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Dizion. 5° Ed. .
ACCONCIARE.
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ACCONCIARE. Definiz: | Att. Mettere in sesto e in buon termine, Ridurre a buon essere, Accomodare, Rassettare. Dalla prep. a e conciare. − | Esempio: | Comp. Din. Cron. 88: Dissesi che i marchesi Malispini il voleano mettere per Lunigiana, e feciono acconciare le vie e allargare negli stretti passi. | Esempio: | Bocc. Decam. 5, 214: Come tutto dì veggiamo che fanno far coloro che le loro case acconciano. | Esempio: | Ar. Comm. 2, 204: Poi vengono A i lisci: or qui ti voglio, oh pazienza! L'uno col bianco e poi col rosso mettono, Levano, acconcian, guastano; cominciano Di nuovo. | Esempio: | Tedald. Agric. 102: Serbansi i piccioni grandi al principio del mese [di settembre] per le colombaie nuove; acconciansi gli uccellari. | Esempio: | Cas. Pros. 2, 121: Non piantano arbori, non ingrassano campi, non acconciano nè abbelliscono edificj. | Esempio: | Dat. Lepid. 52: Egli si vuol fare acconciare il naso, del quale egli è difettoso, e quasi manchevole. | Esempio: | Salvin. Teocr. 68: E i giovani le vele a mezza notte Aspettando acconciavan ch'ei venisse. |
Definiz: | § I. E figuratam. − | Esempio: | Bocc. Decam. 8, 191: Io non intendo di guastare in altrui quello che in me io non so acconciare. |
Esempio: | Bern. Orl. 9, 49: Forse acconciar se gli potria 'l cervello Ancor, se fusse il pover uom curato. | Esempio: | Borgh. V. Lett. IV, 4, 167: Il Varchi mi aveva promesso d'acconciare questo luogo [dell'Ercolano], e qualcun altro ancora. |
Definiz: | § II. Per Adornare di vesti, Abbigliare; ma dicesi più specialmente del Pettinare e del Disporre con artificio i capelli. − | Esempio: | Comp. Din. Cron. 82: Acconciaronlo alla guisa de' signori; e a Verona fu portato, e quivi fu onorato di sepoltura. | Esempio: | Bocc. Decam. 4, 192: Lei così ornata, come s'acconciano i corpi morti, sopra quel medesimo letto allato al giovane la posero a giacere. | Esempio: | Ar. Comm. 2, 144: Vogliolo Vestir co' panni di tuo padre:.... egli ha buona presenzia; Acconcerollo in modo, che vedendolo Ognun l'avrà per uomo di gran traffico. | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 6, 50: Si dilettò tanto che ella portasse leggiadre acconciature e fuori e in casa, che si dice che egli spesse volte l'acconciava di sua mano. | Esempio: | Carlett. Viagg. 2, 261: Nell'acconciarsi il capo non fanno studio; poichè si ritirano in su tutt'i capelli alla pari ec. | Esempio: | Salvin. Focil. 159: Nel figlio maschio non nutrir ricciaia, Non acconciare il capo nè annodare. |
Definiz: | § III. Per Allestire, Mettere in ordine, Disporre all'uopo alcuna cosa, Prepararla acconciamente a qualche uso; e dicesi anche talvolta delle persone. − | Esempio: | Bocc. Decam. 4, 119: Fece una grandissima e bella nave nel porto di Cartagine apprestare, e fornirla di ciò che bisogno aveva a chi su vi doveva andare, ed ornarla ed acconciarla, per su mandarvi la figliuola in Granata. | Esempio: | E Bocc. Decam. 8, 346: Fattisi tutti i suoi vestimenti in una camera acconciare, vel menò dentro. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 38, 25: E come poi quei popoli inesperti Armi ed acconci ad uso di battaglia, E senza danno passi pei deserti,.... Tutto il vecchio santissimo gl'insegna. | Esempio: | Soder. Cult. Ort. 299: Si semina [la scandella] a luna crescente, avendo acconcio il campo di quella maniera che si fa per il frumento. | Esempio: | Carlett. Viagg. 2, 277: La quale scorza è una materia stopposa, e acconciasi di maniera che si fila come la canapa. |
