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1) Dizion. 5° Ed. .
CORDA.
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CORDA.
Definiz: Sost. femm. Quantità ed unione di lunghe fila di canapa, di lino, di seta e simili, strettamente rattorte insieme, a uso di legare, alzare, tirare, sorreggere e simili; ed è alquanto più sottile della fune, sebbene talvolta nel comune linguaggio si adoperi nello stesso significato.
Dal lat. chorda, e questo dal gr. κορδή χορδή. –
Esempio: Marc. Pol. Mil. 171: Gli pende da collo una corda di seta sottile, che gli va giù dinanzi un passo, e in questa corda ha da centoquattro tra perle grosse e rubini.
Esempio: Petr. Rim. 2, 241: Nè lieto più del carcer si disserra Chi 'ntorno al collo ebbe la corda avvinta.
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 448: B sia il fermamento di una corda, la quale vada a pigliare l'albero in H e torni alle mani dell'uomo in C.
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 84: Oro le corde, avorio era lo stelo.
Esempio: Cellin. Vit. 183: Mi pareva che quel vecchio aveva delle corde in mano, e volendo dare ordine di legarmi ec.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 332: Una grossa campana.... non con una sola tirata di corda.... si mette in moto gagliardo ed impetuoso.
Esempio: Salvin. Lett. IV, 2, 303: Non come a Firenze le grosse palle di corda rinforzata, ma, come a Pisa, le piccole palle di cuoio alla franzese erano in uso nell'antica Roma.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 130: Si attacca nelle loro stalle de' piccoli covoni di paglia di gran battuto, ad una corda, colla spiga abbasso.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 1: O esecrabile avarizia, o ingorda Fame d'avere, io non mi maraviglio Ch'ad alma vile.... Sì facilmente dar possi di piglio; Ma che meni legati in una corda.... Alcun che per altezza era d'ingegno, Se te schivar potea.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 13: Questo cinghio sferza La colpa della invidia, e però sono Tratte da amor le corde della ferza.
Esempio: E Dant. Parad. 28: Così la mia memoria si ricorda Ch'io feci, riguardando ne' begli occhi, Onde a pigliarmi fece Amor la corda.
Definiz: § III. E pur figuratam. e poeticam. trovasi per Incitamento a far checchessia. –
Esempio: Dant. Parad. 26: Ma di' ancor, se tu senti altre corde Tirarti verso lui.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 694: Se tu senti altre corde; cioè altri movimenti che ti tirino ad amare Iddio, come la corda tira chi è legato.
Definiz: § IV. Per estensione dicesi anche d'Un certo numero di fili d'altra materia, attorti insieme a uso di corda, e più particolarmente delle Foglie di sala con le quali si rivestono i fiaschi, o si fanno gl'impagliatini alle seggiole. Onde Essere, o simili, alle corde, detto del liquido contenuto in un fiasco, vale Esser stato quello consumato fino al punto onde principia la veste di esso fiasco. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 302: Delle sue foglie (dell'erba sala) si fan le sporte e le veste ai fiaschi, e corde per intrecciare.
Definiz: § V. Corda, in senso particolare, dicesi Quella che sta attaccata alla stanghetta o al saliscendo della porta di casa, per uso di aprire; e si chiama così anche quando è di fil di ferro. –
Esempio: Bellinc. Rim. 103 t.: S'egli è picchiato l'uscio, a dirlo a voi, Ella non tirerebbe pur la corda.
Esempio: Grazz. Pros. 247: Tosto li fu tirato la corda, ed egli con una spinta entrò dentro furiosamente.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 34: Chi picchia? S. Aprite. A. Capitan, tirateli La corda.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 15: Ella parve una fante, Che guardato chi è, Si chini a trar la corda.
Esempio: Cesar. Fatt. Ap. 1, 227: Giunto.... san Pietro alla porta della casa.... si mise a battere.... La fante, conosciutane ben la voce, uscita di cervello per l'allegrezza, non pose mente di tirar la corda.
Definiz: § VI. Dicesi anche Quella sottil funicella che munita d'un piombino serve a' muratori per regolare la linea o la scarpa de' muri, o per riconoscere se una muraglia è perpendicolare; e dicesi altresì Quella non munita di detto piombino, ma che dall'un capo e dall'altro è raccomandata a una caviglia, a un cavicchio, o piolo, per regolare la dirittura delle fosse, riscontrare o regolare il livello d'un piano, e simili. Onde la maniera Tirar la corda, che vale Metterla in tirare, sia per mezzo del piombo, sia per mezzo di caviglie. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 148: La corda e 'l piombino mostrano la tortezza del muro.
Esempio: Alton. Sold. 102: Tornando a dire,... in prima si tirerà le corde per la misura che deve avere la piazza del generale, la quale si fa maggiore e minore secondo la capacità del luogo.
