Lessicografia della Crusca in rete

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Definiz: Quel, ch'è fatto novellamente, di fresco, non più veduto, inusitato, non adoperato. Lat. novus, recens, inauditus.
Esempio: Bocc. proem. 7. Se da nuovi ragionamenti non è rimossa.
Esempio: E Bocc. introd. n. 19. Le quali cose, ec. cessarono, e altre nuove, in lor luogo, ne sopravvennero.
Esempio: Dan. Purg. c. 1. Come colui, che nuove cose assaggia.
Esempio: E Dan. Par. 2. E nuove Muse mi dimostran l'orse.
Esempio: Petr. Son. 34. Più non asconde sue bellezze nuove.
Esempio: Bocc. n. 4. 6. Occorsegli una nuova malizia.
Esempio: E Bocc. nov. 7. tit. Onestamente morde una avarizia nuova venuta in M. Can della Scala.
Esempio: Petr. canz. 18. 6. Una dolcezza inusitata, e nuova.
Esempio: E Petr. canz. 31. 1. Qual più diversa, e nuova Cosa fu mai?
Esempio: Bocc. n. 85. 10. Calandrino cominciò a guardar la Niccolosa, e a fare i più nuovi atti del mondo.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 5. Cominciò ad aver di lui il più bel tempo del mondo, con sue nuove novelle.
Esempio: N. ant. 73. 2. Li fanti, per la nuova cosa, l'andaro a dire al Signore.
Esempio: Petr. Son. 292. Non fu simil bellezza antica, o nuova, Ne sarà credo [cioè moderna]
Definiz: ¶ Per similit. in conseguenza, semplice, inesperto, mal pratico, soro. Lat. imperitus, rudis.
Esempio: Bocc. n. 18. 8. Andreuccio, sì come nuovo, fermamente credette lei, dovere essere, non men che gran donna.
Esempio: E Bocc. nov. 85. 5. Il cominciò a guatare, più perchè Calandrino le pareva nuovo huomo, che per altra vaghezza.
Esempio: Dan. Purg. c. 1. E quivi il nuovo giorno aspetteremo [cioè futuro, vegnente]
Esempio: Petr. canz. 24. 2. Tutta l'età mia nuova Passai contento [cioè giovenile]