Definiz: | § IV. Laonde Acconciare il letto, vale Prepararlo per potervi dormire. − |
Esempio: | Bocc. Decam. 8, 50: Fatto acconciare un letto nello albergo e spogliatosi,.... s'andò a dormire. | Esempio: | E Bocc. Decam. 8, 88: Di questi tre letti, fece l'oste il men cattivo acconciar per li due compagni, e feceli coricare. | Esempio: | Belc. F. Pros. 1, 109: I detti poveri s'adoperarono quanto poterono in quella onoranza, aiutando acconciare il letto e la camera del Santo Padre, e acconciarono tutte le letta de' Cardinali. |
Definiz: | § V. Acconciare, parlandosi di cose da mangiare, vale Ammannirle, Prepararle nel modo conveniente, sia per mangiarle, sia per mantenerle. − | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 166: Convenendo che cercasse chi gli uccidesse [i due porci] acconciasse ed insalasse, pensò ec. |
Esempio: | Pulc. L. Morg. 19, 77: E cominciò assettarsi a cucinare: Morgante intanto del fuoco facea, E la fanciulla l'aiuta acconciare. | Esempio: | Ar. Comm. 2, 1: Pela i tordi ed i piccioni, e acconciami Cotesta schiena con gran diligenzia. | Esempio: | Montig. Dioscor. 80: Mettono [il grasso] nell'acqua bollente, o veramente lo pongono al fuoco con poca brace. Ècci un altro modo ancora d'acconciarlo. |
Definiz: | § VI. Acconciare, detto delle frutte, vale Metterle nell'aceto o nell'acquavite o altro, per conservarle e dar loro particolar sapore. Acconciarle con zucchero acconciare le frutte con zucchero, vale Condirle. − |
Esempio: | Cresc. Agric. volg. 251: Queste ulive, certi con sale e aceto acconciano; certi con solo aceto. | Esempio: | Franz. M. Rim. burl. 3, 85: Per tutto l'anno sen acconcia [delle carote].... Con buon aceto e spezierie qualch'oncia. |
Esempio: | Soder. Cult. Ort. 79: Si possono acconciare delle messe tenere [de' capperi] e qualche foglie. | Esempio: | Carlett. Viagg. 2, 244: Sanno benissimo acconciare [le frutte] con zucchero. |
Definiz: | § VII. Acconciare acque, vale Mescolarvi sostanze aromatiche o dolci, per renderle più gustose. − | Esempio: | Red. Cons. 2, 6: Può ancora accomodarsi [l'infusione] conforme si acconciano le acque cedrate, ed altre simili acque o sorbetti. |
Definiz: | § VIII. Acconciare le pelli, lo stesso che Conciare le pelli, come più comunemente diciamo. − | Esempio: | Marc. Pol. Mil. 1, 28: Prendono molte bestie, e delle pelli si vestono e calzano: e ogni uomo sa acconciare le pelli delle bestie che pigliano. |
Definiz: | § IX. E per Disporre, Adattare, Rendere atto. − | Esempio: | S. Bern. Piant. Verg. 8: Imperciò che a fermare le parole non potea acconciare la lingua, che è la maestra della boce. | Esempio: | Nov. ant. C. 5: Acconciate le vostre menti e le vostre parole nel piacere d'Iddio. |
Esempio: | Fr. Guidott. Fior. Rett. 29: Nel cominciamento della sua diceria dee fare [il dicitore] alcuno proemio, per lo quale si acconcia l'animo dell'uditore a meglio udire. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 16, 9: Ma sì come audacissima e scaltrita, Ancor che tutta di paura trema, S'acconcia il viso e sì la voce aita, Che non appare in lei segno di tema. | Esempio: | Dav. Tac. 2, 131: Gli avevano acconce in modo l'orecchie, che l'utile li pareva aspro. |