Definiz: § VII. E in locuz. figur. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 36: Questo dono è il maestro dell'opere, cioè a dire delle virtudi dell'anima, che elli fa tutto e a punto, a regola, e a corda, e a piombo.
Esempio: E Benciv. Esp. Patern. volg. appr.: Egli fa tutto a corda, ch'elli fa il muro iguali, che la comune vita de' buoni elli ama sanza trovare novitade. Appresso, elli sprova sovente sua opera a corda e a piombino, e prende guardia che sua torre non penda nè inchini a destra, nè a sinistra, per prosperità, nè perversità.
Definiz: § VIII. E figuratam. per Livello o Piano orizzontale. –
Esempio: Viv. Disc. Arn. 9: L'acqua corrente s'accomoda il letto con un sol pendio disteso in retta linea, e tale sempre se lo conserva con condurre al mare tutto quello ch'è sopra tal corda.
Definiz: § IX. E per Quella funicella con nodi, che portano alla cintola i frati e le monache di S. Francesco, o che altri per devozione o mortificazione porta sotto le vesti; Cordiglio. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 115: Tu sai bene che io non ho altro che la tonica e la corda.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 438: Questa corda ch'elli avea cinta, significa ch'elli fu Frate minore.
Definiz: § X. Per Quel grosso canapo teso, sul quale i funamboli fanno i loro giuochi ed esercizj. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 4, 325: I funamboli, tenendo un'asta lunga in mano, facilmente camminano e ballano sulla corda.
Definiz: § XI. E per Ciascuno dei fili, onde si fa l'ordito de' tessuti; onde la locuzione Mostrar le corde, che dicesi degli abiti quando sono assai logori.
Definiz: § XII. Corda era detta pure Quella specie di tormento che si adoperava per estorcere la confessione all'imputato, o per punire i condannati; ed altresì Il tormento stesso dato con la corda. Chiamavasi anche Colla. –
Esempio: Legg. Band. C. 2, 256: Chi porterà.... spade e pugnali o altre simili armi acute, omicidarie,... s'intenda essere o sia caduto nell'infrascritte pene, cioè.... per le spade, bastoni e sassi, di scudi 10 d'oro larghi in oro, e alla pena di tratti due di corda da darseli in publico.
Esempio: Galil. Comm. ep. 2, 21: Questo pare un principio di trattamento molto mansueto e benigno, e del tutto dissimile alle comminate corde, catene e carceri.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 33: Seguì che un ufizial suo favorito, Che più d'ogn'altro meno se l'aspetta, Toccò la corda.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 197: I birri.... menano prigione questo infelice,... lo attaccano poi alla corda; e tutto ciò gli fan per vendetta.
Esempio: Fag. Comm. 4, 146: E perchè egli si confessi giusto, dategli subito due o tre ore di corda.
Definiz: § XIII. Corda, e anche Corda cotta, si disse Quella che bollita nel salnitro si usava per dar fuoco agli archibusi ed altre armi da fuoco; Miccia. Onde Archibuso a corda, o da corda, Schioppo a corda, o da corda, dicevasi Quello a cui si dava fuoco colla miccia. –
Esempio: Legg. Band. C. 1, 358: Li.... signori Otto di Guardia e Balìa,... avvertendo quanto sia perniziosa l'usanza ed operazione delli archibusi e schioppi da ruota, o vero da fucile, da pietra, da acciaiuolo e da corda,... hanno.... deliberato che ec.
Esempio: Varch. Stor. 2, 300: E' vedeva certe corde d'archibuso accese; e arrivato là dove aveva veduto le corde di sopra dette, trovò parte di que' soldati.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 301: Condusse.... una soma di polvere fine d'archibusi, due some di corda cotta, e tre some di scale.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 172: Sotto a' lor capitani entrarono [in Parigi], con le corde accese, le compagnie de' Francesi.
Esempio: E Davil. Guerr. civ. 6, 74: Avendo in quel giorno provveduto che ciascuno de' suoi portasse in groppa un sacchetto di farina, ed un fascio di corda di archibugio al collo.
Definiz: § XIV. E trovasi anche per Specie di torcia, o simile, da far lume. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 10, 191: Si leva ed apre un studio, ove sospesa Lunga una corda avea lasciata accesa.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 10, 192: E vede che la corda in man pres'ave.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 10, 195: Fa vêr l'accesa corda andare il piede.
Definiz: § XV. Corda dicesi anche Quella che, fatta di minugia, di filo di Fiandra, o anche di refe, serve a tendere gli archi, le balestre e simili, per scagliare frecce, pallottole, o altro consimile proietto. –
Esempio: Dant. Inf. 8: Corda non pinse mai da sè saetta, Che sì corresse via per l'aere snella.
