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1) Dizion. 4° Ed. .
ROCCA.
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ROCCA.
Definiz: Pronunziata con O largo. Cittadella, Fortezza. Lat. arx. Gr. ἀκρόπολις.
Esempio: Dant. Purg. 32. Sicura quasi rocca in alto monte.
Esempio: But. ivi: Rocca si chiama la fortezza ben fornita.
Esempio: E But. Par. 6. 1. Rocca tanto è a dire, quanto luogo alto, che per la sua altezza è sicura da' nemici.
Esempio: Bocc. lett. Pin. Ross. 276. La ricchezza ec. nelle fortissime rocche teme l'insidie.
Esempio: G. V. 9. 159. 1. Essendo messer Ramondo di Cardona ec. all'assedio della rocca di Basignano.
Definiz: §. I. Figuratam.
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 318. Riportando ciascuno lo frutto della sua buona fatica, e vittoria nella rocca della buona coscienza.
Esempio: Boez. Varch. 4. pros. 6. Questa standosi nella rocca della sua simplicità, riposta, ed assettata, ordinò non un modo solo, ma diverso.
Definiz: §. II. Far del cuor rocca, proverb. che vale Farsi animo, Armarsi di fortezza, Arrischiarsi. Lat. audere animo.
Esempio: Boez. Varch. 1. 14. Allora io fatto rocca del cuore, hai tu bisogno, risposi, che ec.
Esempio: Ambr. Bern. 4. 11. Ma, oimè, eccolo Bisogna far del cuor rocca.
Definiz: §. III. Rocca, in vece di Roccia. Lat. rupes. Gr. ἀκρότομος.
Esempio: Lab. 246. Queste parole così dette sono i martelli, ec. i quali gli alti monti, le dure rocce, gli strabocchevoli balzi convien che rompano.
Esempio: Dant. Inf. 17. Così ne pose al fondo Gerione A piede a piè della stagliata rocca.
Esempio: Sagg. nat. esp. 128. Arrivi (il freddo) a condizionar l'acque purissime a ricever così fatta tempera, che e' le formi eziandío in rocche durissime di cristallo.