far cittadini romani i vocaboli forestieri. Vada per alcuni moderni, che tratto tratto senza bisogno e senza grazia infilzano ne' loro componimenti voci prette latine, spagnuole, franzesi, romanesche e lombarde.
Definiz: § LXIV. Andare, parlandosi di tribù, ordine o simili, ed accompagnato con la prep. Per, dicevasi per Esservi ascritto o aggregato, come: Andare per le arti maggiori, o minori, e simili. –
Esempio: Capp. G. Ricord. 95: Quando niuno artefice ovvero mercatante andava a partito, si diceva,.... s'egli andava per lanaiuolo: vadia a fare i panni; s'egli andava per ispeziale: vadia a pestare il pepe.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 289: Tra gli argomenti.... della spezial benevolenza d'Augusto.... è questa, che egli volesse darci il tribo, che fu anche suo, che per questo andò anch'egli.
Esempio: E Borgh. V. Lett. IV, 4, 98: Se potesse ritrovare per che arte andarono i vostri vecchi, ne' consolati si ritroverebbe qualche cosa e ne' catasti antichi.
Definiz: § LXV. Andar per la maggiore, vale Esser reputato de' primi e de' più eccellenti in checchessia. –
Esempio: Leopard. G. Cap. piac. 15: Chi ha di questo va per la maggiore.
Definiz: § LXVI Andare, con innanzi le particelle di luogo Ci, Vi, Qui ec., vale Bisognare, Richiedersi, Occorrere. –
Esempio: Soder. Coltiv. 93: Mettendovi ancora i raspi bollenti e altre cose che vi vanno, bisogna mettere per lo cocchiume quattro o sei menate d'uve spicciolate.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 249: Se e' ci va tanto tempo a conchiudere Gli altri tuoi parentadi, in quattro secoli Tu ne potresti aver condotti dodici.
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 36: Eliogabalo.... fe' fare i giuochi circensi navali nel vino: or pensiamo quanto vino v'andasse, perchè potessero lo navi combattere e di velocità contendere.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 21: Qui sarebbe ora andato un paraguanto.
Esempio: Salvin. Disc. 3, 144: La stessa parola mobili pare che finisca la lite solamente col farsi vedere; chè non vi va un grande stiramento o violenza di etimologia a far capire, che ec.
Definiz: § LXVII. Quindi il modo proverbiale: Quel che ci va ci vuole, che significa: Non doversi far risparmio di ciò che occorre per checchessia.
Definiz: § LXVIII. E nello stesso significato, costruito con le preposizioni In o A. –
Esempio: Burch. Son. 1, 101: O maestro abbachista, or dimmi tue: Quante uova vanno in una padellata?
Esempio: Dat. Cical. III, 1, 169: Andando tante uova a fare una simil frittata, che ci voleva un abbachista a rilevarne la somma.
Definiz: § LXIX. Andare, dicesi di una fanciulla che, andando a marito, ne prende il casato; come:
Esempio: Esempio del Compilatore La Lucrezia de' Tornabuoni andò ne' Medici.
Definiz: § LXX. E parlandosi di eredità o di elezioni, Andare in alcuno, vale Cadere, Passare in alcuno. –
Esempio: Vill. G. 1, 155: Morto Otto il terzo, per cagione che lo imperio era andato per lignaggio in tre Otti ec.
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 2, 299: Queste così ferventi sollecitudini furono la cagione che in niuno de' pregati andasse l'elezione del ponteficato, nè ancora in niuno d'alta progenia.
Definiz: § LXXI. Andare, seguito dalla particella Con, vale Praticare, Conversare, come in quel proverbio: Chi va collo zoppo impara zoppicare.
Definiz: § LXXII. Andare con alcuno, o Andarsene, con alcuno, vale Seguitarlo in checchessia, Uniformarsi a lui. -
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 278: Ed io per molti rispetti pubblici e privati, non posso andare con lui.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 17: Il Sigonio tiene, che tutti questi popoli della Liguria fossero vinti, e da Lepido traportati da' monti ne' luoghi piani; ed io me ne vo con lui.
Esempio: Dav. Tac. P. 1, 207: Noi Fiorentini, per troppa copia di questa nostra lingua, non la stimiamo, e ce ne andiamo col popolo senza regole osservare.
Esempio: E Dav. Tac. P. 2, 221: E men vo con quei che tengono, i Germani per niuno matrimonio forestiero imbastarditi, aver mantenuto loro schiatta propria.