Esempio: E Dant. Parad. 5: E sì come saetta, che nel segno Percuote pria che sia la corda queta.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 11: Consegnò.... nove balestre bene guernite di corde e di maestre e di crocchj, cioè con nove crocchj e con secento trentacinque verrettoni, e quattro lumiere.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 59: A voi convien far fare corde molto più sottili agli archi de' vostri arceri, che quelle che per tutti comunalmente s'usano; ed appresso far fare saettamento, le cocche del quale non sieno buone se non a queste corde sottili.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 28: Ella già nelle mani ha preso l'arco, E già lo stral v'ha su la corda e 'l tende.
Definiz: § XVI. E in locuz. figur., e poeticam.
Esempio: Dant. Parad. 1: Ed ora lì, com'a sito decreto, Cen porta la virtù di quella corda, Che ciò che scocca drizza in segno lieto.
Definiz: § XVII. Corda è anche Filo, per lo più di minugia o di metallo, che adattato a certi strumenti produce il suono, posto che sia in vibrazione per sfregamento, per pizzico o per percussione. –
Esempio: Nov. ant. B. 17: Lo re Porro, il quale combatteo con Alessandro, a un mangiare fece tagliare le corde della cetera a un ceteratore.
Esempio: Dant. Parad. 14: E come giga ed arpa in tempra tesa Di molte corde, fan dolce tintinno.
Esempio: E Dant. Parad. 20: E come a buon cantor buon citarista Fa seguitar lo guizzo della corda.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 29: Far mi convien come fa il buono Sonator sopra il suo instrumento arguto, Che spesso muta corda, e varia suono, Ricercando ora il grave ora l'acuto.
Esempio: Ross. B. Appar. Med. 66: Dalla manca.... sedea l'Armonia con una lira di quindici corde in mano.
Esempio: Galil. Op. astronom. 5, 375: Intorno alla qual verghetta si vada avvolgendo una sottil corda da cetera; e per fuggire l'offesa della ruggine, sarà bene che la corda sia un filo d'oro ec.
Esempio: Don. Comp. Music. 25: Per accrescere il suono, e la soavità di esso alle grosse corde, con allungarli il tratto a essempio dell'arpa.
Esempio: Bart. D. Suon. 96: Ben so io che una medesima corda, dovunque ella si tocchi, può dar due suoni diversi, misti e confusi in un solo; e questa è proprietà delle corde false.
Esempio: Pindem. Poes. 79: L'ode talor, che le parlanti corde Vibra de l'arpa con maestra mano.
Definiz: § XVIII. E in locuz. figur. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 74: Prima che le corde rallentate Al canto disugual rendano il suono, Fia meglio differirlo a un'altra volta.
Definiz: § XIX. Quindi Strumenti a corda, di corde, o da corde, si chiamano Quelli forniti di corde per uso di sonare; in contrapposizione degli altri detti Strumenti a fiato, o da percussione. –
Esempio: Segn. A. Mem. Fest. 187: Risposte pur v'erano di strumenti e di corde e di fiato.
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 238: L'avere... osservato ancora tanti organi, trombe, pifferi, strumenti da corde di tante e tante sorte ec.
Esempio: Bart. D. Suon. 115: È degno di ricordarsi ciò che il chiarissimo Boyle racconta essergli avvenuto, d'udirsi rispondere, al domandar che fece alquanti sonatori e artefici eccellenti, de gli anni che bisognavano ad avere una viola, un liuto e cotali altri istrumenti da corde, stagionati e condotti all'ultima perfezione.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 413: Saltero, strumento musicale a corde.
Definiz: § XX. E Corde, spesso con l'aggiunto di corde Canore, cordeAuree e simili, usasi figuratam., e più comunemente in poesia, per Strumento musicale a corda; come cetra, lira e simili: ed altresì poeticam. pel Suono di essi strumenti, e più spesso per Poesia, dall'uso degli antichi poeti d'accompagnare i loro carmi col suono degli strumenti musicali a corda. –
Esempio: Cic. Opusc. 202: Li quali suoni li scientifici e valenti uomini seguitando con corde e con canti, hanno aperta a sè la redita in questo luogo.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 31: Per me [Febo] s'accordano i versi colle corde.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 65: L'una disse così, l'altra concorde L'invito accompagnò d'atti e di sguardi, Sì come al suon delle canore corde S'accompagnano i passi.
Esempio: Menz. Poes. 2, 164: Oggi al temprar delle Toscane corde Tingonsi in Pindo di vergogna il viso Vergini Dee, ch'esser vorrebbon sorde.
Esempio: Filic. Poes. Tosc. 19: Le corde d'oro elette Su su, Musa, percuoti, e al trïonfante Gran Dio delle vendette Compon d'inni festosi aurea ghirlanda.
Esempio: Pindem. Poes. 402: Al casto suon della tua dolce corda, Fuor pochi eletti che fedel conserva Fanno di tue parole, Italia è sorda.
