1)
Dizion. 3° Ed. .
FINE
Apri Voce completa
pag.690
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
FINE.
Definiz: | Add. Sottile, minuto, e si prende ancora per Di tutta bontà, in estremo grado d'eccellenza. Latin.
optimus. Gr. ἀκριβής,
ἐξειργασμένος. |
Esempio: | G. V. 4. 18. 3. Avendo ornato il suo cavallo di freno d'oro fine, e ferrato di
fine ariento. |
Esempio: | Tav. Rit. E anche Palamides era un fine Cavaliere (cioè prode, e valoroso.
Lat. egregius, praestans) |
Esempio: | E Tav. Rit. altrove. Per sapere se voi sete cosi fine
giostratore, come fue lo Re vostro Padre. |
Esempio: | Nov. Ant. 72. 1. Mandò per un fine orafo, e disse: Maestro, fammi, ec.
(cioè valente maestro. Latin. peritus) |
Esempio: | Fr. Giord. D. E chi questa ragione bene si recasse a mente, sarebbe rimedio fine,
ad aver pacienza nelle tribolazioni (cioè ottimo) |
Definiz: | §. Fine, talora, parlando d'Huomo: vale Viziato, astuto, e sagace, come φέναξ de' Greci. Latin. vafer,
callidus. |
Esempio: | Dav. Scism. 11. Di tutti li scelleratissimi Cortigiani, onde era la corte piena,
il più fine. |
|