Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ONDA.
Apri Voce completa

pag.488


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
» ONDA.
ONDA.
Definiz: Sost. femm. Alterazione del piano orizzontale d'un liquido per sollevamento e abbassamento, che si produce e si propaga in forza d'una causa perturbatrice esterna. E nel comune linguaggio s'intende Porzione d'acqua agitata e messa in moto dalla forza del vento o da altra spinta comecchessia ricevuta sulla superficie del mare, d'un lago, d'un fiume, ec.
Dal lat. unda. ‒
Esempio: Dant. Inf. 7: Come fa l'onda là sovra Cariddi, Che si frange con quella in cui s'intoppa, Così ec.
Esempio: E Dant. Purg. 28: Un rio, Che inver sinistra con sue picciole onde Piegava l'erba.
Esempio: Rim. Ant. B. 114: Nullo giorn'ho di posa, Se non com'en mar l'onda.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 310: Subitamente involto dalle onde e da' marosi disparve.
Esempio: Petr. Rim. F. 163: Non d'atra e tempestosa onda marina Fuggio in porto già mai stanco nocchiero, Com'io ec.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 27: Si doleva Efigenia forte piangendo ed ogni percossa dell'onda temendo.
Esempio: Poliz. Rim. C. 110: Segue (la donna) chi fugge: A chi la vuol s'asconde; E vanne e vien come alla riva l'onde.
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 318: L'onda non si genera se non dove si trova il moto riflesso. Quel che è detto accade perchè l'onda non si genera se non mediante qualche percussione...; e dove si fa percussione nell'acqua, ivi si genera moto riflesso.
Esempio: E Vinc. Mot. Mis. acq. 325: L'onda non può immediatamente terminare il suo moto e consumarsi..., perchè nel cadere l'acqua dal colmo dell'onda, rinnova velocità, potenza e moto.
Esempio: E Vinc. Nat. Pes. acq. 2, 7: Onda non è altro che impedimento di moto incidente.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 38: Un simil luogo, con girevol onda, Sotto Ocricoli il Tevere circonda.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 9: Surgono altiere e minacciose l'onde: Mugliando sopra il mar va il gregge bianco.
Esempio: Bald. Vers. 7: Come industre nocchier.... de l'onde Gli alterni moti e i ciechi sdegni impari.... Cantando insegnerò.
Esempio: Galil. Op. XVII, 271: Ne cavo.... che il flusso sia una sola grande onda, che si muova in quel modo che infinite minori.... si veggono venire verso le spiagge del mare.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 77: Torrente torbido Che gravi ciottoli volgea con l'onde.
Esempio: Zanell. Poes. 3, 154: All'onda che blanda Gli mormora al piede, ec.
Esempio: Card. Pros. 267: Folgoravano ancora sotto i suoi raggi (del sole) le nevi delle Alpi, ancora tremolavano commosse le onde del Tirreno e dell'Adriatico.
Definiz: § I. Per similit. ‒
Esempio: Domen. Plin. 25: Il vento non si tiene che sia altro che onde di aria.
Esempio: Soder. Op. 1, 59: Quasi che non sia altro il vento che aere mosso e sospinto, parte dalla sua virtù ed agilità e parte da molte altre onde d'aere, lateralmente mosse e sospinte sopra la terra.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 409: Stando così immoto a sedere, sentì arrivarsi all'orecchio come un'onda di suono non bene espresso, ma che pure aveva non so che d'allegro.
Esempio: Tomm. Poes. 523: Come candor d'incenso Che fuma, e in piccole onde Colla terrena nebbia si confonde.
Definiz: § II. In locuz. figur., e figuratam. ‒
Esempio: Collaz. SS. PP. R. 69: A ciò che in quella vita eremitica io travalichi quelle onde de le spirituali soperbie ec.
Esempio: S. Grisost. Opusc. 205: Ma se..., innanzi che la tua natura al tutto si corrompa e disordini, tu procuri di riprimere l'onde de' vizj che in te percuotono per sommergerti; potrai ec.
Esempio: Petr. Rim. F. 89: Chi è fermato di menar sua vita Su per l'onde fallaci e per li scogli.... Non po' molto lontan esser dal fine.
