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Dizion. 1° Ed. .
CUOIO
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CUOIO.
Definiz: | pelle d'animali concia, per varj usi. Lat. corium. |
Esempio: | Bocc. n. 31. 8. Vestito d'un cuoio, che da' pruni il difendesse. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 20. Ch'avere inteso al cuoio, e allo spago, ora vorrebbe.
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Esempio: | E Dan. Par. 15. Bellincion Berti vid'io andar cinto Di cuoio,
e d'osso. |
Definiz: | E i ritagli del cuoio, e le raffilature delle scarpe, che è quel che si spicca dal
suolo, quando è cucito, per pareggiarlo, si chiamano i coiattoli, e 'l pareggiarlo,
raffilare. |
Definiz: | ¶ In vece di pelle semplicemente. Lat. Pellis. |
Esempio: | Com. Par. c. 1. Il cuoio è guaina delle membra. |
Esempio: | Bocc. n. 85. 12. E andava cantando, e saltando tanto lieto, che non capeva nel
cuoio. |
Esempio: | Tes. Br. 4. 2. Il suo cuoio è sì duro, che non sente colpo di pietra, che huomo
gli gittasse con mano. |
Esempio: | Nov. ant. 54. 7. Non si sentia in podere di ciò, avendo meno il cuoio.
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Definiz: | ¶ Per iscoglio di serpe. Lat. leberis, serpentis exuvium. Gr.
λεβηρίς. |
Esempio: | Boc. n. 77. 6. Tu da questo caldo scorticata, non altramenti rimarrai bella, che
faccia la serpe, lasciando il vecchio cuoio. |
Definiz: | ¶ Per carta. Lat. pagina, codex. |
Esempio: | Dan. Par. 24. Ch'è diffusa In su le vecchie, e in su le nuove cuoia. |
Definiz: | Diciamo in proverbio Ognun c'è pel cuoio, e per la pelle, che vale ognuno egualmente corre la sua
parte del pericolo. Lat. Stat sua cuique dies. |
Definiz: | ¶ Distender le cuoia, diciamo, in ischerzo, quello allungar le membra, che talora si fa, quando
altri si sveglia, o ch'è stato con disagio, che propriamente diciam prostendersi. Lat.
pandiculari. |
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