Definiz: § LXXIII. Quindi Andare coi più, Andare colla corrente, significa Seguire il parere dei più, Seguire l'opinione corrente.
Definiz: § LXXIV. Andare con Dio, o Andarsene, con Dio, vale Andar via, Partire. -
Esempio: Firenz. Pros. 2, 169: Fatta la preda, se ne andarono con Dio.
Esempio: Cellin. Vit. 55: E l'altro dì da poi s'andò con Dio.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 91: Io per me mi voglio andare Con Dio, innanzi che il romor si lievi.
Esempio: Lipp. Malm. 4, 32: Stizzato meco, se n'andò con Dio, In luogo che, a volerlo ritrovare, La carta vi volea da navicare.
Esempio: Not. Malm. 257: Se n'andò con Dio, cioè se n'andò via. Viene da certe formule che si praticano nelle dipartenze con chi si debba porre in cammino, che sono: Addio, Andate con Dio, Andate a buon viaggio.
Definiz: § LXXV. Quindi Vatti con Dio, Andatevene con Dio, usasi per Modo di licenziare altrui. -
Esempio: Nov. ant. B. 10: Chiamò il fabbro, e disse: Vatti con Dio.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 330: E perciò, come più tosto potete, v'andate con Dio.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 65: Chi 'l fece, nol faccia mai più, e andatevi con Dio.
Definiz: § LXXVI. Andare una cosa con un'altra, vale anche Convenire, Aver relazione, Accordarsi con quella. -
Esempio: Cecch. Comm. ined. 11: Essendo Questo intermedio più tosto atto tragico Che comico,.... non è inconveniente, Anzi forse sta ben che varii in tutto: Ancorchè se e' non va con la comedia Quanto al subietto di lei, e' va almeno Perchè è poema.
Definiz: § LXXVII. Andare, preceduto da altri Verbi, si usa in diverse maniere e significati. Così Avere dove andare o Sapere dove andare, vale Esser sicuro di trovare alloggio. Il contrario vale, Non avere dove andare o Non sapere dove andare. –
Esempio: Vellut. Cron. 135: Per favore di monna Salvestra, acciocch'ella vi rimanesse dentro, e la Giovanna avesse dove andare, e per onore di loro, feci che l'abitazioni d'esse sieno della Giovanna.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 13: Sendo egli qua Forestiero, e venutoci con lui, Non sa dove s'andar.
Definiz: § LXXVIII. Non andare più là, o più in là, vale Non intender molto, Aver corto ingegno. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 20: E il pover uomo, che non va più là, Ha preso l'ombra per la verità.
Definiz: § LXXIX. Andare e Venire, detto di cosa, vale Muoversi innanzi e indietro. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 14: Due poma acerbe, pur d'avorio fatte, Vengono e van com'onda al primo margo.
Definiz: § LXXX. E detto di persone, che vadano e tornino da un dato luogo, o che passino per un luogo, andando alcune in un senso, ed altre in un altro. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 80: Rozzo e poco cauto, più volte in presenza di chi andava e di chi veniva trasse fuori questa sua borsa di fiorini che aveva.
Definiz: § LXXXI. Dicesi anche di chi frequentemente si porti in un luogo, e trattenutovisi alquanto, ne ritorni alla sua dimora. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 14: Accesosi infatto Di lei oltre a misura, fe' disegno D'averla, e non possendo star lì fermo [a Grenoble], Perchè gli stava a Lione, e andava E venìa, propose ec.
Definiz: § LXXXII. Dicesi pure del vicendevole apparire e sparire di astri, di faci e simili. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 150: Innumerabili sono quegli dii (parla di astri), i quali vanno e vengono.
Definiz: § LXXXIII. Vale anche Durar poco, Dileguarsi in breve tempo. –
Esempio: Dant. Purg. 11: La vostra nominanza è color d'erba, Che viene e va; e quei la discolora, Per cui ell'esce della terra acerba.
Definiz: § LXXXIV. E sostantivam. diciamo Un va e vieni, o Un va e viene, per Un andare e venire di molte persone. –
Esempio: Fag. Rim. 2, 367: I convitati non sedean, ma bene Spasseggiavan, e i piatti si portavano Attorno, e si faceva un va e viene.