Esempio: E Petr. Rim. F. 190: Celansi i duo mei dolci usati segni; Morta fra l'onde è la ragion e l'arte, Tal ch'i 'ncomincio a desperar del porto.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 290: Introdurre un vivere sì buono e santo, che la città n'avessi lungamente a godere, la quale si trovava in molte onde e pensieri.
Esempio: Leopard. Poes. 39: Chi dirà l'onda e il turbo Del furor vostro e dell'immenso affetto?
Esempio: Niccol. Poes. 1, 191: Onda di guerra Romoreggiando contro te si avventa.
Esempio: Manz. Poes. M. 375: E la crescente Del volubile canto onda ristette Improvviso.
Esempio: Tomm. Poes. 183: Ogni cosa rifarsi, e sempre nuova Onda di spirti e di mondi venir.
Esempio: Card. Pros. 722: E così dalla sorgente stessa della contrizione corre per quei versi un'onda sì limpida, sì tersa, sì armoniosa di gioiti compiangimenti, che ec.
Definiz: § III. Poeticam. per Mare; spesso con l'aggiunta d'un adiettivo che determini di qual mare s'intenda. ‒
Esempio: Dant. Inf. 20: Già tiene il confine D'ambedue gli emisperi, e tocca l'onda Sotto Sibilia, Caino e le spine.
Esempio: E Dant. Parad. 26: Nel monte che si leva più dall'onda Fu' io, con vita pura e disonesta, Dalla prim'ora a quella ch'è seconda.... all'ora sesta.
Esempio: Petr. Rim. F. 27: Chiunque alberga tra Garona e 'l monte E 'ntra 'l Rodano e 'l Reno e l'onde salse, Le 'nsegne cristianissime accompagna.
Esempio: E Petr. Rim. F. 209: Ricercando del mar ogni pendice, Nè dal lito vermiglio a l'onde caspe, Nè 'n ciel nè 'n terra è più d'una fenice.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 71: Sempre declinando Da l'iperborei Sciti a l'onda Ircana, Giunse alle parti di Sarmazia.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 20, 100: Giù per l'onda Egea Da sè vede fuggire isole cento.
Esempio: Bracciol. Schern. 6, 15: Vedrete lor qual procelloso mare Muover verso la terra orribil flutto, E mostrar di voler con l'onde amare Inghiottir tempestando il mondo tutto.
Esempio: Metast. Dramm. 3, 157: Sia lontano ogni cimento, L'onda sia tranquilla e pura, Buon guerrier non s'assicura, Non si fida il buon nocchier.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 11: O sorgesse il sol dall'onda, O la notte in bruno ammanto, ec.
Esempio: Fosc. Poes. C. 134: E le raccolse L'onda ionia primiera, onda che amica Del lito ameno e dell'ospite musco Da Citera ogni dì vien ec.
Esempio: Manz. Poet. 859: Come sul capo al naufrago L'onda s'avvolve e pesa, L'onda su cui del misero, Alta pur dianzi e tesa, Scorrea la vista ec.
Definiz: § IV. E figuratam. ‒
Esempio: Pindem. Poes. 23: Lodoletta montante, che su l'ale Si libra e nuota nella lucid'onda.
Definiz: § V. Con più largo senso, pure poeticam., vale Acqua sorgiva, Corso d'acqua; ed anche soltanto Acqua, Umor acqueo in generale. ‒
Esempio: Dant. Purg. 33: Io ritornai dalla santissim'onda Rifatto sì, come piante novelle Rinnovellate di novella fronda.
Esempio: Petr. Rim. F. 19: E i piedi.... Diventar due radici sovra l'onde, Non di Peneo, ma d'un più altero fiume.
Esempio: Bocc. Amet. 101: Le piante..., acciocchè annegate non fossero le loro radici, con misura cercavano l'onde.
Esempio: E Bocc. Amet. 139: Vicino alle poche onde che tra Falerno e Vesevo stanche mettono in mare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 25: Bagna talor ne la chiara onda e fresca L'asciutte labra, e con le man diguazza.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 23, 131: Tronchi e sassi e zolle Non cessò di gittar ne le bell'onde.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 76: Piglia impresa simile all'ardito E folle volator, a cui, cadendo, Diede l'onda del Po lontan ricetto.