Esempio: Mont. Poes. 2, 303: Allor la Diva Col dolce lampo d'un sorriso intera Ridestando la gioia in ogni petto, Sull'auree corde fe volar quest'inno.
Esempio: Leopard. Poes. 47: E le tue dolci corde Susurravano ancora Dal tocco di tua destra, o sfortunato Amante.
Definiz: § XXI. E altresì figuratam., Corda vale Subietto, Argomento, Cosa, che importi alla persona a cui si discorre; usato più specialmente coi verbi Toccare, Ritoccare o simili. Onde la maniera Toccare altrui una corda, che vale Far che cada il discorso, o semplicemente Far qualche motto, sopra cosa importante che risguardi la persona con la quale si discorre; ed altresì Dir cosa che risvegli nell'animo di chi ci ascolta un dato sentimento, o faccia una certa impressione. –
Esempio: Ambr. Furt. 4, 2: Oh come mi giova far natte a simil persone.... Io gli ho tocco una corda, ch'io la farò andar dieci miglia per ora.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 142: Toccando apposta una tal corda, perchè mirava a farlo uscire contro di Motezuma.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 193: Intorno a questo punto abbiamo nella prima giornata lungamente parlato, onde non è bene ritoccare la stessa corda.
Esempio: Pindem. Poes. 96: Deh quale io corsi con l'incaute dita Trista corda a toccar! Perdona, amico.
Definiz: § XXII. E pur nel linguaggio della Musica, Corda vale Suono o Grado della scala; onde Corda acuta, vale Corda d'intonazione acuta o alta; e Corda accidentale, vale Corda alterata accidentalmente. –
Esempio: Martin. G. B. Contrapp. 2, 253: Ecco una delle avvertenze che deve avere il compositore, cioè di modulare in tempo, che alcuna delle corde del tuono antecedente possa servire al tuono susseguente. Al num. 2 da F fa ut passa a D la sol re, usando l'istessa avvertenza accennata al num. 1; stantechè le due corde di F fa ut e di A la mi re servono l'una di terza, e l'altra di quinta al nuovo tuono di D la sol re, al quale vien fatto passaggio, come lo dimostra l'esempio che segue.
Esempio: E Martin. G. B. Contrapp. 2, 255: F fa ut non ha altra corda che possa servire al tuono di C sol fa ut a cui viene fatto il passaggio, che l'istesso C sol fa ut.... diviene ottava del tuono susseguente.
Definiz: § XXIII. Corde si dicono, per estensione, i Suoni della voce umana, come: Corde del registro di petto, Corde di testa, ec.
Definiz: § XXIV. Corda, per similit. riferito al corpo umano, dicesi familiarmente per Muscolo, e particolarmente ai Due principali muscoli delle parti laterali del collo. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 85: O pittore notomista, guarda che la troppa notizia degli ossi, corde e muscoli, non sieno causa di farti un pittore legnoso.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 296: La gola vuol essere tonda,... e fare nel volgersi or qua or là certe piegature, che mostrino or l'una or l'altra delle due corde che mettono in mezzo le canne vitali.
Esempio: Cecch. Incant. 4, 4: E giunti in camera, Ci fasciàn gli occhi e diciàn lo incantesimo. Nè ero a mezzo, che i' sento cogliermi Qua su le corde una mazzata.
Esempio: Bart. D. Giapp. 4, 567: La prima intaccatura si fece con una sega di ferro, e ciò alle corde di dietro al collo.
Esempio: Red. Lett. 2, 151: La notte riposò poco per un acerbo dolore sopraggiuntole in tutte quante le corde del collo.
Definiz: § XXV. Corda del timpano, Term. di Anatomia, dicesi un Piccolo nervo dell'orecchio, che traversa quella membrana che si chiama timpano.
Definiz: § XXVI. Corda magna, detta anche Corda d'Ippocrate, o come anche trovasi, Corda d'Achille, chiamano gli Anatomici Quel tendine grosso che da' muscoli della polpa della gamba va al calcagno. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Nelle ferite della corda magna suol venire il singhiozzo.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 211: Ciò non ostante, restando sempre vivace il dolore, si contrasse la corda magna con irrigidimento dell'articolazione.
Esempio: E Bicchier. Bagn. Montecat. 337: Malattie dolorose che hanno avuto un esito infelice.... Dolori articolari.... Stiramenti nella corda d'Achille.... Artritide con tumefazione.
Definiz: § XXVII. Corde vocali, diconsi Le quattro ripiegature della membrana muccosa della laringe, due superiori e due inferiori; e queste ultime servono a formare la voce.