Definiz: § LXXXV. Aver poco andare, o ad andare che avvenga checchessia, o Poter poco andare che avvenga checchessia, o Non poter molto andare, che avvenga checchessia, vale Potere star poco tempo, Esser vicino ad avvenire checchessia, Aver poco a stare. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 104: Quando sarai del mio colore accorto, Dirai.... Questi avea poco andare ad esser morto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 42: Egli di torne la difesa ha torto, Nè molto potrà andar che non sia morto.
Definiz: § LXXXVI. Lasciare andare una cosa, vale Cessare di tenerla. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 261: E appresso mandato questo a dire a Ruberto, gli 'mpose che, quando venisse, dovesse lo spago tirare, e ella, se il marito dormisse, il lascierebbe andare, e andrebbegli ad aprire.
Definiz: § LXXXVII. Lasciare andare, vale Concedere il partire. –
Esempio: Capp. G. Tum. Ciomp. 220: Di che alcuni lo ritennono, e non lo lasciarono andare.
Esempio: Bern. Orl. 4, 17: Però, poichè vuol ir, lasciamlo andare.
Esempio: E Bern. Orl. 32, 28: Se pel ciuffetto, vecchiaccio, ti piglio, Che qui ci tieni e non ci lasci andare, Ti scaglierò di là da Francia un miglio.
Esempio: Robb. Recit. 303: Voi dite il vero; lasciate andar Luca; che gli amici è Dio, perchè lui è ogni cosa.
Esempio: Salvin. Annot. Cas. 1, 260: Mosco nell'Idillio d'Amore fuggitivo.... esorta chi lo trova a non lo lasciare andare.
Definiz: § LXXXVIII. E per Far che altri passi innanzi, Rimanersi indietro ad altri. –
Esempio: Dant. Purg. 24: E come l'uom che di trottare è lasso Lascia andar li compagni, e sì passeggia, Fin che si sfoghi l'affollar del casso.
Definiz: § LXXXIX. Per Tralasciare, Cessare di parlare di checchessia, che anche si dice Lasciare stare. –
Esempio: Bocc. Laber. 86: Ma lasciamo andar questo.
Esempio: Grazz. Comm. 229: Ma lasciamo andar questo ragionamento.
Esempio: E Grazz. Comm. 231: Ma lasciamo andare; e dimmi chi è quella fanciulla.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 121: Deh! lasciamo andar le cose che dispiacciono.
Definiz: § XC. Per Trascurare. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 165: Ghino, udendo quelle [parole], parte ne lasciò andar sì come vane, e ad alcuna assai cortesemente rispose.
Definiz: § XCI. Lasciare andare, vale anco Abbandonare, Deporre il pensiero di checchessia.
Definiz: § XCII. Lasciare andare, vale anche Non si pigliar cura d'una cosa, che pure si dice Lasciar correre. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 65: Lasciate andar, c'ho questa cosa a core, Rispose Giove ec.
Definiz: § XCIII. Usasi anche nel signific. di Cessare di fare o di attendere a checchessia, come Lasciare andare la lettura, l'esercizio, l'arte, e simili. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 184: Orsù, lasciamo andar le baie, e dimmi Se tu hai veduto ec.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 378: Orsù, lasciam andar li convenevoli.
Definiz: § XCIV. E Lasciare andare una persona, vale Non farne più conto. –
Esempio: Baldov. Lament. 138: Sandra, laggalo (lascialo) andare, e tienti a mene.
Definiz: § XCV. Lasciare andare un pugno, un ceffone, un sasso o altro, vale Tirare, Scagliare un pugno, un ceffone, un sasso ec. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 66: Vedi bel ciottolo! così giugnesse egli testè nelle reni a Calandrino! e lasciato andare, gli diè con esso nelle reni una gran percossa.
Esempio: Bern. Orl. 16, 22: Orlando un manrovescio andar gli lascia.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, Introd.: Mi lasciò andare un sì fatto tempione, Ch'io 'ncominciai a girar com'un paleo.
Definiz: § XCVI. Lasciare andare l'acqua alla china, o all'ingiù, ec. –
V. Acqua § XLII.
Definiz: § XCVII. Lasciarsi andare, vale Calarsi dall'alto al basso. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 124 t.: Lo discendere si fa solo per lasciarsi andare.
Esempio: Cellin. Vit. 239: Lasciatomi andare pian piano, sostenendomi per forza di braccia, arrivai insino in terra.
Esempio: E Cellin. Vit. 240: Giunto alle mie fasce, legatele al merlo, mi lasciai andare.