Esempio: Tass. Gerus. S. 7, 25: Giunse dove sorgean da vivo sasso In molta copia chiare e Iucide onde.
Esempio: E Tass. Gerus. S. 11, 73: Non veduto, entro le mediche onde De gli apprestati bagni il succo infonde.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 1, 810: Se tanto o quanto il corso Dar si possa a stagnante o a mobil onda Per camin nuovo, e trasportarla altrove.
Esempio: Metast. Dramm. 6, 328: I fonti, ond'ebbe La città.... acque opportune Il tiranno occupò. L'onda, che resta, A misura fra noi Scarsamente si parte.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 47: Della cadente Pioggia gran parte ei schiva; Chè ancor dell'onda Non ogni fronda A satollarsi arriva.
Esempio: Leopard. Poes. 67: Le deserte valli Precipite l'alpina onda feria D'inudito fragor.
Esempio: Tomm. Poes. 525: Dallo stelo vivente, il fior rifonde Di quel che toglie al suolo, all'aria, all'onde.
Esempio: Card. Poes. 801: A te l'umbro fanciullo La riluttante pecora ne l'onda Immerge.
Definiz: § VI. In locuz. figur., e figuratam. ‒
Esempio: Bocc. Laber. 112: Ricordar ti dèi quanti e quali e come enormi mali, per malizia operati, egli (Iddio) abbia con l'onde del fonte della sua vera pietà lavati.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 232: In quel suo stile è pure qualcosa di soverchiamente rattenuto.... quasichè libera non vi corra nè franca l'onda della parola.
Definiz: § VII. E altresì per Umor lacrimale, Efflusso abbondante di lacrime. ‒
Esempio: Petr. Rim. F. 148: Questo (effetto) prov'io fra l'onde D'amaro pianto.
Esempio: E Petr. Rim. F. 230: Sospir del petto e de li occhi escono onde Da bagnar l'erbe e da crollare i boschi.
Esempio: Nannin. Epist. Ovid. 136: Ti prego.... Per l'onde calde che da gli occhi fore Mi traggon l'opre tue crudeli ed empie, Che tu ritorni.
Esempio: Tass. Gerus. S. 20, 134: Così doleasi; e con le flebil onde, Ch'amore e sdegno da' begli occhi stilla, L'affettuoso pianto egli confonde.
Definiz: § VIII. Term. di Fisica. Vibrazione dell'aria che dà la sensazione del suono, e che si dice con proprietà scientifica Onda sonora; e altresì, per estensione, si applica alle vibrazioni elettriche onde elettriche, magnetiche onde magnetiche, e simili. ‒
Esempio: Galil. Op. VI, 349: I suoni allora son fatti e sentiti in noi, quando.... un frequente tremor dell'aria, in minutissime onde increspata, muove certa cartilagine di certo timpano ch'è nel nostro orecchio.
Esempio: Cavalier. Specch. Ust. 145: Intenderemo che la voce vadi a ferir nel vaso non per linea retta, ma sì ben flessuosa, per la dilatazione delle onde dell'aria, come per la caduta del sasso segue delle onde dell'acqua.
Esempio: Magal. Lett. At. 431: Vedrete come, dopo ritolta la ragion prossima e immediata delle forme degl'intervalli musici alla lunghezza, alla tensione e alla grossezza delle corde, e unicamente attribuitala alla proporzione de' numeri delle vibrazioni, o percosse dell'onde dell'aria, che vanno a ferire il timpano del nostro orecchio..., soggiugne (Galileo) ec.
Esempio: Riccat. I. Op. 1, 423: Me ne fan prova le onde aeree ripercosse dalle muraglie e dalle rupi, che rimandano i suoni articolati e formano l'eco più fiate replicata.
Esempio: Tomm. Poes. 483: E, com'acqua che zampilla, Dalle cose si diffonde Armonia, calor, favilla; Spiccian vive elettrich'onde.