Definiz: § XXVIII. Corda, Term. de' Geometri, dicesi Quella linea retta che è, o che s'immagina che sia, condotta dall'una all'altra estremità di un arco. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 21: Quella linea che da i duoi punti della linea torta si parte e va diritta, si chiamerà.... corda.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 22: Intero è quello [arco] che occupa la metà di un cerchio, ciò è quello che ha per corda il diametro del cerchio intero. Lo scemo è quello che ha la sua corda minore d'un diametro.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 322: Di esso [angolo] trovo la corda dalla tavola degli archi e corde, e la noto appresso.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 1, 264: Con non dissimile operazione potrassi riquadrare ancora il settore del cerchio, perchè tirata la corda sotto la sua circonferenza, sarà tagliato in una porzione di cerchio e in un triangolo.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 13, 1: Arco intero. Quello.... che ha per corda il diametro del cerchio intero.... Arco scemo. Quello che ha la sua corda minore di un diametro di cerchio intero.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 16: Lo sfogo o rigoglio di tal arco segnatovi, che agguaglia appunto 'l diametro del cerchio rotolato, è sempre poco men della terza parte della corda o base dell'arco descritto.
Definiz: § XXIX. Per similit., Linea che s'immagina congiungere le due estremità d'uno spazio che abbia tanto o quanto somiglianza con un arco, ed altresì Quel tratto o larghezza che è fra le dette due estremità. –
Esempio: Dant. Conv. 204: Immaginiamo un'altra città che abbia nome Lucia; e lo spazio, da qualunque parte si tira la corda, sia di dieci mila dugento miglia tra l'una e l'altra, cioè mezzo lo cerchio di questa palla.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 201: Due erano i cammini, l'uno più basso vicino al fiume dell'Adda, ma più lungo;... l'altro più discosto dal fiume, ma più breve, perchè si andava per linea diritta, e (come si dice) questo per la corda dell'arco, quello per l'arco.
Esempio: Car. Eneid. 3, 836: E di vèr l'Orïente un nuovo seno [di mare] In guisa d'arco, a cui di corda in vece Sta d'un lungo macigno un dorso avanti, Ove spumoso il mar percuote e frange.
Definiz: § XXX. Corda, parlandosi di archi di fabbrica, vale La estensione dell'apertura loro alla base. –
Esempio: March. Archit. milit. 9 t.: Gli archi vogliono passar l'altezza del mezzo tondo un settimo.... Avvertendo che la corda dell'arco non sia più longa che la sesta parte del pilastro di grossezza, nè più corta che la quarta parte di sopra in su 'l corso del ponte.
Esempio: Nell. Disc. Archit. 34: Lavorata appena una parte del voltone del nuovo Ponte a Romito di un arco solo, che aveva 64 braccia di corda, rovinò.
Definiz: § XXXI. E in senso particolare chiamano gli Architetti Corda Quella catena che lega insieme le teste degli archi perchè non si sfascino. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 86: Non abbiamo bisogno di corde ne gli archi interi, difendendosi per loro medesimi; ma ne gli archi meno che interi abbiamo bisogno d'una catena di ferro, o gli affortifichiamo di mura di qua e di là, che abbino forza di corda.
Definiz: § XXXII. Corda dicesi Quella linea che s'immagina tirata sul piano del biliardo fra le due mattonelle più lunghe, a un quarto di distanza dalla mattonella corta; entro il quale spazio deve tener la palla chi s'acchita, e chi batte sopra l'acchito. Onde stare in corda, vale Non mettere la palla, per batterla, oltre quella linea; e Tenere in corda, vale Fare che l'avversario, battendo, non la metta oltre detta linea.
Definiz: § XXXIII. E Corda trovasi per Tratto, Seguito di cose disposte quasi in linea. –
Esempio: Sassett. Lett. 246: Demmo sopra una corda di bassi, detti i Garagiai, i più pericolosi e paurosi che siano in tutta questa carriera; dove chi tocca non ha nessuno genere di rimedio, non vi sendo se non tre o quattro secche di arenali.
Esempio: E Sassett. Lett. 269: Chi fa questo cammino è ben navigato, fuggendo una corda di bassi, che chiamano i Garagiagi, che sono tra l'isola di San Lorenzo e quest'isola di Diego Rodriguez.
Definiz: § XXXIV. Corda chiamano i Verniciatori Ciascuno di quei fregacci a costola, che la setola del pennello lascia sulla vernice e anche sulla tinta.
Definiz: § XXXV. Corda fu pure Una specie di misura. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 200: Li muri erano di largo cinquanta corde, e dugento d'alto.
Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 205: Corda una di tela di Vignone, fa in Firenze canne 6 scarze.
Esempio: E Pegolott. Prat. Merc. appr.: Canovacci si vendono a corda, ed è la corda canne 6 e tre quarti.
Definiz: § XXXVI. Corda si chiama Quella funicella ai cui capi è un legnetto a guisa di manico, usata dai fanciulli in quel giuoco che consiste nel farla rapidamente passare di sotto ai piedi e poi sopra alla testa, mentre saltano. E figuratam. prendesi anche pel Giuoco stesso che si fa con la corda; onde le maniere Fare alla corda, Divertirsi, e simili, alla corda.
