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MARMO
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MARMO.
Definiz: Sost. masc. Nome generico di qualunque specie di pietra, la cui superficie possa rendersi ben liscia e lucente; ma in modo particolare vale Pietra calcarea fine suscettiva di prendere un bel pulimento splendente: serve in opere di scultura e di architettura, ed a varj altri usi.
Dal lat. marmor. –
Esempio: Dant. Purg. 10: Era intagliato lì nel marmo stesso Lo carro e i buoi traendo l'arca santa, Perchè si teme ufficio non commesso.
Esempio: Petr. Rim. 1, 321: Poco umor già per continua prova Consumar vidi marmi e pietre salde.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 129: Voi m'avete fatto parlar con una statua di marmo.
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 1: Gli fa mestieri sapere ottimamente quante e quali siano le molte e varie specie de la terra..., de le pietre, de' marmi, de' sassi, de' metalli, ec.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 72: Come nel legno, così nelle pietre ancora, sono e vene e nodi ed altre parti più deboli; anzi è manifestissimo che i marmi si fendono e si torcono.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 318: I marmi... per gli scilocchi sempre sono umidi e gettano una certa salsedine.
Esempio: Parut. Stor. ven. 1, 616: Paro.... è una delle Cicladi..., molto nota per la eccellenza del marmo che vi si tragge.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 23: È.... la quinta sepoltura, la quale è a guisa di cassone con volticciola di sopra, come l'altre che vi sono; ma in tanto differente, che dove tutte l'altre sono di macigno, questa è di marmo.
Esempio: Galian. B. Vitr. 401: Gli Efesj risolvettero di edificare a Diana un tempio di marmo.
Esempio: Giord. Op. 1, 10: All'uno e all'altro lato delle colonne avrà il muro incastrate due tavole, sian di marmo o di bronzo, le quali con incise note avvertiranno la gente ec.
Definiz: § I. Riceve varj aggiunti, secondo le sue varie specie, colori, usi, ed altre sue proprietà, come marmo Alabastrino, Bianco, Brecciato, Cipollino, Fiorito, Nero, Rosso, Macchiato, Misto, Serpentino, Lavorato, Greggio, e simili, che si dichiarano ai loro luoghi. –
Esempio: Dant. Inf. 20: Nei monti di Luni, dove ronca Lo Carrarese che di sotto alberga, Ebbe tra bianchi marmi la spelonca Per sua dimora.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 196: Non bastando ad alcuni che le fussino (le colonne) di marmo pario, numidico ed alabastrino e simili, vollono che ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 107: I marmi cipollini sono un'altra specie, di grana e colore differente;... e questi il più pendono in verdino, e son pieni di vene, che servono per diverse cose, e non per figure.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 3, 2: Un ampio anfiteatro Di marmi misti e d'ordine composito.
Esempio: E Buonarr. Fier. 2, 4, 20: E sotto questo marmo serpentino? R. Un vi si posa che ec.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 90, 1: Marmo bianco; sue qualità in universale. Ànno i marmi bianchi un tale sdegno verso ogni cosa la qual bianca non sia, che, tocchi da calcina, perdono la loro bianchezza, e si tingono di macchie sanguinolenti; da olio, diventano pallidi; da vino rosso, si fanno paonazzi, ec.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 90, 2: Marmo nero. Una sorta di marmo, che si cava in Toscana, con la quale, insieme con marmo rosso e marmo bianco, è incrostato per di fuori tutto l'edifizio del tempio maggiore di Firenze, detto il Duomo.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. appr.: Marmo trasparente. Una sorta di pietra che si cava nella Grecia e in tutte le parti orientali; è di color bianco gialliccio, e fu adoperato dagli antichi, per edifizj di bagni e stufe, e per que' luoghi dove avessero potuto gli abitatori essere offesi dal vento.
Esempio: Targ. Viagg. 7, 118: Nell'altar maggiore sono diverse specie di verde antico..., e certe altre di un marmo brecciato, simile all'arso antico.