Esempio: E Tomm. Poes. 484: Com'acqua in zampilli, in doccia, in vortice, Bramose dentro, e fuor bramate, corrono Le luminose e le magnetich'onde.
Definiz: § IX. Pure per similit., quella Incurvatura che i capelli hanno naturalmente o possono ricevere; detto anche di criniera. ‒
Esempio: Rim. Ant. G. 122 t.: Sì ch'io potessi quella treccia bionda Disfarla ad onda ad onda.
Esempio: Poliz. Rim. C. 365: Ahi come dolce l'onde Faceano i bei crin d'oro al vento sparsi!
Esempio: Soldan. Sat. 107: Dispon la chioma e col ferro infocato Fa che s'increspi, e l'onda vi s'imprima.
Esempio: Bracciol. Schern. 7, 2: Le sue chiome belle..., Poichè distese fur, tornano in onde.
Esempio: E Bracciol. Schern. 12, 5: Non affatto ricciuta e non senz'onda La chioma amabilissima e sottile Spargesi in vago error, tra fosca e bionda.
Esempio: Mont. Iliad. 16, 312: Al moto delle teste vedi L'un coll'altro toccarsi i rilucenti Cimieri e l'onda delle chiome equine: Si de' guerrier serrate eran le file.
Definiz: § X. Onda, vale altresì Movimento fluttuante o alternato d'una massa, sia di gente, sia d'animali, sia di piante agitate dal vento e che nel complesso rassomigli l'incalzarsi delle onde marine. ‒
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 320: A similitudine dell'onda fatta il maggio nelle biade dal corso de' venti, che si vede correre l'onda per le campagne e le biade non si muovono dal loro sito.
Esempio: Manz. Poes. 860: E ripensò.... il lampo de' manipoli, E l'onda dei cavalli.
Definiz: § XI. Ed anche Venatura, Screzio, Segno qualsiasi di forma prolungata e sinuosa, che si osservi nella trasparenza del vetro, del diamante e d'altra pietra preziosa, oppure sul marmo e sul legno, massime quando siano ben levigati. ‒
Esempio: Ner. Art. vetr. 41: Si rinfuocoli più volte nella fornace, e si cavi fuora, e si vegga se il vetro sta a ragione e se dà fuori scherzi d'aierino, di verde, d'acqua marina, di rosso, di giallo e di tutti i colori; con scherzi ed onde bellissime, come fa il calcidonio, diaspro, ed agata orientale.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 25, 1, 44: I gioiellieri, volendo esaminare i diamanti a saperne se dentro son puri e netti, o se hanno qualche onda o pelo, non li guardano solamente alla luce chiara e scoperta, ma ec.
Definiz: § XII. Ed altresì Riflesso serpeggiante che s'imprime ad arte sulla superficie di panni o tessuti, ed anche metalli. ‒
Esempio: Baldell. F. Polid. Virg. 157: La veste fatta a onde.... fu fatta da Caia Cecilia.... E fu detta ondolata per questo, che tutta era sparsa d'onde; e fassi questa di peli di becchi e di capre. Questa sorte di panno si chiama da noi vulgarmente ciambellotto.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 470: Tabì d'oro e d'argento, tirato o filato con onde, si possino fare di braccia uno, ovvero di tre quarti.
Esempio: E Legg. Tosc. 6, 472: Tabì o ciambellotti con l'onde [si possino fare] di tre quarti e di braccia uno, come sopra.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 80, 2: Castelletto.... Dicesi castelletto ad uno strumento di ferro in forma di strettoio, col quale si dà l'onda alle cornici di metallo.
Definiz: § XIII. Term. di Architettura. Onda dicesi la Gola, specialmente quando tal membro architettonico sia piegato in modo da offrire una certa similitudine con le onde del mare. ‒
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 217: Le membra de gli ornamenti son queste: la fascia, il dentello, il bottaccio,... l'onda o vero la gola.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. appr.: il disegno della fascia si assomiglia alla lettera L.... Se sotto alla medesima lettera L si mette un'S..., si chiamerà la goletta.... perciocchè ella si assomiglia al gorgozzule dell'uomo; ma se ella vi si mette a diacere ed a rovescio,... dalla somiglianza del suo piegarsi si chiamerà onda o vero gola.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 94, 1: La gola, da alcuni detta intavolato, e onda,... è un membro che da un aggetto tondo di sotto si riduce ad un incavato di sopra, a somiglianza della lettera S posta a rovescio, così S, e questa dicesi gola diritta e anche da alcuni goletta.... La gola si pone alcuna volta a rovescio: allora si dice onda o gola rovescia, o gola torta; e si descrive il suo profilo a somiglianza della lettera S posta diritto. Così Leon Batista Alberti.
