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1) Dizion. 5° Ed. .
CONCILIARE.
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CONCILIARE.
Definiz: Att. Mettere d'accordo, Accordare cose che siano o paiano esser diverse od opposte, o da stare insieme difficilmente.
Dal lat. conciliare. –
Esempio: Benciv. Mes.: Queste due opinioni contradie si possono conciliare insieme.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 62: In esse [fabbriche] si concilia coll'eleganza della struttura il comodo e la libertà degli abitanti.
Definiz: § I. Figuratam. riferito a persone, animi e simili, fra loro discordanti, vale Metterli d'accordo in un volere, in un sentimento, Fare che essi convengano nella stessa cosa. –
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 335: Dipartironsi perciò tutte quelle pratiche, ancorchè il Guicciardino facesse ogni sforzo di conciliare gli animi di quei fuorusciti grandi.
Definiz: § II. E riferito a lite, questione, discordia e simili, vale Comporla, Accomodarla. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 2, 7: Frapporsi Mezzan non domandati, far partiti, Conciliar disgusti, annodar nozze.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 10: Ma questa lite si concilia con dire, che la lingua latina è l'avola di questa voce, la provenzale la madre.
Definiz: § III. Riferito a sonno, e talora anche ad appetito, sete, allegria e simili, vale Indurre, Promuovere, Eccitare. –
Esempio: Benciv. Cur. Malatt. volg.: I papaveri cotti nell'acqua conciliano il sonno.
Esempio: E Benciv. Cur. Malatt. volg. appr.: Se vorrai conciliare il sonno, fiuta le mandragole.
Esempio: Red. Ditir. A. 42: Si bee [il choc-nar] a sorsi caldissimo.... per conciliare l'allegria.
Definiz: § IV. Conciliarsi alcuno, o l'animo di alcuno, vale Renderlo a sè benevolo, ben disposto, Amicarselo, e simili. –
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 254: Dal quale odio [di Solimano] cercò bene il re Giovanni [d'Ungheria] sgravarsi per suoi ambasciadori, e con nuove condizioni andò conciliandosi quel gran Principe.
Definiz: § V. Conciliarsi il favore, la benevolenza, la stima e simili di alcuno, e Conciliare ad alcuno il favore, la benevolenza, la stima e simili, vale Cattivarseli, Procacciarseli, ovvero Esser cagione che egli se li cattivi, procuri. –
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 35: La cui riputazione e credito conosceva [Celso] essere bastante a conciliargli.... il favore della città.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 416: I quali ornamenti.... gli conciliavano non solo mirabile benevolenza, ma singolare venerazione ancora, così appresso l'esercito, come appresso la nobiltà.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 7: Conciliata che s'è la benevolenza, ne fa immediatamente il poeta uno di sedici (cioè un verso di sedici sillabe).
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 131: Mentre così andavano i repubblicani di Francia lusingando i potentati d'Italia per conciliarsi l'amicizia loro, non cessavano ec.
Definiz: § VI. Neutr. pass. conciliarsi Accordarsi, Convenire tra loro, detto di cose, tra le quali sia alcuna relazione.