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MANICO
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MANICO.
Definiz: Sost. masc. Quella parte di un utensile o strumento, fatta di legno, di metallo, o d'altro, e per lo più aggiunta, la quale serve a prenderlo con le mani e adoprarlo. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 224: Del suo legno (del cornio), perocch'egli è durissimo e tenace, si fanno ottimi denti di mulino, e manichi di martello, e vette di correggiati da battere il grano e le biade, e vette da vergheggiar la lana.
Esempio: Vill. G. 327: Con gran bastone noderuto, come manico di spiede.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 89: Poi la commetti (la pietra da brunire) in uno manichetto di legno con ghiera d'ottone o di rame; e da capo fa' che 'l manico sia ben ritondo e pulito, acciò che la palma della mano vi si posi ben su.
Esempio: Manett. A. Op. stor. 38: Tutti e' sua ferramenti da lavorare tramutarono da un luogo ad un altro; e così feciono de' ferri delle pialle,... e così e' manichi de' martelli, ec.
Esempio: Fior. Agric. Met. volg. 535: A questa non è dissimile di figura lo scitale, ma molto più grosso; la sua grossezza è tale, quale è quella d'un manico di zappa, e la lunghezza come d'un lumbrico.
Esempio: Cellin. Pros. 107: Di poi ho usato per il manico, con che si piglia il suggello, far qualche bello animale, o sì veramente figure, secondo la impresa che hanno auto e' signori che io ho serviti.
Esempio: Vett. Colt. 33: Si scelga d'in su gli ulivi vecchi certi rami lunghi e lisci, di grossezza, come noi usiamo di dire, d'un manico di vanga.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 46: Accettò il frate l'invito, cenò alla tavola della Gnella, tagliò il pane con un coltello nuovo, che co 'l manico nero aveva a canto, mangiò e bevè.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 15: E presa la granata per la chioma, A una pigional, che le sta sopra, Bussa 'l palco col manico.
Esempio: Fag. Rim. 7, 170: Fa il manico alla pala ed alla vanga, Al forcone, ed ad altri usi infiniti.
Esempio: Parin. Poes. 46: Ma dove, ahi dove inonorato e solo Lasci 'l coltello, a cui l'oro e l'acciaro Donar gemina lama e a cui la madre Della gemma più bella d'Anfitrite Diè manico elegante, ove il colore Con dolce varïar l'iride imita?
Esempio: Lastr. Agric. 3, 256: La marra, di cui il vignaiolo si serve in questi climi,... s'incassa in un manico di legno di circa trenta pollici al più.
Definiz: § I. E parlandosi particolarmente di vasi, vale lo stesso che Ansa. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 43 t.: Attacandovi (al vaso) piei o manichi o altri profili di variati vetri.
Esempio: Cellin. Vit. 37: Era questo vaso ornato con dua bei manichi.
Esempio: E Cellin. Pros. 137: Questa medesima maniera di fare te ne servirai a' manichi del vaso ed al piede di detto vaso, non ti venendo bene il tirarlo di martello.
Definiz: § II. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Med. L. Canz. ball. 3 t.: La fanciulla era capresta, Ed al manico s'attiene.
Esempio: Poliz. Lett. 253: Voi avete preso per la punta quella arme, della quale io vi porgevo el manico.
Definiz: § III. Manico, chiamasi pure La parte più sottile degl'istrumenti ad arco o a pizzica, che si appoggia sulla palma della mano sinistra, i diti della quale tasteggiano le corde che sono attaccate ai piroli, o chiavette, nelle loro estremità; onde Strumenti da manico, o di manico, diconsi Quegli strumenti che hanno il manico, come violini, viole, violoncelli, mandolini, chitarre, e simili.
Definiz: § IV. E parlandosi di una croce, vale La parte lunga di essa, Asta. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 38: Indi le roppe un manico di croce Per la testa, pel dosso e per le braccia.
Definiz: § V. E per similit. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 12, 32: Messe su la cappella, sepoltura, e gli altri ornamenti fatti per quella chiesa; la quale, facendo a sommo la prima navata del mezzo una croce, e giù per lo manico tre, ha l'altar maggiore nel mezzo e in testa isolato.
