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ESCREMENTO.
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ESCREMENTO.
Definiz: Sost. masc. Il soperchio del cibo e degli umori, separato dalla natura nel corpo dell'animale, per essere espulso mediante i suoi emuntorj; e più particolarmente dicesi di quello del ventre.
Dal lat. excrementum. ‒
Esempio: Vit. S. Anton.: Le colava dalle nari uno escremento così fracido e puzzolente, e dalle orecchie e dagli occhi uno umore così putredinoso e marcioso, ec.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 264: Nel campo de' Turchi si affondano le fosse per gettarvi tutti gli escrementi.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 120, 1: Esce il pelo fuora de' pori, derivato dagli escrementi dell'ultima cozione che manda la natura dalle parti interiori all'esterne.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis.128, 1: Pozzo nero. Il luogo dove si gettano gli escrementi del corpo.
Esempio: Red. Cons. 1, 22: Sono [le flussioni podagriche] un effetto della buona natura e della forte complessione del sig. Abate, che per isgravar le viscere interne e più nobili tramandano gli escrementi soverchj e viziosi alle parti esterne e men nobili.
Esempio: E Red. Cons. 2, 138: È necessario che da esso sangue, oltre gli altri escrementi, che in differenti parti del corpo si separano, per evitar la corruttela di esso sangue, se ne separasse un altro escremento, il quale non si radunasse in luogo alcuno, ma che continuamente si mescolasse col fluido esterno, cioè a dire coll'aria, e perciò la natura a quest'effetto destinò la cute.
Esempio: E Red. Lett. 1, 373: Gli escrementi che vengono fuora da qualche giorno in qua, e particolarmente questi di stamattina,... non sono tinti di giallo se non quanto comporta il dovere.
Esempio: Pap. Cons. med. 2, 95: Loderei il prendere un lavativo, a fine di espurgare ogni residuo degli escrementi rimasti agitati e commossi.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 401: Non so capire come i buoni vecchi, notando gli escrementi [del camaleonte], non s'accorgessero che mangiava.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 82: I semi più piccioli si conservano ancora negli escrementi non digeriti dagli animali.
Definiz: § I. In locuz. figur. e figuratam. ‒
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 71: Sperarono.... di sopire la discordia, se si purgasse la città da quella turba di tumultuanti, tenuta sempre sollevata dagli oratori; la quale, in guisa d'escremento soprabondante, teneva la Repubblica inferma e travagliata.
Esempio: E Adr. M. Lez. II, 4, 92: Non si fregi [il giovane] d'oro, perchè avendo nell'anima l'oro puro e sincero, cioè i semi della nascente virtù, non intorbidi gli alti suoi pensieri con questo escremento feccioso della terra.
Definiz: § II. Per similit., detto delle piante. ‒
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 71: Le cose superflue, che agli arbori impediscon la generazione, sono da esser levate: la rogna, la forfera, il musco ed altri escrementi superflui, tutte le cose putride, secche, mal nate,... che togliendo il nutrimento impediscono il crescere.
Definiz: § III. Pare per similit., parlandosi di rottami, macerie, moricce, e simili. ‒
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 386: Quel fiume che arà cattive sponde, arà ancora il fondo a scaglioni dove alto e dove basso, e sarà impedito dalli escrementi delle rovine e de' tronconi, o delle pietre, o delle machine, che se li attraverseranno (excrementis, anche il lat.).