Definiz: § XCVIII. Lasciarsi andare a checchessia, o a far checchessia, vale Condiscendere, Indursi a farlo. –
Esempio: Segn. B. Rett. volg. 4: Intervien però, che e' si lasciano andare alle voglie de' litiganti.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 3, 498: Così quella vergogna che cede, e lasciasi andare a tutti i preghi, e fa che non ardisci risguardar nel volto il pregatore, nominarono disopìa (qui figuratam.).
Definiz: § XCIX. E in modo assoluto Lasciarsi andare, vale Essere arrendevole, Non esser tenace del suo proposito, Arrendersi alle altrui ragioni. –
Esempio: Cecch. Lez. M. Bartolin. 5: Udite cota' novelle, e parendomi più che vere, mi lasciai andare, e diedigliele, acciocchè ella venisse in luce.
Definiz: § C. Anche vale Fare qualche cosa, o Diportarsi in qualche cosa, trascuratamente, abbandonatamente; Sdarsi. Così d'una persona diciamo:
Esempio: Esempio del Compilatore Si lascia andare, Si è lasciato andare,
Definiz: quando non ha cura di sè nelle vesti e nel portamento.
Definiz: § CI. Lasciami andare, modo frequente ne' Comici, nel quale uno parla seco medesimo, ed equivale a Andiamo, Voglio andare, e simili. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 167: Dio m'aiuti: lassami andar su, Chè costui qua non mi trattenga un'ora.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 298: Ma lasciami andar su a porre in ordine Il presente, acciò ch'io abbi la mancia Dalla sposa.
Esempio: Grazz. Comm. 271: Ma chi è quella dentro all'uscio, che m'accenna? Mia madre?.... Lasciami andare a saper quel ch'ella vuole.
Definiz: § CII. Potere andar per tutto, dicesi di persona che non abbia mai fatto male azioni, e che dovunque si porti, non ha da temere o da vergognarsi di nulla. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 25: Vostro fratello mi ha ingannato.... A. Piano, uomo da bene; guardate come parlate. Il mio fratello può andare per tutto; e non v'ha ingannato.
Definiz: § CIII. Andare, aggiunto a' gerundj de' Verbi, come p. e. Andare leggendo, Andare cantando ec., vale Il fare quelle tali operazioni di Leggere, Cantare ec., e indica propriamente la continuità e frequenza dell'azione. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 275: Questo valente uomo.... son poche sere, che egli non si vada inebbriando per le taverne, ed or con questa cattiva femina ed or con quella rimescolando.
Esempio: Bemb. Asol. 74 t.: S'anderà ornando d'arme, di lettere e di cortesia ec.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 91: La miserella con amare lagrime tutto 'l vegnente giorno s'andò consumando.
Esempio: E Firenz. Pros. 225: Ecco, che noi patiremo adesso che uno asino vada filosofando.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 148: Se non restò di rinfacciarlo, di vantarsene, d'andarlo dicendo per tutto.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 105: Uh! che Dio vel perdoni! Voi andate cercando d'esser arso.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 10: Di mano in mano che andate salendo, vi si fa buio di mezzo dì per la nebbia.
Definiz: § CIV. Andare a fare, a dire, a pensare ec. una cosa, usasi in modo di maraviglia che non di rado contien biasimo, e dà maggiore efficacia all'espressione; come:
Esempio: Esempio del Compilatore Che sei tu andato a fare, a dire ec.? Che andate voi a pensare? Andate ora a fidarvi di lui! –
Esempio: Segner. Pred. 106: O andate a dar loro fede!
Definiz: § CV. Andare, aggiunto a' participj de' Verbi ed agli Aggettivi, significa Essere; ma ordinariamente con più d'efficacia. –
Esempio: Dant. Vit. nuov. 113: Quantunque volte, lasso! mi rimembra, Ch'io non debbo giammai Veder la donna ond'io vo sì dolente.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 134: D'ira e di cruccio fremendo, andava disposto di fargli vituperosamente morire.
Esempio: Pulc. L. Morg. 8, 1: E Manfredon ne va poco contento.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 79: Ne però fu tale La pena ch'al delitto andasse eguale.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 77: Poi mostra a dito ed onorata andresti Fra le madri latine e fra le spose.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 25: Gli scempi che in essa [nave] avevano fatto le tempeste e il lungo viaggio,.... stimavano più onorati, che non quel bello, di che esse [navi] andavano adorne.
