Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LACERO.
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LACERO.
Definiz: Add. Consunto, Logoro; e con più grave senso, Strappato, Stracciato: detto di vesti.
Dal lat. lacer. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, Introd. 5: Io mi credea ch'al vestimento Lacero e rappezzato, Ed all'aspetto mio pallido e magro, Tu mi riconoscessi. Guad. Io volto il guardo A chi mi può giovare: ogn'altro stimo poco o niente.... God. ....Sotto una veste Lacera e rappezzata anche talvolta Una grande scarsella sta nascosa, Ch'è piena di danari.
Esempio: Metast. Dramm. 2, 90: Armato il braccio, Nuda la fronte avea, lacero il manto, Scomposto il crin.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 80: Un uom.... Portava una guarnacca un po' consunta, Anzi lacera e trista, E v'è chi dice ancora unta e bisunta.
Esempio: Guadagn. Poes. l, 233: Mio pover abito, Mio dolce amico, E ver sei lacero, È ver, se' antico; Ma ec.
Definiz: § I. E per Fatto in pezzi, Sbranato; od anche semplicemente Straziato, Malconcio: detto di membra o corpo, ed anche di persona. –
Esempio: Car. Eneid. 2, 460: Squallida avea la barba, orrido il crine E rappreso di sangue; il petto lacero Di quante unqua ferite al patrio muro Ebbe d'intorno.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 65: Parie veder l'amato cavaliere Lacero e sanguinoso.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 144: Alcuni soldati presero quel corpo lacero, e acciocchè non fosse veduto lo gittarono sotto coperta.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 11: Veggiono i laceri sanguigni avanzi D'augei, che furongli pasto pur dianzi.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 81: Bel principio al governo loro il metter la mano nella roba e nella vita altrui, e portar le teste lacere in pricissione!
Esempio: E Bott. Stor. Ital. 1, 174: I difensori, la più parte uccisi; i superstiti si ritirarono a mala pena laceri e sanguinosi, chi alla città e chi alle navi.
Definiz: § II. E per similit. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 247: E piantansi (gli ulivi) con piante che abbian radici, o con piante divelte da' pedali, e dalla parte di sotto infrante e lacere, o da' rami.
Esempio: Bemb. Rim. 38: Assai temo di lasciar tra via questa ancor verde e già lacera scorza (qui figuratam.).
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 105: Allora il villanzone Sì di santa ragione Bacchiò per ogni lato Quell'albero ostinato, Ch'egli dovè non solo Tutte le poma abbandonare al suolo, Ma molti ancor perdè laceri e grami De' suoi teneri rami.
Definiz: § III. E per Malconcio, Molto danneggiato, Guasto, e simili. –
Esempio: Bard. G. Vill. Adr. 36: Esempio miserando, poichè sì grand'edilizio, e il maggior forse che mai si sia edificato, si vede tutto lacero e guasto.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 44: Col formarne più sproni davanti alla ripa incontro alle Cascine, che per molte centinaia di braccia, essendo tutta lacera, scalzata e corrosa a piombo, alle prime piene.... restò ec.
Esempio: Maff. Stor. diplom. 27: Quali (diplomi) essendo forse per vecchiezza laceri e mal ridotti, chieser costoro di poterne far trarre delle copie autentiche.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 244: Quindi in balía dell'onde Quanto errai non so dirti. Aprendo il ciglio, Il lacero naviglio So che più non rividi.
Esempio: Pindem. Poes. 113: Il ver cercasti e il bello Su le vetuste ancor lacere carte, Tra la ruggin de' bronzi, e negli sculti Parlanti marmi.