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1) Dizion. 5° Ed. .
FASTIDIOSO.
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FASTIDIOSO.
Definiz: Add. Che reca fastidio, Molesto, Importuno.
Dal lat. fastidiosus. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 198: Ubbriaco fastidioso, tu non c'entrerai stanotte.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 92: Non sarà ostinato e contenzioso come alcuni, che par che non godano d'altro che d'essere molesti e fastidiosi a guisa di mosche.
Esempio: Car. Arist. Rett. 147: Sono [i vecchi] fastidiosi, e non faceti nè sollazzevoli.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 34: Alessandro, Promettiti di me, quanto si possa Prometter d'uomo. A. Io lo so, e ti ringrazio; E s'io ti son fastidioso, perdonami.
Esempio: Buonarr. Rim. 154: Oh fastidioso! Tengol'io, la tengh'io, sto per tenerla.
Esempio: Dat. Lett. 34: Compatisca l'affetto mio verso le cose sue, che mi fa esser fastidioso, piuttosto che diligente.
Esempio: Parin. Poes. 143: Avvi due Genj Fastidïosi e tristi, a cui dier vita L'Ozio e la Vanità, che, noti al nome Di Puntiglio e di Noia, erran ec.
Definiz: § I. Per Pieno di fastidj, Sdegnoso, Stizzoso, ed altresì Irato. –
Esempio: Bern. Orl. 2, 69: Il re, ch'era per altro fastidioso, Va' via, rispose, per l'amor di Dio.
Definiz: § II. Con un compimento retto dalla particella Di, vale poeticam. Che prova noia, fastidio, e simili. –
Esempio: Alam. L. Colt. 4, 757: Non sia giovin soverchio, o troppo antico,... ch'aggia sposa Che sì bella non sia; che dal lavoro Amore o gelosia lo spinga a casa; Nè tal ancor che fastidioso vegnia (Ricercando l'altrui) del proprio albergo.
Definiz: § III. Per Incontentabile, Di difficile contentatura. –
Esempio: Adr. G. B. Lett. 24: Fu [Protogene] diligente molto, e nel dipignere tardo e fastidioso, nè così bene in esso si soddisfaceva.
Esempio: E Adr. G. B. Lett. 49: Sillanione ritrasse un Apollodoro anch'egli dell'arte, ma così fastidioso e così appunto, che non si contentando mai di sua arte (e v'era pur dentro eccellente), bene spesso rompeva e guastava le figure sue belle e finite.
Definiz: § IV. Detto figuratam. di piante, e con un compimento verbale, significa Difficile, Restio. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 20: Abbiasi a mente d'usare ogni diligenza possibile, perchè sono piante fastidiose ad allevare (quelle di ragia), e bisogna porle a ragione, e vezzeggiarle un pezzo (qui figuratam.).
Definiz: § V. Trovasi detto di persona, per Sprezzante, Ritroso, Schifiltoso. –
Esempio: Bibb. 2, 432 t.: Non se' fatta come meretrice fastidiosa, che augumenta lo prezio: ma come femina da adulterio, la quale ec.
Definiz: § VI. Detto di cose intellettuali e morali, vale Che cagiona fastidio, noia, inquietudine d'animo; Penoso, Disgustoso, Dispiacevole. –
Esempio: Castigl. Corteg. V. 92: Non sarà apportator di nuove fastidiose.
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 57: La troppa diligenza, li troppi studj e le veementi applicazioni dell'animo son fastidiose.
Esempio: Zanott. F. M. Lett. 2, 99: Non lascerò di sgridarlo del suo silenzio omai troppo lungo e fastidioso.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 220: Distratto da' pensieri più fastidiosi.
Definiz: § VII. Detto di discorso, ragionamento, e simili, vale Uggioso, Noioso, e simili. –
Esempio: Grazz. Comm. 172: Nè in lei (nella commedia) saranno quei discorsi dispettosi e rincrescevoli, nè quei ragionamenti lunghi e fastidiosi,... che ec.
Esempio: Giord. Op. 1, 485: Di che noi non parliamo, perchè senza la figura innanzi agli occhi riesce inutile e fastidioso il discorso.
Definiz: § VIII. E per Che dà, reca, cagiona, molestia, patimento, martoro; detto di malattia, condizione morbosa, o simile. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 423: Intesi come le vostre figliole hanno il vaiuolo; che me n'incresce, sendo male molto fastidioso.
Esempio: Red. Lett. 1, 30: La qual corrosione esasperata dal passaggio dell'urina e della costrizione del muscolo, può cagionare quel fastidioso ardore, che per corrispondenza si sveglia, ec.
Definiz: § IX. Detto di odore, effluvio, ed altresì di suono, voce e simili, vale Spiacevole, Sgradito. –
Esempio: Bern. Orl. 33, 56: Ha una voce fastidiosa, ingrata, Che d'intorno la terra fa tremare.
Esempio: Parin. Poes. 44: A lui contende I primi onori d'odorifer'onda Colmo cristal, che alla tua vita in forse Rechi soccorso, allor che il vulgo ardisce Troppo accosto vibrar dalla vil salma Fastidïosi effluvj alle tue nari.
Definiz: § X. Detto di tempo, come giorno, vita, e simili, vale Che è pieno di noie, molestie, e simili. –
Esempio: Bern. Orl. 3, 1: In questa mortal vita fastidiosa, Fra l'altre cose che ci accade fare, ec.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 444: Quella giornata.... mi è riuscita più infelice, e più fastidiosa, che giornata ch'io avessi mai alla vita mia.
Definiz: § XI. Si disse di cosa, per Che dà nausea, Nauseante. –
Esempio: Ricett. Fior. M. 280: Non vi mescolare l'ultima distillazione, perchè è al gusto molto fastidiosa.
Definiz: § XII. Ed altresì di stomaco, o simile, per Che prova fastidio, ossia nausea. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 477: Modo è di fastidioso stomaco molte cose assaggiare.
Definiz: § XIII. Si usò per Sordido, Lurido, Schifoso, Sozzo. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 165: O uomo, perchè enfi? Cosa fastidiosa, perchè insuperbisci?
Esempio: Dant. Inf. 3: Elle (le vespe) rigavan lor di sangue il volto, Che mischiato di lagrime a' lor piedi, Da fastidiosi vermi era ricolto.
Esempio: Albert. Piag. Boez. 104: L'uno 'n porco fastidioso muta, Dell'altro fece, ec.
Esempio: E Albert. Piag. Boez. 109: Tu medesimo ti se' rinchiuso tra le cose più basse; siccome se' vincendevolmente fastidioso fango, e 'l cielo sguardi.
Esempio: Bibb. N. 2, 241: Siccome cosa immonda e fastidiosa, l'avrai in abbominazione.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 94: Ed è conveniente cosa che sia ricolto da fastidiosi vermi, siccome i loro pensieri ch'andavano poi in vilissime occupazioni.
Esempio: Speron. Op. 3, 214: Quai siano i frutti che ella produce pieni di vermi fastidiosi, e come attoschino chi li gusta.
Definiz: § XIV. In forza di Sost. Colui che ha fastidj, uggie; Noioso, Molesto. –
Esempio: Car. Arist. Rett. 147: Il fastidioso è l'opposito del sollazevole.
Definiz: § XV. E per Colui che è infastidito, o facilmente s'infastidisce. –
Esempio: Savonar. Pred. 32: Non gli dirò tutti (i sensi) per non fastidire gli fastidiosi.