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IMPRONTARE.
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IMPRONTARE.
Definiz: Att. Imprimere, Ritrarre, Effigiare, e simili, in checchessia; ed altresì Ritrarre, Cavare, l'impronta o figura, di checchessia; usato anche assolutam. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 135: Come sia cosa utile l'improntare di naturale. Oggimai a me pare avere assai detto sopra tutti i modi del colorire. Ora ti voglio toccare d'un'altra [ragione], la quale è molto utile e al disegno fatti grande onore in ritrarre e simigliare cose di naturale; la quale si chiama improntare.
Esempio: Deput. Decam. 78: Onde (da improntezza) è poi il verbo Improntare, fatto propio de' maestri del getto e del coniare, quantunque gli antichi per altro la usassero.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 144: Fabbricati così d'acciaio tutti i punzoni che bisognano per la medaglia, si temprano col fuoco, e in sul conio dell'acciaio stemperato, che debbe servire per cavo e per madre della medaglia, si va improntando a colpi di martello e la testa e l'altre parti a' luoghi loro. E dopo l'avere improntato il tutto, si va diligentemente rinettando ec.
Esempio: Borgh. R. Rip. 108: Poi abbiasi la tavoletta o di bossolo o di fico ben pulita con seppia, di quella che adoperano gli orefici per improntare.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 389: Avendo i Lacedemoni fatt'improntare nella fronte del lupo di bronzo il privilegio lor conceduto da' Delfi, ec.
Esempio: Baldin. Art. Int. 23: Sopra essa [sepoltura] fu da un suo compagno di Munster fatta fare una lapida colla testa e arme appunto che Aldegraef era solito improntare nell'opere.
Esempio: Fag. Rim. 3, 107: Guai a chi pigliasse L'ostia, dove debb'ir la ceralacca. E chi a caso il sigillo v'improntasse, Piccolo o grande, come a man gli viene, Peggio faria, che se in Ginevra andasse.
Esempio: Maff. Stor. Diplom. 32: Si dava modo d'assicurar con sigilli, quali sul libro stesso doveano improntarsi.
Esempio: Giord. Op. 1, 102: I quali (gli Gnidii), comprato da Prassitele la più bella delle sue Veneri, cioè l'ignuda, che fu di tutte le Veneri la più famosa; e volendo in faccia a tutti i popoli gloriarsene; la improntarono sulle monete, che oggidì ancora si veggono.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Tagl. Lett. scient. 115: Non può negarsi che la natura con saggio provvedimento non sia sempre costante in mostrarsi varia nelle sue produzioni; vedendosi che non solo impronta nella materia tante dissimiglianti forme,... ma ec.
Definiz: § II. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Esop. Fav. M. 122: Il leone.... ringraziò il pastore..., e, come discreto, improntò nel suo cuore la ricevuta grazia, acciocchè la memoria del ricevuto servigio non si potesse per lunghezza di tempo dimenticare.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 283: E 'l padre con tutto il suo sforzo improntò in lei la formal figura della sua malizia.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 28 t.: Ne' cuori di tutti improntò [l'antico nimico] l'orme della sua iniquità.
Esempio: Poliz. Pros. 7: Improntate nella cera delle menti vostre questo santissimo sigillo, questa salutifera immagine.
Esempio: Giacomin. Oraz. I, 1, 118: Torquato Tasso.... la liberazione della città santa per suo soggetto elesse: soggetto possente ad improntare negli animi nostri amore di pietà, di magnanimità, di sofferenza ec.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 2, 21: Tali all'ingegno sono i componimenti de' bravi maestri di lettere, che, mirati con applicazione, improntano nella mente a poco a poco una nobile idea d'un simil dire.
Esempio: Menz. Poes. 2, 162: Oh di che forze, e generose e pronte, Fa di mestieri, affin che in versi e in rime Stuol di diverse immagini s'impronte!
Esempio: Capp. Lez. 237: Dico di que' maestri delle nazioni, i quali ravvisando nella giovane lingua nuove combinazioni dell'intelletto, nuove immagini della fantasia, e trovando materia ancora intatta ma che risponde già bene a ogni concetto, improntano in essa le creazioni del loro ingegno, ec.
Esempio: E Capp. Pens. Educ. 292: Non ebbero veramente mai quella potenza fecondatrice che si trasfonde ne' secoli, e d'una grande effigie gli impronta.
Definiz: § III. E per Formare il modello di checchessia. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 3: Questa (la pittura) non si copia, come si fa le lettere, che tanto vale la copia, quanto l'origine. Questa non s'impronta, come si fa la scultura, della quale tal è la impressa qual è l'origine inquanto alla virtù dell'opera.
Definiz: § IV. E per Segnare, Contrassegnare, con impronta, marchio, cifra, e simili, detto poeticam. anche di cosa. –
Esempio: Legg. Band. C. 26, 177: Tutta la carta destinata per il bollo sarà nel fabbricarla improntata di una marca particolare da noi ordinata, ec.
Esempio: Parin. Poes. 88: Nè intento meno ad ubbidir sarai I cenni del bel guardo, allor che quella Di licor peregrino ai labbri accosta Colmo bicchiere, allo cui orlo intorno Serpe dorata striscia, o a cui vermiglia Cera la base impronta, e par che dica: Lungi o labbra profane; al labbro solo Della Diva ec.
Definiz: § V. E per Contenere disegnato, descritto; Rappresentare, Descrivere. –
Esempio: Tass. Gerus. 16, 8: Tali, e più inestricabili, conserte Son queste vie; ma il libro in sè le impronta: Il libro don del mago; e d'esse in modo Parla che le risolve e spiega il nodo.
Definiz: § VI. Neutr. pass. improntarsi Restare, Rimanere, impresso, figurato, effigiato, e simili. –
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 68: Prende l'image; cioè pillia la virtù in lui improntata, come s'impronta l'immagine sculta nel suggello, nella cera, e fassene suggello.
Esempio: Dant. E. Prosp. Eucl. 82: Si deve avvertire, che all'incontro della finestra fa mestieri che il muro sia bianco e pulito, acciò vi si possino improntare le imagini, che vengono di fuori per il piccolo bugio delle cose vedute.
Esempio: Mellin. Descr. Entr. 43: Il che era espresso in un grand'epitaffio, che egli aveva sopra la testa, retto da molti angioletti, nel quale pareva che s'improntassero le parole che gli uscivano di bocca.
Definiz: § VII. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Bocc. Rim. 10: E sì nel cuor s'impronta esto pensero, Che mi parve veder ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 217: Non gli uscì però dell'anima quell'ardente desío e amore della filosofia, che s'improntò da principio nel suo cuore, e seco crebbe al crescer degli anni.
Esempio: Menz. Poes. 2, 128: Come vuoi che dilette e che s'impronte In delicata orecchia un che spavento Mette alle Muse, e n'avvelena il fonte?
Esempio: Filic. Poes. tosc. 506: Del ben la forma oh come ben s'impronta Nell'età molle!
Esempio: Capp. Pens. Educ. 327: Per cento modi si cerca di provvedere con le dottrine alla salute dell'uman genere: ma queste occupando il solo pensiero, senza improntarsi nel cuore che nulla ritiene, isteriliscono come in terra morta.