Definiz: § XXXVII. Corda, e più spesso Palla a corda, ed anche Palla alla corda, si chiamò il Giuoco della palla che, in luogo chiuso e più specialmente in sale apposite, si faceva in partita, con la corda in aria, e adoperando le palette o racchette per battere e ribatter la palla. –
Esempio: Bern. Orl. 5, 86: E non son palle da fare alla corda; Ognuna d'esse venti libbre pesa.
Esempio: Cellin. Vit. 333: Avevo in questo mio castello un giuoco di palla, da giucare alla corda, del quale io traevo assai utile.
Esempio: Mellin. Ricord. 11: Dilettossi [Cosimo I] per esercizio bene spesso la mattina giocare alla palla alla corda con suoi camerieri.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 178: Di qui nasce la soluzione di quell'effetto che i giocatori di palla a corda più esperti fanno con lor vantaggio, cioè d'ingannar l'avversario col trinciare.... la palla, cioè rimetterla con la racchetta obbliqua.
Definiz: § XXXVIII. Corda dicesi anche Una specie di giuoco del biliardo, che si fa in più giocatori, e che consiste nel procurare ciascuno di essi di mano in mano, secondo l'ordine toccatogli a sorte, di mandare in bilia la palla del giocatore antecedente, battendola con quella di colui contro il quale esso aveva tirato, dal posto ove detta palla rimase sul biliardo. E il giuoco dura, fino a che tutti i giocatori, meno uno, non abbiano perduto i tre punti che prendono da principio, e che si chiamano Occhi.
Definiz: § XXXIX. A corda, si usa come aggiunto di quelli strumenti che agiscono per mezzo d'una o più corde. –
Esempio: Lastr. Agric. 1, 123: Un'arte particolare similmente è quella del vaglio a corda, che è assai maggiore degli altri ed è sostenuto in aria da quattro corde riunite in una.
Definiz: § XL. A corda, posto avverbialm., vale Per diritta linea, tanto orizzontale quanto perpendicolare; ed altresì In dirittura, Di contro precisamente, ed anche A un pari. –
Esempio: Stat. Pot. Fir. 2, 25: Chiunque hae casa o terreno allato ad alcuna via.... non possa o debba di nuovo edificare, o fare edificare, verso la via più che sia la casa e terreno de' vicini, cioè porre a squadra con le case de' vicini, a corda allato alla via.
Esempio: Martin. F. Tratt. Archit. 239: È da considerare che le cappelle siano per retta linea a corda contro le altre cappelle e incontra al vacuo delle colonne.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 203: In cambio di cornici eschino fuori alcune pietre alquanto più lavorate che le rozze, lunghe, poste a corda e con l'archipenzolo.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 406: E tanto basti quanto al palco, il quale facendo piano solamente a corda del posare della cupola sopra 'l cornicione, avea bisogno poi d'altri palchi.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 131: Rimase [la cometa] come uno schizzo di latte sopra tabì di color celeste, fintantochè finì di perdersi affatto, e il sole le venne dietro a corda.
Definiz: § XLI. Onde A corda, unito alle preposizioni Dirimpetto a corda, Di rincontro a corda e simili, vale Per l'appunto, Precisamente e simili; ma è maniera oggi non comune. –
Esempio: Vett. Colt. 61: Nè è niuno oggi sì goffo maestro, che non faccia che le parti loro si rispondano, e l'una colonna e pilastro sia a corda dirincontro all'altra.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 163: In queste quattro facciate aveva il disegno di fra Iocondo quattro porte principali, cioè una per facciata posta nel mezzo, e dirimpetto a corda all'altra.
Esempio: Grazz. Pros. 216: Mona Dorotea pinzochera che le stava dirimpetto a corda, disse alla Brigida.
Esempio: E Grazz. Pros. 244: Aveva la casa sua, come molte ne sono, l'uscio di dietro che in una non troppo onesta strada riusciva; nella quale, dirimpettole a corda, abitava una dimandata la Baliaccia.
Esempio: Mellin. Descr. Entr. 40: A canto al detto portone, dirimpetto a corda alla sboccatura del ponte alla Carraia,... era il fiume Danubio in forma d'uomo.
Definiz: § XLII. In corda, è aggiunto di tabacco da fumare, e dicesi Quello che si compone di foglie di tabacco rattorte insieme a guisa di corda, e che via via si taglia per empirne la pipa. –
Esempio: Murat. Gov. Pest. 142: Teneva egli che non fosse mai stato inventato migliore preservativo contra la peste, purchè fosse tabacco d'ottima qualità, e colle foglie ben mature e ridotto in corda, e purchè fumato.
Definiz: § XLIII. Una corda, Una grossa corda, e simili, si usò a denotare altezza, distanza e simili, corrispondente alla grossezza d'una corda così piccolissima come grossa. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 87: Poi gentilmente accosta l'oro all'acqua sopra il bolio; ma fa' che l'oro esca fuori della carta una corda, tanto che la paletta della carta non si bagni.