Definiz: § II. Per similit., e poeticam., vale anche Pietra. –
Esempio: Dant. Inf. 17: Accennolle che venisse a proda. Vicino al fin de' passeggiati marmi.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 448: De' passeggiati marmi; cioè prossimana alla fine dell'argine del fiume ch'era di pietra, sul quale aveano attraversato lo cerchio VII.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Tass. Gerus. 9, 86: Ammollì il cor, che fu dur marmo avanti, E 'l pianto scaturì di mezzo all'ira.
Definiz: § IV. Marmo, vale figuratam. anche Statua o Bassorilievo di marmo. –
Esempio: Magal. Lett. At. 58: Quando venne di Roma la famosa statua di Venere,... al lume di candela si messero ad osservare a parte a parte tutti i muscoleggiamenti di quel mirabile marmo.
Esempio: Memor. Bell. Art. 1, 1, 1: Le tele ed i marmi non si riguardano più ora come un passaggero diletto dell'occhio.
Esempio: Leopard. Poes. 43: Mira queste ruine, E le carte, e le tele, e i marmi, e i templi; Pensa qual terra premi.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 10: Mi vogliono levar dal colonnino..., Solo perchè non sia veduto a lato D'un altro marmo meglio scalpellato.
Definiz: § V. E per Lapide sepolcrale; e in più largo senso, Sepolcro, Tomba. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 69: E imbagnoe di lagrime lo nome letto nel marmo.
Esempio: Petr. Rim. 2, 47: Quel foco è morto, e 'l copre un picciol marmo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 37: Pensò al fin di tornare alla spelonca Dove eran l'ossa di Merlin profeta, E gridar tanto intorno a quella conca, Che 'l freddo marmo si movesse a pieta.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 1: Ismen, che trar di sotto a i chiusi marmi Può corpo estinto, e far che spiri e senta.
Esempio: E Tass. Gerus. 8, 39: Io non sapea da tal vista levarmi, Mirando ora le lettre ed ora i marmi.
Esempio: Salvin. Son. ined. 59: Arresta il passo, o dotto peregrino, Qui giace, chiuso in picciol marmo, il Dati.
Esempio: Pindem. Poes. 250: Un mucchio d'ossa Sente l'onor degli accerchianti marmi, O de' custodi delle sue catene Cale a un libero spirto?
Definiz: § VI. Vale altresì Lapide, Tavola, che porti scritta qualche memoria; Iscrizione, Epigrafe, e simili; e in tal senso riceve spesso un qualche aggiunto. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 86: Elisabetta l'una, e Leonora Nominata era l'altra; e fia, per quanto Narrava il marmo sculto, d'esse ancora Sì glorïosa la terra di Manto, Che ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 42, 90: L'altra, che segue in ordine, è Diana. Non guardar, dice il marmo scritto, ch'ella Sia altiera in vista, chè ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 42, 94: Chi vorrà di costui, dicea l'inciso Marmo, parlar quanto parlar n'accade, Ben torrà impresa più d'ogn'altra degna.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 60: Fermiamoci in uno solo marmo, che porta seco espressamente il nome di Colonia.
Esempio: Cap. L. Mofet. 113: Si persuasero i gentili, che ne' menzionati luoghi abitassero gli iddii, siccome ce ne rende certi quel marmo, non ha guari ritrovato in Capoa dal nostro dottissimo Pellegrino.
Esempio: Manfred. Rim. 74: Di bronzo o d'oro Effigïate logge, o in mezzo al foro Marmo, che sculto i prischi fatti insegni.
Definiz: § VII. Marmo, vale anche Lastra di marmo; e più comunemente intendesi di Quella lastra di marmo che forma il piano superiore di certi mobili, come banchi, tavole, cassettoni, comodini, e simili. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 43: Cavato che l'hanno (il vetro), la prima cosa il premono in sul marmo, voltando e rivoltandolo acciò si unisca.
