Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
GRATTUGIA
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GRATTUGIA.
Definiz: Arnese fatto di lamiera di ferro, o simili, bucata, e ronchiosa da una banda, dalla quale vi si stropiccia, e frega su la cosa, che si vuol grattugiare. Lat. tyrocnestis. Gr. τυρόκνηστις.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 155. Ed essendo appiccato molte grattuge, e romaiuoli, e padelle, e catene da fuoco, dà tra queste masserizie.
Esempio: Morg. 18. 179. Vede insino alla grattugia, E fra se stesso dicea tutto die, De' miglior certo s'impicca, e abbrugia.
Definiz: §. I. Onde Mostrare una cosa per un buco, o fesso di grattugia, Vedere, e simili una cosa per un buco, o fesso di grattugia; vale Mostrarla, o Vederla per grazia particolare, cotale alla sfuggita, e di nascoso, come tenuta in pregio.
Esempio: Lasc. Spir. 5. 1. Se non fosse per benefizio, e per liberazione della fanciulla, io non te la mostrerei per un fesso di grattugia.
Esempio: Bellinc. son. 260. Ch'i' vidi per un buco di grattugia, Che quella era un'anguilla di Perugia.
Esempio: Buon. Fier. 4. intr. Fo' che il mio marruffino Al lume di candela Mostri per un sol buco di grattugia.
Definiz: §. II. In proverb. Essere un cacio fra due grattuge; si dice d'Uno semplice, o debole, che abbia lite, o contesa con due astuti, e gagliardi.
Definiz: §. III. Grattugia con grattugia non fa cacio, o Grattugia con grattugia non guadagna; e s'intende delle Donne, che tra loro non possono generare.
Esempio: Morg. 25. 257. Grattugia con grattugia non guadagna, Altro cacio bisogna a tal lasagna.