Definiz: § CVI. E congiunto con un participio passato, fa l'ufficio del gerundio passivo de' latini, talchè Va fatto significa: Bisogna che sia fatto, Vuole o Deve esser fatto. –
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 114: Un altro modo diremo da far figure, che vadano gettate di bronzo.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 49: Questo farà il mestier come va fatto.
Esempio: E Lipp. Malm. 6, 82: Cominci il primo: dite, Malebranche, Quel che e' vi par, che qui v'andasse fatto.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 509: Le ragioni contrarie, a volere che sieno bene e pienamente rifiutate, vanno con chiarezza e con fedeltà esposte.
Esempio: Targ. Viagg. 6, 259: Il mercurio.... anderebbe ricevuto in un cappello di terra invetriata.
Definiz: § CVII. Andare si usa al modo imperativo, formandone certe locuzioni ad esprimere Ammirazione, Riprensione, Esortazione, Minaccia e simili, come:
Esempio: Esempio del Compilatore Va' e fidati della fortuna! Va' e fa' la tal cosa! –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 201: Va', donna svaliata e leggiadra,.... sguarda nelle fosse de' cimiterj.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 231: Va', tienti oggimai tu di non fare ciò ch'e' vuole.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 129: Va', fa' che noi abbiamo degli agli a cena; che Dio ti dia il malanno e la mala pasqua.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 244: O va' or, vecchio Matto, e scuopri l'amor tuo a un giovane.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 276: Deh ditemi: Cercate voi d'aver colei per moglie? G. Mosca, Mosca, tu sei, ve', proprio simile Alle mosche, importunaccio; o va' e sappilo.
Esempio: Grazz. Comm. 127: Va', va', e servi.
Esempio: Segner. Mann. lugl. 19, 2: Ora va' adesso, e di', che non hai cagion di temere il divin giudizio.
Esempio: Fag. Comm. 6, 248: Oh va'! fidati di certe paroline melate.
Definiz: § CVIII. Così dicesi Andiamo nel signif. di Su, Via, come:
Esempio: Esempio del Compilatore Andiamo! mena le mani, spicciati. Andiamo, facciamo presto, non vi è tempo da perdere.
Definiz: § CIX. L'andò la stette, vale Inutilmente raccontare le minute particolarità di un fatto, e farvi sopra un lungo discorso, o Fare fuor di proposito molte parole. –
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 31: Per istar qui a dir l'andò la stette, Sarebbe come pascersi di vento.
Esempio: Varch. Suoc. 5, 3: Non dite poi: tu non mel dicesti; o l'andò o la stette.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 43: Benedetto sia quell'accademico, che domandandogli il bidello se verrebbe allo stravizzo, non stette a dire l'andò la stette; ma rispose: Verrò, se ci saranno de' granelli.
Esempio: E Panciat. Scritt. var. 57: Che occorre stare a dir l'andò e la stette, Se d'ogni cosa adesso si scommette Sull'esser io briaco?
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 336: Orsù, la sentenza si dette, E non accade dir l'andò e la stette.
Definiz: § CX. Va' discorrendo, e Vattene là, lo stesso che Eccetera. –
Esempio: Grazz. Comm. 131: Gli spiriti sono di più varie.... spezie; come ignei, aerei, acquatici, e vattene là.
Esempio: Allegr. Rim. Pros. 275: Capricci son qua di varie fatte; verbi grazia piacevoli, fastidiosi, diritti, a ritroso, ordinarj, vecchiericci, e vattene là.
Esempio: Segner. Mann. nov. 19, 4: La croce de' principi sono le udienze; la croce de' prelati sono le visite;.... la croce de' maritati è la sofferenza, e così va' tu discorrendo.
Definiz: § CXI. O va', si dice talvolta familiarmente dopo l'annuncio di tale cosa che debba altrui riuscire inaspettata o incredibile, come se si dicesse O vedi, O piglia ec. –
Esempio: Machiav. Comm. 79: Tu erri. Quando io era più giovane, io son stato molto randagio, e non si fece mai la fiera a Prato, ch'io non vi andassi; e non ci è castel veruno all'intorno, dove io non sia stato; e ti vo' dire più là, io sono stato a Pisa e a Livorno: o va'.
Definiz: § CXII. Va' là, per Su via. –
Esempio: Ambr. Cofan. 4, 11: Va' là, seguita pure il tuo viaggio.
Definiz: § CXIII. Va' là, o Andate là, è anche modo di disapprovazione, espresso in forma ironica, come:
Esempio: Esempio del Compilatore Va' là, che tu sei un brav'uomo!