Definiz: § VI. Term. di Architettura. Ciascuna delle volute del capitello composito. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 223: In cambio de' viticci (pel capitello composito) feciono certi manichi che uscissero fuori sotto le quattro cantonate della cimasa che avevano d'aggetto due parti intere. Ma la fronte del capitello ritrovandosi per altro ignuda, prese i suoi adornamenti dalli Ionici, perciochè in cambio de' viticci ella manda fuori que' manichi accartocciati, ed ha il labbro della campana pieno d'uovoli e sottovi le coccole.
Definiz: § VII. Avere il manico a una cosa, vale Avere attitudine, garbo, pratica, e simili, nel farla, usarne, e simili. –
Esempio: Bellin. Cical. 3: Ad ogni buffonevol maniera ci ho sempre avuto poco il manico e manco la pala.
Definiz: § VIII. Ciurlare nel manico, Girare nel manico, che anche si disse Diguazzarsi nel manico, Dimenarsi nel manico, Tentennarsi, nel manico, vale Non mantenersi in un proposito; e con più grave senso, Mancare a un impegno, a una promessa, Barattar la parola. –
Esempio: Varch. Ercol. 70: Ognivoltachè ad alcuno pare aver ricevuto picciolo premio d'alcuna sua fatica, o non vorrebbe fare alcuna cosa, o dubita se la vuol fare o no,... si dice: e' nicchia, e' pigola,... e' tentenna; ovvero si dimena nel manico.
Esempio: Cecch. Masch. 4, 6: Io l'ho lasciata Che la comincia a diguazzarsi un poco Nel manico.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 80: Eh, quanto all'essere Ricco, io lo so; ma il liberale e il prodigo.... Io mi tentenno, a dirne il ver, nel manico.
Esempio: Giust. Vers. 63: Questo principe toscano, Per tedesco e per sovrano, Ciurla un po' nel manico.
Definiz: § IX. Esserci di checchessia per la mestola e per il manico, vale proverbialm. Essercene in abbondanza.
Definiz: § X. Essere checchessia col manico, vale Essere esso strano, enorme, incredibile, e simili. –
Esempio: Varch. Suoc. 4, 5: Diavol, che tu dichi davvero che nol vuoi: questa sarebbe ben col manico! G. Io dico davvero, io.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 117: Oh cotesta sì è bella! oh l'è col manico!
Definiz: § XI. Fare la pentola a due manichi. –
V. Pentola.
Definiz: § XII. Fare cose col manico, vale Fare cose enormi, spropositate, e simili; e Farla ad alcuno col manico, vale Fargliela, Accoccargliela, grossa, Fargli un mal tiro. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 155: Io vi so dir che ve la fe' col manico.
Esempio: Fag. Rim. 2, 362: Finalmente in ogni ordine, o meccanico O liberal, chi punto punto è intriso, Da franco dice, e fa cose col manico.
Definiz: § XIII. Gettare il manico dietro la scure, vale proverbialm. Finire alcuno di perdere ciò che gli rimaneva. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 179: Ma fa' che non sia en modo che t'abbia a nuocere, e che non gittiàno el manico dirieto alla scure.
Esempio: Ambr. Bern. 1, 4: Ben mi basta l'animo Con Albizzo di far qualche buon'opera. F. I' temo che non sia un gittar il manico Dietro alla scure. B. Eh, che non c'è pericolo. F. Tu sai ben tu! Poi che può far un giovene Con un par tuo?
Definiz: § XIV. Non avere nè manico nè verso, dicesi proverbialm. di persona non discreta nè ragionevole, o intrattabile. –
Esempio: Panant. Civett. 6: Nè il fatidico augel crediam che sia Di quei filosofacci rabbuffati.... Che non hanno nè manico nè verso, E prendono ogni cosa di traverso.