Definiz: | § X. Figuratam., riferito al discorso, vale Disporre acconciamente, Accomodare all'uopo i concetti e le parole. − |
Esempio: | Pulc. L. Morg. 24, 37: Ganellone il primo fu in bigoncia; E seppe, come e' suol, ciaramellare: E le sue maliziette in modo acconcia, Che Carlo ancor se ne lascia menare. |
Definiz: | § XI. Acconciare, per Adattare, Porre, Situare acconciamente. − | Esempio: | Ar. Comm. 2, 139: Li bossoli Mettete fra li panni, ed acconciateli In modo, che portando non si rompano. | Esempio: | Chiabr. Rim. 2, 413: Porsi il peso D'impennacchiato elmetto in sulla fronte Han per trastullo, ed acconciarsi in spalla Un moschettone. | Esempio: | Leopard. G. Cap. piac. 52: Non credo ch'e' ne fusse uno per cento, Che sapesse acconciar la fasciatura, Come facea costei. | Esempio: | Menz. Sat. 41: E prima sventolò col fazzoletto Soavemente, e s'acconciò la cappa; E impallidì com'un ebreo di ghetto. | Esempio: | Gozz. Op. scelt. 3, 381: Quando tu vedi ch'io sono appresso al fine della vita, acconciami que' vetri da' piedi in modo, che con l'ultimo calcio vi dia dentro e li rompa. |
Definiz: | § XII. Acconciare, parlandosi di denari, capitali e simili, vale Investirli, Allogarli, Impiegarli. − |
Esempio: | Morell. Cron. 272: Rubellati dal Comune, acconcia il tuo in modo e in forma, non ti possa esser tolto;.... e se hai danari contanti, acconciali per modo non si sappia siano tuoi. |
Definiz: | § XIII. Acconciare, per Dare uno stato ad alcuno, Mettere al servigio d'altri, Allogare, Collocare alcuno in qual si voglia modo. − | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 237: Avendo adunque il conte il figliuolo e la figliuola acconci, pensò di più non voler dimorare in Inghilterra. |
Esempio: | Cant. Carn. 1, 230: Noi siam quei ch'acconciam, Donne, le fante; E queste qui s'acconcian tutte quante. |
Esempio: | Grazz. Comm. 234: Che? la farai monaca? M. Io l'ho maritata, e acconciola bene. |
Esempio: | Soldan. Sat. 159: L'acconcia con un prete or per le spese. |
Definiz: | § XIV. Laonde Acconciar uno a bottega, vale Metterlo a imparare un mestiere, un'arte; che anche dicesi Acconciare uno da un artefice, o con un artefice. − | Esempio: | Esop. Fav. S. 121: E se niuno fusse che volesse stare a cucire, o a barbieri o a calzolaio.... o ad ogni arte a che fossino disposti, troveretele loro, ed acconciategli a bottega. | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 8, 202: Mentre che maestro Credi orefice.... lavorava in Firenze, Andrea Sciarpelloni acconciò con esso lui, acciò imparasse quel mestiero, Lorenzo suo figliuolo. |
Definiz: | § XV. E per Collocare in matrimonio. − |
Esempio: | Bocc. Decam. 6, 279: Ti potevano [i miei figliuoli] così orrevolmente acconciare in casa i conti Guidi, con un pezzo di pane; ed essi vollon pur darti a questa bella gioia. |
Definiz: | § XVI. Per Aggiustare, Porre in buon ordine, Mettere in regola, Sistemare; ne' quali significati, come in altri simili, oggi più comunemente si adopera il verbo Accomodare. − | Esempio: | Pulc. L. Morg. 18, 199: Tu hai qui acconcio mille cose degne; Tu se' il maestro di color che sanno. | Esempio: | Nerl. Comment. 243: Vi andò, acconcio ch'egli ebbe con Sua Santità i casi suoi. |