Definiz: § CXIV. Va' pur là, vale ironicamente Non dubitare, Sta' pur sicuro. –
Esempio: Grazz. Comm. 115: Va' pur là! so che tu sei acconcio pel dì delle feste.
Definiz: § CXV. Vada pur là, nel linguaggio familiare esprime anco concessione, come: Sia pure, Vada pur così; per esempio:
Esempio: Esempio del Compilatore Se mangia molto, vada pur là: ma ha egli voglia di lavorare?
Definiz: § CXVI. Ben va, lo stesso che Bene sta, È giusto. –
Esempio: Menz. Poes. 1, 33: Ma se sta preso e vinto Nei nostri porti il combattuto legno, Ben va che resti la superbia doma.
Definiz: § CXVII. Chi va là? Grido di chi sta in sentinella o comecchessia in guardia, sentendo avvicinarsi gente, di cui si voglia assicurare.
Definiz: § CXVIII. Come va; per esempio: Fare una cosa come va; Dire una cosa come va, e simili, vale, Come si deve e conviene. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 149: Si dipinga Apollo come va.
Definiz: § CXIX. Come va? Usasi interrogativamente per domandare altrui dello stato di sua sanità o condizione.
Definiz: § CXX. Andare avanti, vale Tirare innanzi la vita, Aver di che vivere. –
Esempio: Sassett. Lett. 327: Per potere delle mani loro e del loro travaglio andare avanti.
Definiz: § CXXI. Andare a babboriveggoli. Modo basso, che vale Morire, quasi Andare a rivedere il babbo. –
Esempio: Salv. Granch. 3, 13: S'io vo a babboriveggoli, io non ci ho A pensar più.
Esempio: Red. Lett. 1, 119: Chi ama di durar fatica in questo mondo, e di scalmanarsi a vanvera, corre risico.... di andarsene prima del suo tempo a babboriveggoli.
Definiz: § CXXII. Andare alle ballodole. Modo familiare. Andare in rovina, in perdizione; ed anche Morire.
Definiz: § CXXIII. Andare a Buda. Modo basso, che trovasi usato per Morire. –
Esempio: Lipp. Malm. 5, 13: Per far sì che Baldon dia volta a dreto, Ed anche, se si può, ch'ei vada a Buda.
Esempio: Not. Malm. 378: Vada a Buda. Vada via per non tornar più. Proverbio nato dalla guerra che già fece il Turco contro Lodovico re d'Ungheria, quando acquistò Buda, circa l'anno 1626, che vi morirono quasi tutti i Cristiani che vi andarono, ed il medesimo Re. E però da quel tempo in qua, dicendosi Il tale è andato a Buda, s'intende È andato via per non ritornar più, ovvero È morto.
Definiz: § CXXIV. Andare a Carpi ed a Borselli. Modo basso, che vale Carpire l'altrui, Fare il borsaiuolo. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 412: Vedrai, Se già tu non volessi andare a Carpi, Se tu t'avanzerai, come si dice, Li piedi fuor del letto.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 67: Che il giorno vanne a Carpi ed a Borselli, E la notte al Bargel porta il lancione.
Esempio: Not. Malm. 290: Andare a Carpi ed a Borselli. Carpi è un principato in Italia notissimo, e Borselli è un luogo sul fiorentino;.... e scherzandosi con questi due nomi, per Carpi intendiamo carpire cioè rubare, e per Borselli le borse alle quali si ruba.
Definiz: § CXXV. Andare a Fuligno. Modo basso, che trovasi usato per Essere impiccato. –
Esempio: Not. Malm. 332: Noi ancora diciamo.... Andare a Fuligno, cioè a fune e legno, Dar de' calci al vento, Ballare in campo azzurro,.... e tutti significano Essere impiccato.
Definiz: § CXXVI. Andare a Girone. Modo basso, che significa Dar nelle girelle, Far delle pazzie. –
Esempio: Lipp. Malm. 7, 1: Ond'ei si cuoce, e perchè ei va a Girone, La favola divien dell'universo.
Esempio: Not. Malm. 509: Va a Girone. Uomo che gira intendiamo pazzo; e però servendosi della voce Girone, che è un villaggio vicino a Firenze, copertamente intendiamo uno che fa delle pazzie.
