Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 2° Ed. .
RIFIGLIARE
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RIFIGLIARE.
Definiz: Di nuovo figliare. Lat. iterum parturire.
Esempio: Dan. Pur. 14. Ben fa Bagnacaval, che non rifiglia, E mal fa Castrocaro, e peggio Conio, Che di figliar tai Conti più s'impiglia.
Definiz: ¶ In signif. neutr. Lat. renasci.
Esempio: Cosc. S. Ber. Posso confessare gli pessimi germógli de' vizj, i quali ogni dì rampollano, e rifigliano in me.
Esempio: Franco Sacch. rim. Ma pur m'aiuta quella, che rifiglia Nel cuor, dov'ogni sua beltà comparte.
Definiz: ¶ Per lo rifar della marcia, o puzza, che fanno le ferite, e gli enfiati, quando paion guariti.
Esempio: Serm. S. Agost. D. Pogniamovi sì forte impiastro, che la piaga non rifigli [cioè non ritorni a marcir di nuovo, essendo guarita una volta]