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Dizion. 5° Ed. .
COMPARE.
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pag.239
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COMPARE. Definiz: | Sost. masc. Colui che tiene il figlio altrui a battesimo o a cresima; e si dice anche rispetto ai genitori della creatura battezzata o cresimata. |
Dal basso lat. compater, che valeva Coniuge, e nel lat. barbaro Compare. – Esempio: | Bocc. Decam. 6, 175: Essendo la donna gravida, pensossi di volere suo compar divenire. | Esempio: | Leggend. SS. M. 4, 398: Voi avrete nobilissimo e angelico frutto, ed infino a ora io vi priego, che io sia vostro compare. | Esempio: | Domin. Gov. Fam. 140: Pigliando sì fatti compari, uno o più (al battesimo del bambino), che abbin fede per sè e per altri. | Esempio: | Cellin. Vit. 355: Fu lui solo compare, perchè in Francia così è il costume d'un solo compare e dua comare. | Esempio: | Cecch. Ass. 5, 8: Che messer Rinuccio e io siamo compari al primo figliuolo. | Esempio: | Leopard. G. Cap. piac. 95: Chi torrem noi per compare? Sarà me' ch'io fermi il Conte: La Marchesa di Bramonte Chiamerai tu per comare. |
Definiz: | § I. Vale altresì Il padre del battezzato, rispetto a chi tiene a battesimo. – | Esempio: | Legg. SS. M. 4, 399: Rispose lo santo Abate: Compare mio, andate colla grazia di Dio. | Esempio: | E Legg. SS. M. 4, 403: Veggendo l'Abate questo suo compare così tribulato,... disse: Compare mio, non vi conturbate. | Esempio: | Gell. Sport. 1, 3: Che è della figlioccia? G. Eh, ella la farà bene. L. Io per me non credo, compar mio, ch'ell'abbia altro male, se non che ec. |
Esempio: | E Gell. Sport. appr.: Io non ho che darle [in dote, alla figlia]. L. Compare, ei bisogna sconciarsi a queste cose. G. E' bisogna anche potere, comare. L. Voi sapete, ch'egli è mio obbligo il ricordarvelo, non tanto per averla io battezzata, quanto ec. |
Esempio: | Cellin. Vit. 161: In Firenze era un certo scultore chiamato il Tribolino, ed era mio compare, per avergli io battezzato un suo figliuolo. | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 12, 272: Fu suo (di Michelangelo) amicissimo.... el magnifico messer Ottaviano de' Medici suo compare, chè gli (a Ottaviano) battezzò [Michelangelo] un suo figliuolo. |
Definiz: | § II. Compare, fu denominazione familiare, che si usò specialmente come appellativo, nel senso di Amico: nel qual medesimo senso oggi pure si adopera, ma però o in ischerzo o con una certa ironia. – |
Esempio: | Vill. G. 448: Un suo compare e confidente il tradì, e l'appostò al Conte. | Esempio: | Bocc. Decam. 7, 272: Era quivi in que' tempi nostro compar Pietro dello Canigiano trasorier di Madama la 'mperatrice. | Esempio: | Pulc. L. Lett. 104: Raccomandomi a te.... Tuo compare e servitor Luigi Pulci. |
Esempio: | Bern. Orl. 4, 57: Ma ito in altra parte il compar era. |
Esempio: | Bemb. Lett. 2, 119: Di grazia, signor compare mio caro, siavi a cuore questo mio disiderio. | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 100: Facciamo a dir il vero: se costui Si va con Dio, che sarà? che arà fatto Il compar, che non ha altro che questo [figlio]? | Esempio: | Red. Lett. 2, 215: Gnaffe, compare! Voi volete fare alla festa, ma non ci volete concorrere con cosa alcuna del vostro. |
Definiz: | § III. Compare alla romanesca, si disse proverbialmente, e con un certo scherzo, di Colui che tenga a battesimo il figlio d'una donna con la quale abbia avuta alcuna dimestichezza. – |
Esempio: | Cecch. Ass. 5, 8: Che messer Rinuccio e io siamo compari al primo figliuolo che 'l Dottore ha.... G. E sarete compari alla romanesca. |
Definiz: | § IV. Compar di Puglia; e più distesamente, Compar di Puglia, l'uno tiene e l'altro spoglia; dicevasi proverbialmente di Chi è d'accordo con altri a giuntare alcuno, e gli tien di mano. – | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 1, 152: Corre all'uffizio Degli Otto, e sì mi cita, e mena l'orafo Per testimonio. S. Odi compar di Puglia! Per far che? G. Per provar com'io l'ho compero [l'anello]. |
Definiz: | § V. Essere checchessia come il compare al battesimo; trovasi scherzevolmente, per Essere quella data cosa necessaria, tale da non poterne fare a meno. – |
Esempio: | Bellin. Bucch. 159: Questa però la non si può lasciare, Ch'ell'è come al battesimo il compare. |
Definiz: | § VI. Essere compare, Stare compare, Rimanere, compare; vale familiarmente Non riavere il danaro, o la roba, messa fuori per altri, ed anche Pagare per altri contro la propria voglia. – |
Esempio: | Cecch. Comm. ined. 1, 249: No no, la cosa non si ha a fermar qui: Io non vuo' star compare a venti scudi. |
Definiz: | § VII. Far compare alcuno, vale Indurlo a sborsar danari con promessa di restituirglieli, senza poi mantenere tale promessa. |
Definiz: | § VIII. Nè mulo nè mulino, nè signore per vicino, nè compare contadino. – | V. Mulo.
Definiz: | § IX. Chi ha il lupo per compare, porti il can sotto il mantello. – | V. Lupo.
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