Definiz: § XIV. A onda, oppure A onde, è aggiunto di cosa qualsiasi, formata, disposta, o segnata con regolare alternativa di rilievi e di depressioni, a modo di onde. ‒
Esempio: Frescobald. M. Rim. 76: Talpe.... gialle e iraconde Con lor mantelli a onde.
Esempio: Varch. Stor. 2, 308: Il Ferruccio fece bastionare la porta di San Giusto, e Fabbrizio dall'altra banda cominciò a fare una fossa a onde, la quale ec.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 74: La sua linea sarà quella che corrisponderà pari per tutto al disegno della pianta, talmente che ella in alcuna delle sue parti non sporti in fuora, nè in alcuna si tiri in dentro, non sia in alcun luogo a onde, nè in alcuno luogo non diritta, e ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 126: A queste tali fontane di frombole, cioè sassi di fiumi tondi e stiacciati, si fanno pavimenti, murando quelli per coltello e a onde, a uso d'acque, che fanno benissimo.
Esempio: Serdon. Lett. Ind. volg. 835: A me.... è paruta molto mirabile una camera di quattro braccia e mezzo per ogni verso, fatta di legno giallo, che ha certe crespe o marezzi a onde di eccellente leggiadria.
Esempio: E Serdon. Lett. Ind. volg. 854: Nel mezzo di essa (piazza) è una fossa piena di legne e sopra v'è un tetto tirato con maestrevole lavoro di materie fatte a onde, e a dirimpetto vi sono due tavole piene ec.
Esempio: Ner. Art. vetr. 97: Abbia a ordine i colori polverizzati, cioè minio, e gettane drento la palla di vetro, spruzzando detto colore che vadi a onde, con una palettina fatta di canna.
Esempio: E Ner. Art. vetr. appr.: Ogni colore gettando a onde in più luoghi.
Esempio: Bart. D. Giapp. 1, 325: Broccatelli pur d'oro a due per sorta, e questi anche diversi: gli uni schietti e piani, gli altri ad opera e ad onda.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 266: Questo (genere di alabastro), segato che sia, prende pulimento e scuopre belle macchie, disposte a falde concentriche o ondose. Tale è quello che i pietraj chiamano alabastro agatato, o venato, o a onde.
Definiz: § XV. A onde, posto avverbialmente e detto di fluido, vale In abbondanza, In gran copia, Con gettito profuso. ‒
Esempio: Medit. Alb. Cr. 34: Quant'ella fu l'ansietà e 'l trambasciamento in quell'ora nello spirito del Figliuolo di Dio..., di ciò son testimoni le gocciole del sudore del Sangue, che per tutto il suo tenero corpo a onde discorrevano in terra.
Definiz: § XVI. E in costrutto con un verbo di moto, vale A scosse, Traballando, Barcollando. ‒
Esempio: Sacch. Nov. 1, 195: Il bevitore del signore non si poteva azzicare e andava a onde, come se fusse in fortuna.
Definiz: § XVII. A onde, si dicono in Araldica quelle imprese, o armi di famiglie, che hanno il campo attraversato da fascie parallele, d'andatura sinuosa e serpentina. ‒
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 54: Troverassi ancor diviso il campo pur con questa linea.... a onde piegata; ma dal capo al piè, di questa guisa non mi sovviene averne veduta alcuna, il che ancora nell'arme tutte a onde mi pare avere osservato: che mi fa pensar che paresse lor fuor di natura che l'acque, che si credono con queste onde figurate, si reggano suso diritte, e però l'avesser anche poco dicevoli all'arme.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 17: Armi a scacchi e a rombi, e armi a onde.