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1) Dizion. 5° Ed. .
FORIERO.
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Dizion. 5 ° Ed.
FORIERO.
Definiz: Add. Che precorre, Che precede, ed altresì Che prenunzia, detto così di persona come di cosa; ma usasi più che altro in senso figurato. –
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 55: Recò per fine l'Alba foriera del Sole, colle chiome sparse di gigli e rose, quel desiderato giorno, in cui ec.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 97: La fortuna non va scompagnata dalla necessità; anzi questa è sua foriera e precorritrice.
Esempio: Forteguerr. Cap. 206: A cui la morte fu del dì foriera, Di quel bel dì ec.
Esempio: Manz. Poes. 96: Sento una pace Stanca, foriera della tomba.
Definiz: § In forza di Sost. –
Esempio: Segner. Op. 4, 437: Dopo tal alba comparirà di sicuro nelle loro anime quel sole di giustizia, di cui ella è la foriera. Questo è l'ufficio proprio della Vergine, condurre a Dio i peccatori.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 107: Già col crin di rose Spunta dal Gange, ed il natio colore La foriera del dì rende alle cose.
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 198: Il gittar per bocca della bile verde, gialla, o nera, assai fiate esser sogliono i suoi forieri (della colica).
Esempio: Fosc. Poes. C. 72: E a drappelli agilissime seguendo La Gioia alata degli Dei foriera, Gittavan perle dell'ingenue Grazie Il bacio le Nereidi sospirando.