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Dizion. 5° Ed. .
FORBITO.
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pag.307
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FORBITO. Definiz: | Partic. pass. di Forbire. |
Definiz: | § I. E in forma d'Add. Che è reso lucente a forza di strofinamento, Nitido, Terso; e dicesi più che altro di metallo, armi, e simili. – | Esempio: | Vill. G. 384: La detta corona si dà in Milano, ed è di fino acciaio forbito. | Esempio: | Petr. Rim. 1, 158: Qual fior cadea sul lembo, Qual su le trecce bionde, Ch'oro forbito e perle Eran quel dì a vederle (qui in locuz. figur.). | Esempio: | Sannazz. Arcad. 30: Era già per lo tramontare del sole tutto l'occidente sparso di mille varietà di nuvoli, quali violati,... altri tra giallo e nero, e tali sì rilucenti,... che di forbito e finissimo oro pareano. |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 2, 43: Di sì forbito acciar luce ogni torre, Che non vi può nè ruggine nè macchia. |
Esempio: | E Ar. Orl. fur. 22, 84: E perchè lo trovò (lo scudo) forbito e netto, L'andò strisciando, e fe' contrario effetto. | Esempio: | Alam. L. Gir. 17, 5: Tutte lucean le sue parete Di forbite armi e nobili, che foro Già di mille trionfi ricche e liete. | Esempio: | Menz. Sat. 5: E beve in tazza di forbito argento. |
Esempio: | Mont. Poes. 1, 257: E sculto ciascheduna un argomento Avea di duolo, in bei rilievi espresso Di nitid'oro e di forbito argento. |
Definiz: | § II. Figuratam. – | Esempio: | Buonarr. Fier. 4 Intr.: Ch'a' Sei di Mercanzia non spuntò mai Qual si sia più forbita D'agro proccurator lingua arzentina. |
Definiz: | § III. Poeticam., per Liscio, Levigato, detto dei sassi d'un fiume, e simili. – | Esempio: | Niccol. Strozz. 3, 1: E meditando come l'acque io possa Stringere in rio gentil, che pei forbiti Sassi con dolce mormorio discenda,... al buon cultore Ragionai lungamente. |
Definiz: | § IV. Detto di scrittore od oratore, vale Che scrive o parla forbitamente. – | Esempio: | Salvin. Disc. 3, 105: Ma se s'ha a dire, come ella è, quantunque i filosofi particolarmente scelti e forbiti, sieno stati amatori dell'eloquenza, la quale ec. |
Definiz: | § V. Vale anche Che è di gentil costume, di maniere eleganti, e simili; ma in questo senso è voce in oggi poco usata. – |
Esempio: | Bocc. Decam. 5, 211: Non è alcun sì forbito, al quale io non ardisca di dire ciò che bisogna, nè sì duro o zotico, che io non ammorbidisca, ec. | Esempio: | Dat. Lett. 188: Chi direbbe che a Mecenate,... cortigiano sì forbito,... gli fusser piaciuti sì sbardellatamente gli asini? |
Definiz: | § VI. Trovasi per Scelto, Valoroso, e simili, detto di esercito, e simile. – | Esempio: | Bern. Orl. 58, 47: Quando lodai di forza Carlo Mano, E l'esercito suo franco e forbito. |
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