Esempio: E Cennin. Tratt. Pitt. 126: La quale tavoletta sia disegnata e cavata una grossa corda.
Esempio: E Cennin. Tratt. Pitt. 140: Ordina che una piastra di rame ben sottile sia dal mezzo della spalla; cominciando all'orecchie, per insino in su 'l fondo della cassa, e vada circondando leggiermente sanza lesione su per la carne dello ignudo, non accostandosi alla carne una corda.
Definiz: § XLIV. Aggravarsi in sulla fune o in sulla corda. –
V. Aggravare, § XXVIII.
Definiz: § XLV. Avere la corda in sulla noce, Condurre, la corda in sulla noce, vale Esser sul punto di far checchessia, Aver condotto una cosa a tal punto da esser sicuri del prossimo esito; e Esser la corda in sulla noce, vale Essere una cosa in procinto d'accadere; locuzioni proverbiali e metaforiche, tolte dal fermare la corda sulla noce delle balestre e degli archi, a fine di scagliare il proietto. –
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 50: Il Povero gli dette in su la voce, Avendo il fatto suo essaminato, E vede avere la corda insu la noce, Avendo il suo partire deliberato.
Esempio: Cecch. Lez. M. Bartolin. 52: E fa qui il poeta come il banditore, quando e' vende all'incanto, che avendo la corda in su la noce, dice: ecci chi voglia dire altro? io la do via.
Esempio: Ambr. Furt. 1, 3: Avendo egli per mezzo di non so che donna in questa sua pratica quasi che condotta la corda in su la noce.
Esempio: E Ambr. Cofan. 1, 3: Or ci è in contrario Sol una cosa, che pria che sia buio Questo novello sposo non vi vadia; La corda è, vedi, in su la noce.
Definiz: § XLVI. Batter la corda, nel linguaggio d'alcuni mestieri, come quello dell'imbianchino, del segantino e simili, vale Segnare le linee occorrenti a condur bene il lavoro, facendo scattare una piccola funicella stropicciata con brace, gesso, o sinopia, contro la parete, la trave, o simili, alla quale vien sovrapposta e tenuta ferma ai due capi.
Definiz: § XLVII. Confessare senza corda. –
V. Confessare, § XLII.
Definiz: § XLVIII. Dar corda, o Dar corda lunga, trovasi per Concedere facoltà, libertà, di fare o di dire checchessia. –
Esempio: Bart. D. Grandezz. Crist. 99: Ma se bene insegnò Platone, il più utile filosofare esser quello che meno il mostra; e 'l dare, come suol dirsi, corda lunga all'avversario, valere per tirarlo a sè più agevolmente vinto e renduto; secondiamo l'error di costoro.
Esempio: E Bart. D. Op. mor. 30, 325: Anche a sì forte punto v'è qualche utile scampo, nè null'altro che il divertire, il menare a lungo, e, come suol dirsi, dar corda.
Definiz: § XLIX. Dar la corda, e come anche si disse Dar della corda, valeva Tormentare con tratti di corda. –
Esempio: Bocchin. Ricord. 335: In su quel palco lassuso era un canapo con cui si dava la corda a' villani di quel castello.
Esempio: Bern. Orl. 44, 20: E dà lor della corda ad una antenna.
Esempio: Cellin. Vit. 162: Perchè v'era un certo ser Maurizio, che per ogni piccola cosa arebbe dato della corda a san Giovanbattista.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 116: Essendo preso per ladro il Carpigna, Il giudice gli fece dar la corda.
Esempio: Not. Malm. 1, 261: Danno la corda, legando il paziente colle mani dietro alle reni: e per quelle appiccato a un grosso canapo, che passa per una carrucola, lo tirano in su, lasciandolo scorrere in giù, e poi ritirandolo in su tante volte, a quante è condennato: e questo diciamo Dare tratti di corda. Qual tormento da' nostri antichi era detto Dar la colla, o Collare; e noi diciamo Dare la corda.
Definiz: § L. E figuratam., Dar la corda a uno, vale Usare artifizio per cavargli di bocca segreti, o alcuna notizia. –
Crusc. Vocab. IV; Corda, § XVII.
Definiz: § LI. Lasciare alcuno sulla corda, vale Lasciarlo in tal condizione, ch'egli per l'incertezza non sappia che farsi o che aspettarsi. –
Esempio: Cas. Lett. ined. 14: Assassinai il magnifico M. Ieronimo, chè lo lasciai in su la corda tutta notte.... Mi posi a far non so che, e dimenticaimelo.
Definiz: § LII. Mettere a corda, vale Segnare in dirittura. –
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 351: Dov'è essa cotesta via del mezzo? Chi l'ha a scoprire così appunto? Chi l'ha misurata? messa a corda? posta fra confini certi? (qui in locuz. figur.)
