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MUGLIARE, e con forma oggi volgare, o poetica, MUGGHIARE.
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MUGLIARE, e con forma oggi volgare, o poetica, MUGGHIARE.
Definiz: Neutr. Vale lo stesso che Muggire; ma oggi si usa intendendo un muggire più forte.
Dal lat. mugilare. –
Esempio: Libr. Viagg.: Adducono egli li vitelli e li poledri ivi appresso, acciocchè possano vedere le loro madri; e vedendole incominciano chi a mugghiare e chi ad annitrire.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 80: Ponendo quelli ceci nella mangiatoia, quei buoi veggendogli incominciarono a mugghiare.
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 36: Come fa spesso la dolente vacca, Ch'ode di lungi smarrito il boccino, E rami e sterpi ed ogni cosa fiacca, E mugghia insin che lo vede vicino.
Esempio: Poliz. Rim. C. 14: Quanto giova.... Veder cozzar monton, vacche mugghiare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 14: I leoncin che veggion per la sabbia Come altiero e mugliando animoso erra (il toro)..., Stanno da parte timidi e confusi.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 15: Il Biondo tornò a mugliare una o due volte, con maggiore voce e più spaventevole che fatto avesse ancora.
Esempio: Car. Eneid. 8, 553: Ad ogni passo intorno Udian greggi belar, mugghiare armenti.
Esempio: Bald. Vers. 91: I miei buoi Mugghian più de l'usato.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 476: Rugghiare è proprio del lione.... Il mugliare o mugghiare proprio del bue, mugire.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Dant. Inf. 27: Come il bue cicilian che mugghiò prima Col pianto di colui.... Che l'avea temperato con sua lima, Mugghiava con la voce dell'afflitto, Sì che, con tutto ch'e' fosse di rame, Pure el pareva dal dolor trafitto: Così ec.
Definiz: § II. Dicesi anche del leone, per Ruggire. –
Esempio: Bocc. Teseid. 8, 26: Qual la leonessa.... Mugghiando corre per monti e per piani.
Esempio: Leggend. S. Ieron. 11: Destandosi il lione e non vedendo l'asinello, cominciò fortemente a mugliare.
Esempio: Burch. Son. 1, 91: All'arme, all'arme, al fuoco! ognun gridava; E Marzocco mugliava (qui figuratam.).
Esempio: Bern. Orl. 11, 44: Quale, stretto dal popol cacciatore, Turbato esce il lion della foresta..., Batte la coda e mugghia con terrore..., Tal Agrican, ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 2, 1: Non può dirsi.... ch'un orso sia mai per metter l'ale O in vece di mugliar canti un leone.
Esempio: Marchett. Lucrez. 146: Qual sovra ogn'altra cosa è la possanza E 'l furor degl'indomiti leoni, Che gemendo e mugghiando orribilmente Squarcian talvolta il petto.
Definiz: § III. E per estensione, detto di qualsiasi altro animale, per Mandar fuori la voce con forza. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 24: I timidi cervi, fatti fra sè feroci quando costui (Amore) gli tocca, per le disiderate cervie combattendo e mugghiando, delli costui caldi mostrano segnali.
Esempio: Bern. Orl. 15, 20: E le ginocchia sì forte serrava, Che non ebbe vergogna Brigliadoro Di cader giù mugghiando com'un toro.
Esempio: Cellin. Vit. 252: Ben tre volte chiamai il mio servitore, che me lo levassi (un cane) di sotto il letto, perchè e' mugliava paventosamente.
Esempio: Soder. Op. 1, 31: Se si osserveranno nelle cime dei monti suoni simili al mugliar degli animali, ec.
Definiz: § IV. Detto di persona, vale Mandare suoni cupi e inarticolati a sfogo di dolore, di collera, e simili, Urlare fortemente e cupamente. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 179: La fante.... cadde dalla scala in terra, e ruppesi la coscia, e per lo dolor sentito cominciò a mugghiar che pareva un leone.
Esempio: Morell. Cron. 334: Non ebbe mai in dì sedici un'ora di requie, nè esso, nè chi il governava, e mugliò sempre.
Esempio: Pulc. L. Morg. 7, 41: E grida e mugghia il gigante feroce, Tanto ch'assai ne stordisce alla voce.
Esempio: Bern. Orl. 60, 40: Correndo soffia, e mugghia com'un toro: Fugge dinanzi a lui quella canaglia.
Esempio: Grazz. Comm. 120: In sul primo sonno risentitosi, e sentendosegli sopra il capo mugliare e far così fatto romore, ebbe in un subito tanta paura.... che ec.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 9, 40: Al misero romito Uscir di sesto l'ossa un'altra volta; E mugliava come un toro ferito.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 631: Tu, tu! mugghiava don Rodrigo verso il Griso, che vedeva affaccendarsi a spezzare, a cavar fuori danaro, roba, a far le parti.
Definiz: § V. E detto poeticam. di strumenti musicali, Sonare con fragore, ma cupamente. –
Esempio: Alf. Trag. 4, 242: Ma, donde ascolto altra guerriera tromba Mugghiar repente?
Definiz: § VI. E parlandosi di fenomeni fisici, vale Rumoreggiare cupamente; detto figuratam. anche dei luoghi nei quali il detto rumore si forma, si ripercuote, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Io venni in loco d'ogni luce muto, Che mugghia, come fa mar per tempesta, Se da contrarj venti è combattuto.
Esempio: Colonn. Guid. N. 497: Allora incominciòe a mugghiare l'aere di sopra per le ragunanze de' truoni.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 443: Risuona questo luogo per lo ravvolgimento delle strida e de' pianti, il suono de' quali raccolti insieme fa un romore simile a quello che noi diciamo che mugghia il mare ne' tempi tempestosi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 9: Surgono altiere e minacciose l'onde: Mugliando sopra il mar va il gregge bianco.
Esempio: Bern. Orl. 26, 29: Quando in più tempesta mugghia il mare.... Non si potrebbe porre al paragone Della tempesta di quel di Milone.
Esempio: Car. Eneid. 3, 886: In ciò tre volte Mugghiar sentimmo i cavernosi scogli.
Esempio: Soder. Op. 1, 20: Il rimbombo dei monti ed il mugliar delle selve gran tempesta significano.
Esempio: Chiabr. Ang. 49: Ecco al fin s'ode mugghiare il lito, E si turbano l'onde.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 29: Senza cognizione son gli uomini, se non son certi che fin da principio sien cadute le pioggie..., abbiano mugghiato i tuoni.
Esempio: Fosc. Poes. C. 37: D'antichi fatti Certo udisti suonar dell'Ellesponto I liti, e la marea mugghiar portando Alle prode retèe l'armi d'Achille Sovra l'ossa d'Aiace.
Definiz: § VII. Att. Poeticam., per Mandar fuori, con voce forte e cupa. –
Esempio: Bern. Orl. 9, 27: L'animal mugghiava Un mugghio, un grido orribil tanto e strano, Che ec.
Esempio: Car. Eneid. 6, 146: Questi intricati e spaventosi detti Dal più reposto loco alto mugghiando, La Cumea profetessa empiea lo speco D'orribil tuoni.