Definiz: § CXXVII. Andare aiato
V. Aiato.
Definiz: § CXXVIII. Andare aione. –
V. Aione.
Definiz: § CXXIX. Andare a Legnaia. Modo basso, che vale Esser legnato, bastonato. –
Esempio: Lipp. Malm. 6, 94: Ma e' non lo crede, s'ei non va a Legnaia.
Esempio: Not. Malm. 494: Qui dice s'ei non va a Legnaia, cioè se egli non è legnato e bastonato. Legnaia è un borghetto vicino a Firenze; ed il nome di Legnaia ci serve per esprimere legnate o bastonate.
Definiz: § CXXX. Andare a Lodi. Modo basso, che vale Lodare altrui, Usar lodi eccessive. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 117: Papa Pio diceva, che ognuno andava volentieri a Piacenza ed a Lodi, ma a Verona non vi andava persona ignuna.
Definiz: § CXXXI. Andare a Maravalle. Modo basso, che vale Morire. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 420: E così ce n'andiamo a maravalle Presto presto.
Esempio: Buonarr. Tanc. 1, 1: Cecco, i' mi muoio, e vonne a Maravalle.
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 93: Dal dies magna et amara valde, che parimente si canta in chiesa in suffragio dei defunti, [la plebe] formò l'Andare a Maravalle.
Definiz: § CXXXII. Andare a monte. Termine del giuoco. Vale Intralasciare il giuoco senza terminarlo.
Definiz: § CXXXIII. E figuratam., detto di operazione o cosa, vale Non aver più effetto. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 411: I' farò in modo, Che le nozze di Lando andranno a monte.
Definiz: § CXXXIV. Andare a Patrasso. Modo basso e da scherzo, che vale Morire e anche Andare in rovina. –
Esempio: Not. Malm. 378: È andato a Patrasso, scherzo sulla città di Acaia, famosa pel martirio di S. Andrea, come se si dicesse in latino Ivit Patras; e sulla frase usata dalla Scrittura, sopra quei che muoiono e si seppelliscono, quasi dica È andato ad patres tuos.
Esempio: Red. Lett. 1, 119: Chi ama di durar fatica in questo mondo e di scalmanarsi a vanvera, corre rischio di perder la sanità, e, quel che più importa, di andarsene prima del suo tempo a babboriveggoli, o come dice il vecchio proverbio, a Patrasso.
Esempio: E Red. Lett. 3, 3: Quel vostro amico.... credo che fatis, et pravis medicis impellentibus, voglia presto presto andare a Patrasso o a babboriveggoli.
Esempio: Fag. Rim. 2, 89: Altro bisogno ho io d'andare a spasso, E cominciar di nuovo altro feriato; Perchè così l'azienda va a Patrasso (qui figuratam.).
Definiz: § CXXXV. Andare a Piacenza. Modo basso, che vale Usare piacenterie. –
Esempio: Bellinc. Son. 44 t.: Lodovico a Piacenza andar non vole, Perchè cognosce i diavoli romiti.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 117: Papa Pio diceva, che ognuno andava volentieri a Piacenza ed a Lodi, ma a Verona non vi andava persona ignuna.
Esempio: Varch. Ercol. 72: Usansi ancora invece d'adulare.... andare a Piacenza, ovvero alla Piacentina.
Definiz: § CXXXVI. Andare a placebo. Modo familiare, usato per Andare a far atto di sommissione, Andare a ricevere il placet o il beneplacito.
Definiz: § CXXXVII. Andare a porta inferi. Modo basso, che vale Morire;
derivato da quella giaculatoria che dicesi dopo il salmo De profundis: A porta inferi erue, Domine, animas eorum. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 290: Non è il medico In casa? M. Evvi, so dire, e a bisogno; La nostra sposa ne va a porta inferi Per le poste.
Definiz: § CXXXVIII. Andare a Roma per Mugello. Modo familiare, che vale Fare una strada non conducente direttamente al luogo al quale uno tende; e figuratam. Pigliare un partito poco acconcio al fine propostosi. –
Esempio: Lipp. Malm. 8, 56: Considerando poi nel suo cervello, Che s'a quel luogo a bambera s'invia, Potrebbe andare a Roma per Mugello, Perch'ei non si rinvien dov'ei si sia.
Definiz: § CXXXIX. Andare a Scesi. Modo basso, che vale Morire. –
Esempio: Lipp. Malm. 4, 8: Forte gridando: oimè ch'io vado a Scesi, Pel mal che viene in bocca alla gallina.