Esempio: Ner. Art. vetr. 59: È necessario, quando si leva su la canna questo vetro, fare una picciola levata, e cavarla fuori, e lassarla alquanto sfreddare, poi lavorarla sopra il marmo che sia ben pulito.
Esempio: E Ner. Art. vetr. 60: Come la prima cavata è alquanto sfreddata, si faccia l'altra levata di vetro, lavorandola al solito su 'l marmo sempre bagnato d'acqua fresca.
Definiz: § VIII. E per Pezzo di marmo, comecchessia lavorato, o destinato a ricevere una qualche forma. –
Esempio: Machiav. Rim. 440: Vedi poi il reato a quella accomodata, Odi il suon poi de' suoi grati sermoni, Da fare un marmo, una pietra animata.
Esempio: Cellin. Vit. 606: Domandai.... che mi dessi le comodità, acciò che io facessi (il modello) della grandezza che gli usciva di quel povero sventurato marmo.
Esempio: Leopard. Poes. 40: E mesco all'opra vostra il canto mio, Sedendo u' vostro ferro i marmi avviva.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 21: Dove all'accuse S'apre gelido marmo, io questo foglio Ritrovava poc'anzi.
Definiz: § IX. Marmi, si dissero a Firenze Le gradinate del Duomo, che sono di marmo, e sulle quali, nei più caldi mesi dell'estate, il popolo soleva assidersi, la sera e la mattina, a prendere il fresco e conversare. –
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 389: Geri, che fassi a' marmi? Io son ben certo Che non può peregrin ritrovar piazza Ove si provi più gentil sollazzo.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1, 6: La nottolata Si può dir fatta: omai finiamla intera, Per poi contar doman mattina a' marmi Le nostre bizzarrie.
Esempio: E Buonarr. Tanc. 1, 3: Musa, deh dammi tu qualche 'nvenzione Di quelle di che già non fosti parca, Quando la sera, dopo l'oste, a' marmi Soleva all'improvviso cimentarmi.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 470: A' marmi. A' marmi del Duomo, ove già si ragunava la gente a discorrere; onde fece un libro intitolato I Marmi Antonfrancesco Doni fiorentino.
Esempio: E Salvin. Annot. Tanc. 535: Dopo l'oste, a' marmi, ec.... Cantare all'improvviso, come già solea farsi a' marmi, cioè alle scalee del nostro Duomo, antico seggio d'allegra gente.
Definiz: § X. Da marmo, a modo di aggiunto, e detto di ferro, strumento, o simile, vale Atto a lavorare il marmo. –
Esempio: Cellin. Vit. 356, 18: Subito io pigliavo i ferri da marmo, e lavoravo via sicuramente.
Definiz: § XI. Di marmo, e anticamente Del marmo, pure a guisa di aggiunto, e figuratam. parlandosi di membra, vale Bianco come il marmo. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 131: Percosse lo ignudo petto con le palme del marmo.
Esempio: E Simint. Ovid. Metam. 3, 130: Le quali (lagrime) poi che Silla (Scilla) ebbe forbite colle dita del marmo, disse: ec. (Il lat. ha: marmoreo pollice).
Definiz: § XII. E detto di persona, e di cuore, vale figuratam. Non mosso da affetti gentili, Privo di compassione, Duro, Insensibile, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 177: Martiro Simil giammai nè Sol vide, nè stella; Ch'un cor di marmo a pietà mosso avrebbe.
Esempio: Caran. Eustaz. 60: Ed ella, che non era di marmo, acconsentiva a ciò che vezzosamente io le faceva; bene è vero ch'alquauto divenne vermiglia nel volto.
Definiz: § XIII. Maestro di marmo, si disse per Scultore. –
Esempio: Cronichett. Mannell. 30: Socrate fu figliuolo d'un maestro di marmo, e la madre fu una balia.
Definiz: § XIV. Dare il lustro a' marmi coi ginocchi. –
V. Lustro, § IX.
Definiz: § XV. Egli è come leccar marmo, o porfido. –
V. Leccare, § XVIII.