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Dizion. 5° Ed. .
ORAFO.
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ORAFO. Definiz: | Sost. masc. Colui che fa lavori di oreficeria; Orefice, come oggi comunemente si dice. – |
Esempio: | Nov. ant. S. 106: Il padre.... mandò per uno buono orafo e disse: ec. | Esempio: | Sacch. Nov. 2, 117: Fu costui orafo in Porta Santa Maria, e continuo, come fanno, scolpiva suoi intagli dentro allo sportello. | Esempio: | E Sacch. Nov. 2, 239: Voi ci menate gente Brea (ebrea), e voleteli fare orafi! | Esempio: | Rinucc. F. Ricord. 251: Rinaldo Ghini orafo e gioielliere in Mercato Nuovo avere fior. uno. | Esempio: | Cas. Pros. 3, 150: A te sta di acquistarla e possederla (certa pietra) insieme con molte altre carissime e preziosissime gioie: le quali acciocchè tu possa avere, ti conviene imparar sì la lingua greca e la latina, che tu stesso possa favellare con gli antichi maestri, non mica simili a questi moderni orafi ec. (qui in locuz. figur.). | Esempio: | Buonarr. Fier. 4, 2, 7: Vasi di profumier, bacheche d'orafi, ec. | Esempio: | E Baldin. Vocab. Dis. 114, 1: Orefice.... Artefice che lavora d'oro, altrimenti detto orafo. | Esempio: | Guast. Rapp. El. 81: Non mancò il progetto di ridurre quel ponte come qualunque altro ponte, condannando le botteghe degli orafi come inutili, ec. |
Definiz: | § I. E per Bottega di orafo. – |
Esempio: | Ar. Comm. 2, 305: Mi seguita Un d'essi, e al canto ove comincian gli orafi, Mi s'accosta. |
Definiz: | § II. Orafo d'ottone, si disse per Ottonaio. – |
Esempio: | Sacch. Nov. 1, 256: Nel borgo alla Noce nella città di Firenze fu già un orafo d'ottone. |
Definiz: | § III. Pesar colla bilancia dell'orafo. – | V. Bilancia, § X.
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