Definiz: § LIII. Mettere alla corda, Porre, o simili, alla corda, valeva Tormentare con tratti di corda. –
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 301 var.: Tutto dì veggiamo nelli giudicj secolari, che molti malandrini ed infami posti alla corda ed al tormento sono costretti di confessare la colpa.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 153: Che non giudicasse bisognare mettere alla corda il giovane di prima, poscia ancora il servo.
Definiz: § LIV. Mettere in corda, o in corde, uno strumento, valeva Accordarlo. –
Esempio: Firenz. Rim. 2, 413: Forse si pena a temperarla (la campana) un anno, Come un liuto, che, quando lo vuoi Metter in corde, è pure un grande affanno?
Esempio: Car. Comm. 14: Apollo di nuovo messo in corda lo stormento, e preso l'archetto in mano, disse alle Muse che li facessero contrappunto.
Definiz: § LV. Mettere in corde uno strumento, vale pure Accomodarvi le corde per poterlo sonare, Incordarlo.
Definiz: § LVI. Metter la corda al collo ad uno, dicesi familiarmente per Violentarlo a far cosa ch'egli non vorrebbe fare, o ad accettare gravi condizioni.
Definiz: § LVII. Non aspettar tratto di corda, trovasi figuratam. per Non aspettare d'esser forzato a far checchessia. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 28: Massimamente a giucare a primiera, Non aspettò giammai tratto di corda.
Definiz: § LVIII. Non avere del sacco le corde, o Non riavere, del sacco le corde, e anche Non raccapezzar del sacco le corde, vale Avere danno e scapito in un affare che pareva dovesse dare vantaggio o guadagno. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 12, 77: Il resto delle sue cose lasciò a suor Gabriella sua sorella monaca, ancor che io intenda che ella non ebbe, come si dice, del sacco le corde.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 176: Prevedo al mio ritorno Che pur del sacco non avrò le corde.
Esempio: Fag. Comm. 3, 209: Non raccapezzerò del sacco le corde, e ci metterò del mio.
Definiz: § LIX. Non raccapezzare il sacco dalle corde, dicesi familiarmente per Non riuscire a intendere un discorso o uno scritto non chiari, ed anche per Non saper rinvenirsi in qualche negozio assai imbrogliato, ed altresì per Non ritrovar checchessia in un ammasso confuso di cose.
Definiz: § LX. Portar cinta la corda di valore, o virtù, trovasi detto, e con maniera scritturale, poeticam. per Esser dotato d'ogni valore, di virtù. –
Esempio: Dant. Purg. 7: Quel che par sì membruto.... D'ogni valor portò cinta la corda.
Definiz: § LXI. Stare in corda, detto di archi, balestre e simili, vale Esser teso; ma non è comune. –
Esempio: Ovid. Pist. 33: Prendi essemplo del tuo arco, che per troppo stare in corda diviene lento.
Definiz: § LXII. E Stare in corda, figuratam., vale Tenersi ne' termini del dovere; ed altresì Attenersi, parlando, strettamente all'argomento.
Definiz: § LXIII. Stare sulla corda, vale figuratam. Stare in penosa sospensione d'animo. –
Esempio: Crudel. Rim. 89: Io non posso veder star sulla corda Sì numerosa e sì cortese udienza.
Definiz: § LXIV. Tenere alcuno sulla corda, vale figuratam. Tenerlo lungamente a parole, senza venir presto a quel che importa, facendogli patir la voglia che ha di checchessia. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 219: Li tenne molti dì in su la corda del non li voler pigliare (i muratori dianzi licenziati); poi li rimesse [al lavoro] con minor salario che eglino non avevano in prima.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 28: Il voglio un po' tenere in sulla corda.
Esempio: Lipp. Malm. 12, 47: Guardate se vi piace la pannina, Dite; non ci tenete in sulla corda.
Esempio: Magal. Lett. scient. 247: Il primo, discredito la mia mercanzia,... dopo aver tenuto un pezzo sulla corda la curiosità del lettore, per poi fargliela cascar da alto (qui in locuz. figur.).
Esempio: Nell. Iac. Suoc. 1, 11: Ma non vi tenghiam più sulla corda, perchè non ci è tempo da perdere.
Definiz: § LXV. Tirare a una corda, trovasi detto figuratam. per Operare concordemente ad uno stesso fine. –
Esempio: Pitt. B. Cron. 71: Cierto mi pare vedere, che poco tempo possa passare, che questo stato non abia grande mutazione, se già Iddio non provede che i detti magiori di buono cuore si pacifichino, e tirino a una corda per lo bene comune.
Definiz: § LXVI. Chi troppo tira, la corda si strappa; dicesi in proverbio, a significare Che chi pretende troppo non attien nulla. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 10: Chi troppo tira, la corda si strappa.