Esempio: Not. Malm. 310: Quando diciamo il tale è andato a Scesi, intendiamo è morto; sebbene pare che diciamo è andato alla città di Scesi o Assisi, perchè il verbo scendere ci serve per intender morire.
Definiz: § CXL. Andare a Scio. Modo basso, che vale lo stesso che Andare a Patrasso, Morire. –
Esempio: Not. Malm. 378: Da quel tempo in qua dicendosi il tale è andato a Buda, s'intende è andato via, per non ritornar più, ovvero è morto; ed ha il medesimo senso e la medesima cagione Il tale è andato a Scio, è andato a Patrasso.
Definiz: § CXLI. Andare a Verona. Modo basso, per Dir la verità. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 117: Papa Pio diceva, che ognuno andava volentieri a Piacenza ed a Lodi, ma a Verona non vi andava persona ignuna.
Definiz: § CXLII. Andare a Vignone. Modo basso per Andare nelle vigne altrui a coglier l'uva. –
Esempio: Lipp. Malm. 1, 55: Che parte per la via vanno a Vignone, E parte fanno un sonno a piè d'un fico.
Esempio: Not. Malm. 82: Andare a Vignone, Andar nelle vigne altrui a côrre l'uva; e si dice così, per rendere il detto oscuro, mostrandosi d'intendere d'Avignone in Francia, o del Bagno di Vignone, che è nello stato di Siena.
Definiz: § CXLIII. Andare di là, Andare nell'altro mondo, Morire. –
Esempio: Nell. Iac. Dottoress. 1, 1: Uh che danno! s'io morivo ieri, andavo di là senza saperlo.
Definiz: § CXLIV. Andare in gaudeamus, vale familiarmente Entrare in letizia;
derivato questo modo dalla parola gaudeamus, colla quale la Chiesa in più solennità dell'anno comincia l'introito della Messa. –
Esempio: Fag. Comm. 6, 194: Con esso favella il giorno e la notte. A. E se ne va in gaudeamus.
Definiz: § CXLV. Andare in Oga Magoga. Modo basso, che vale Andare in luoghi molto lontani e pieni di pericolo, e anche Andare in perdizione, Andare a casa del Diavolo. –
Esempio: Lipp. Malm. 1, 52: E questa è la cagion che là tra' lanzi Da soldato n'andò 'n Oga Magoga.
Esempio: Not. Malm. 7: Quando uno va lontano dalla sua patria, dicono le nostre donne, gli è andato in Oga Magoga, ed intendono egli è andato a casa maladetta.
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 94: Andare in Oga Magoga, per Andare a casa maladetta, dalle voci Og e Magog.
Definiz: § CXLVI. Andare in visibilio. Modo familiare, che vale, Rimanere trasecolato, Andare in estasi, e anche Uscir fuori di sè, Venir meno. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 127: Ed appoggiato al tappeto, n'andava in visibilio.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 182: Il padrone Se ne va pel dolore in visibilio, Nè pensa a nulla.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 30: Così nuove canzoni ognor cantando Con una voce tremolante in quilio, E qualche trillettin di quando in quando, Alle stelle n'andava e in visibilio.
Esempio: Not. Malm. 163: Andare in visibilio.... Questo detto ha avuta l'origine da quelle parole del Simbolo Niceno visibilium omnium et invisibilium.
Esempio: Red. Ditir. 45: Me ne strasecolo, Me ne strabilio, E fatto estatico Vo in visibilio.
Esempio: E Red. Ditir. A. 224: La plebe fiorentina da invisibilium, parola del Simbolo Niceno da lei, siccome molt'altre, male intesa e storpiata, ha fatto invisibiliom, e poi, come se fossero due parole, in visibilio. Onde andare in visibilio per andare in estasi quasi strasecolato, cioè fuor di questo secolo e nell'altro mondo. Ma non si userebbe se non per ischerzo.
Definiz: § CXLVII. E detto di cosa, vale Andare in perdizione, alla malora, Svanire. –
Esempio: Buonarr. Tanc. 4, 1: E vadia in visibilio ogni ricolta, Poichè la dama mia m'è stata tolta.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 559: E vadia in visibilio ogni ricolta, cioè facciasi invisibile, sparisca, svanisca.
Definiz: § CXLVIII. Andare tra i più, vale Morire. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 148: Mancan le disgrazie? La Livia, che è stata per andarsene, Vi so dir io, tra i più, di mal di stomaco.