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1) Dizion. 5° Ed. .
BUBBOLA.
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BUBBOLA.
Definiz: Sost. femm. Fandonia, Frottola, Favola. Voce familiare.
Dalla radice stessa bub, significante gonfiamento, cui sembrano riferirsi il grec. βουβων βουβών, tumore, e l'ingl. bubbel, bolla d'acqua, cosa vuota. –
Esempio: Varch. Suoc. 2, 1: Il caso sarebbe che fusse riuscito; l'altre sono tutte bubbole.
Esempio: Fag. Rim. 1, 68: Giacchè queste son bubbole e carote.
Esempio: E Fag. Comm. 5, 407: Bubbole dimolte di voi altri giovanacci, de' quali i poveri vecchi non si posson fidare nè punto nè poco.
Esempio: Saccent. Rim. 1, 37: Ingabbiò il merlotto Con bubbole e con chiacchiere a credenza.
Definiz: § I. Dicesi anche per Cosa di poco momento, vile, spregevole.
Definiz: § II. Onde il modo Dar bubbole, che vale Dar chiacchiere, Dare ad intendere quel che non è vero. –
Esempio: Baldov. Comp. dramm. 26: Stavo fra me pensando alla maniera Di dar bubbole al medico, se a sorta Gli arrivasse stasera.
Esempio: E Baldov. Comp. dramm. 103: Infino a bubbole Me n' ha date dell'altre.