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Dizion. 3° Ed. .
ONCIA
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ONCIA.
Definiz: | Peso, che è appresso di noi la parte dodicesima della libbra. L. uncia. |
Esempio: | G. V. 12. 96. 1. Essendo in Firenze montato l'ariento della lega d'once undici, e
mezzo per libbra. |
Esempio: | Dant. Parad. 9. E stanco chi 'l pesasse ad oncia, ad oncia. |
Esempio: | Ricett. Fior. L'oncia pesa dramme otto, ed appresso a' Veneziani dramme nove.
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Definiz: | §. Per Misura: che è Tanto spazio di lunghezza, quanto è 'l dito grosso della mano. L.
uncia. |
Esempio: | Dan. Inf. 30. S'io fossi pur di tanto, ancor leggiero, Ch'io potessi in cento anni
andare un'oncia. |
Esempio: | Arios. Furios. Ch'un'oncia un dito sol d'error, che faccia, Per la mala impression
parrà sei braccia. |
Definiz: | §. Per Una certa quantità di moneta, che s'usa in Cicilia, e nel Regno. |
Esempio: | Boc. Nov. 40. 27. Condennati i prestatori, che imbolata avean l'arca in dieci
once, liberò Ruggieri. |
Definiz: | §. Diciamo in proverb. E' val più un'oncia di sorte, Che una libbra di sapere. Latin.
gutta fortunae, prae dolio sapientiae. Flosc. Flos.
199. |
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