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1) Dizion. 5° Ed. .
MALEFICIO e MALEFIZIO
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MALEFICIO e MALEFIZIO.
Definiz: Sost. masc. Atto o Fatto cattivo, commesso in danno o nocumento altrui; Misfatto, Delitto.
Dal lat. maleficium. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 429: Or mi conviene davanti a lui gire, E riferire lo mio malefizio.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 235: Pe' sopradetti maleficj i cittadini che aveano speranza che la città si riposassi, la perderono.
Esempio: Vill. G. 159: Non vi lasciaron fare nulla ruberia, nè micidio, nè altro maleficio.
Esempio: E Vill. G. 850: Feciono una aspra e crudele legge sopra i cherici.... con molti capitoli.... Intra gli altri, che quale cherico offendesse ad alcuno laico d'alcuno maleficio criminale, fosse ec.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 37: Li tre masnadieri, che la sera davanti rubato l'aveano, per altro maleficio da lor fatto poco poi appresso presi, furono in quel castello menati.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 67: Fuggito era da' schifi, dagli altri era accettato, più per udire dir male e' maleficj d' altrui (che meglio che altro uomo gli seppe dire) che per altra virtù che fosse in lui.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 1: Miser chi mal oprando si confida Ch'ognor star debbia il maleficio occulto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 133: Le ruote inanzi a un tribunal fermate, Gli fero udir de l'altrui maleficio La sua ignominia.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 8: Ne' contorni di Grecia rinnovellarono e scoppiarono i malefizj, non vi essendo alcuno che i malfattori tenesse a freno, o impedisse.
Esempio: Rucell. Or. Dial. Sagg. 126: Se l'esilio è giusta pena di qualche malefizio commesso, di sè dolgasi colui che 'l commise.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 319: Dalla oziosità nasce l'indigenza, e dall'indigenza procedono i maleficj.
Definiz: § I. Maleficio, in senso particolare, prendesi talora per Incanto, Operazione magica, Malia, e simili; ed altresì per Cosa, o Arte, magica. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 73: Quegli aveva un maleficio, lo quale per suoi incantamenti, chiamando le demonia, si studiava ec.
Esempio: E Cavalc. Esp. Simb. 1, 91: E trovo sopra questa materia quattro errori. Il primo si è quello delle indivinazioni. Il secondo è quello de' maleficj, ovvero malìe. Il terzo ec.
Esempio: Nannin. Epist. Ovid. 69: La vittoria al tuo valor sottragge, Ed agli incanti e maleficj ascrive.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 461: A tre capi si riduce ogni specie di maleficio: a maleficio amatorio, a maleficio ostile e a maleficio sonnifero.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 523: Era in grado di discorrere ex professo del maleficio amatorio, del maleficio sonnifero, del maleficio ostile, e dell'infinite specie.... di questi tre generi capitali di malie.
Esempio: Capp. Econ. 343: Quel contadino del Lazio, presso di cui la gran copia delle derrate pareva forza di malefizio, non ebbe a mostrare ai Romani meravigliati che braccia robuste, vegeti figli, ec.
Definiz: § II. Si disse, figuratam., per Tribunale criminale. Onde Giudice del maleficio, per Giudice criminale. –
Esempio: Tratt. Color. Rett. 24: Parla il giudice del maleficio di Firenze, e dice: ec.
Esempio: Sannaz. Rim. 428: E lasso gli altri condannare e absolvere Or dal civile, ed or dal malefizio; E ivi lor ragion mostrare e solvere.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 2, 60: Sgombrarono gli dei tosto il paese; Chè di colui conobbero i sospetti, Temendo che 'l fellon con falso indizio Non gli accusasse quivi al malefizio.
Definiz: § III. E per Malizia, Malignità. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 111: Mi viene a memoria di dire una novella di due donne, le quali, con acutissimo ingegno e maleficio di parole, l'una verso l'altra cominciò, e come l'altra sagacemente rispose.