Definiz: § XV. Ogni cosa ha due manichi; dicesi proverbialm. a denotare che Ogni cosa ha due lati, due aspetti, o simili, sotto ciascuno dei quali può essere diversamente considerata. –
Esempio: Dav. Mon. 448: Ogni cosa ha duoi manichi, e puossi bene e mal prendere e adoperare; come le medicine, le leggi, il senno, alle quai cose mal usate niun riparo può far la gente.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 237: Ogni cosa ha, per maniera di dire, due manichi: a pigliarla dall'uno, ella si sopporta; dall'altro, no.
Definiz: § XVI. Prendere il manico di una cosa, trovasi per Impossessarsi di essa. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 73, 63: Castracelo si pensò prendere il manico Della tenuta, e rimasene al basso.
Definiz: § XVII. Servire alcuno dal manico; maniera bassa, oggi non comune, che vale Servirlo a rovescio, cioè Fargli un cattivo servigio od ufficio, invece di uno buono aspettato, Fargli un brutto tiro, Accoccargliela. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 314: E' dice: anzi hai cambiatolo (l'anello comprato); E io: ma' no, chiama qua drento l'orafo. Egli dice: l'anel di messer Curzio Era fatto così, e a questo simile In apparenzia, ma poi diversissimo In valuta; chè questo è un vetro,... E quel che voi comprasti era un bellissimo Diamante e buono. S. E' vi servì dal manico!
Definiz: § XVIII. Trovare il manico a chicchessia, vale proverbialm. Trovare il modo di renderselo ben disposto o favorevole in checchessia.
Definiz: § XIX. Trovare il manico a una cosa, vale Trovare il verso di farla riuscire bene.
Definiz: § XX. Uscire dal manico, del manico, e dai manichi, vale Uscire, parlando od operando, dai termini del conveniente; e con più grave senso, Prorompere per isdegno in parole o atti sconvenienti, Lasciarsi prendere dalla rabbia; che anche dicesi Uscir dei gangheri. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 2, 266: Cosìe vagliono le tribolazioni a domare l'uomo;... chè se non fossero le tribolazioni troppo ruzzerebbe e troppo uscirebbe del manico.
Esempio: Varch. Ercol. 136: Quando alcuno, e massimamente fuori dell'usanza sua, ha detto, in riprendendo chicchessia, o dolendosene, più del dovere, si chiama essere uscito del manico.
Esempio: Cecch. Spirit. 1, 2: Ma s'io la intesto, s'io esco del manico, Gli andrà 'l rispetto da parte.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 277: Egli vi tenne Un baro, e disse quel che disse; e voi, Per dirne il ver, uscisti fuor del manico, Adoprando così tosto le mani; E sapete che gli è qui di collegio, Che ne va, a ingiuriarli solo, il diavolo.
Definiz: § XXI. Vale anche, in modo scherzevole, Uscir di senno, Perder la testa. –
Esempio: Manett. A. Op. Stor. 20: Immaginò.... che costui fussi uscito, del manico per qualche umore malinconico superchio, o per questo caso presente, come uomo di poco animo, o per qualche altro.
Definiz: § XXII. Pur detto di persona, vale altresì Uscire della misura ordinaria, mangiando o bevendo, od anche facendo mangiare o bevere altri. –
Esempio: Buonarr. Pier. 3, 2, 2: Buondì, soldati; avete voi per sorte Fatta ancor colizione?... C. S. l. Fatta, Signor mio, sì.... L'albergatore, Che dee voler morir, fatt'ha le fogge, Ed uscito è dal manico, e 'ngozzati Ci ha molto bene a isonne.
Esempio: Buomm. Pros. var. 239: Per una volta l'anno si concede in sin dalla Lesina l'uscir del manico.
Definiz: § XXIII. E detto figuratam. di convito, cena e simili, vale Essere straordinariamente copioso e squisito. –
Esempio: Poltr. Cical. III, 2, 167: Fatta una grandissima strage d'animali cucinabili, preparò una cena che usciva de' manichi.
Definiz: § XXIV. Chi non si contenta dell'onesto, perde il manico e il cesto. Proverbio che significa: Chi non si modera nei suoi desiderj e nelle sue esigenze, spesso perde anche quello che ha o che possiede.