Esempio: | Condiv. Vit. Buonarr. 31: Lo messe a fare il vaso della Libreria de' Medici in San Lorenzo,.... promettendo di sodisfare al Papa per lui, ed acconciar le cose. | Esempio: | Grazz. Pros. 16: Poi che egli ebbe le sue cose acconce e divisate in guisa che stavano bene,.... diliberò ec. | Esempio: | E Grazz. Comm. 415: I denari acconciano tutte le cose. |
Definiz: | § XVII. Acconciare, parlandosi di conti di dare e avere, vale Mettere in regola le partite di debito o credito, Liquidarle, Saldarle. − | Esempio: | Bocc. Decam. 7, 27: Andatevi pur con Dio, che io acconcerò bene la vostra ragione. | Esempio: | Busin. Lett. 31: Il Morozzo, Cristoforo Rinieri e altri, che stavano al Monte, dicevano che senza questo partito non acconcerebbon mai la scrittura. | Esempio: | Legg. Tosc. 2, 77: Debba di tutte [le spese] in fine dell'anno rivedere, e saldare, e acconciare i conti a' detti libri, acciò che sempre tutto apparisca. | Esempio: | E Legg. Tosc. 2, 93: Li possano e devano cancellare [i debitori da' libri pubblici], e acconciarne le scritture di maniera, che ne restino interamente liberati. |
Definiz: | § XVIII. E per Metter d'accordo, Conciliare, Pacificare. − | Esempio: | Vill. G. 312: Sì si tramisono d'acconciarli insieme, e preson la signoria della terra. | Esempio: | Stef. March. Istor. 4, 76: I Fiorentini erano in concio dell'andare ad oste ad Arezzo;.... Arrigo scrisse del non andare, che volea acconciargli insieme. | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 175: Vidi certi che 'l pregavano, se volea acconciare una questione, mandasse per Dino. |
Definiz: | § XIX. Acconciare il fatto suo, o i suoi fatti, vale Trattar le cose a pro suo, Tirar le cose al proprio vantaggio. − |
Esempio: | Nov. ant. C. 67: Messer, per cortesia, acconciate li fatti vostri, e non isconciate li altrui. |
Esempio: | S. Ag. C. D. 9, 80: Questo vale anche contra coloro che acconciando il loro fatto, vengono contro alle parole di Dio. | Esempio: | Busin. Lett. 67: Ognuno poi s'ingegnò d'acconciare i fatti suoi senza rispetto dell'altro. |
Definiz: | § XX. Acconciare, e più spesso Conciare, dissero i nostri antichi, parlando degli uccelli di rapina, in significato di Addomesticarli, Ammaestrarli. − | Esempio: | Bocc. Decam. 8, 321: Messer Torello.... per acconciare uccelli viene in notizia del Soldano. | Esempio: | Bern. Rim. burl. 1, 71: Questo era un bello e gentil sparavieri, Ch'ei s'avea preso ed acconcio a sua mano. |
Definiz: | § XXI. Acconciare trovasi anco per Castrare. − |
Esempio: | Parin. Poes. 3, 37: Più tosto se ti pare Io mi farò acconciare, Per custodir le donne in un serraglio. |
Definiz: | § XXII. Acconciare, Neutr. pass. acconciarsi, per Venire in Acconcio, Tornar comodo, opportuno. − | Esempio: | Giamb. Vegez. 189: Allotta si dee venire col nemico alle mani, e combattere con lui, quando per alcun modo la battaglia gli s'acconcia di fare. | Esempio: | E Giamb. Tratt. mor. 72: Ad intendimento che se mai le si acconciasse di tornar di qua, avesse luogo dove ec. |
Definiz: | § XXIII. Per Adornarsi, Abbigliarsi. − | Esempio: | Bocc. Decam. 6, 210: Venuta la mattina della Pasqua, la donna si levò in su l'aurora, ed acconciossi, ed andossene alla chiesa impostale dal marito. |
Esempio: | Val. Mass.: Acconciossi a guisa di sacerdote. | Esempio: | Grazz. Comm. 151: Sai tu quel che tu hai a far, balia? B. Che cosa? G. A dar questa buona novella alla Maddalena, e dipoi aiutarla vestirsi, acconciare e farsi bella. |
Esempio: | Lipp. Malm. 6, 9: S'acconcia, e va tutta pulita, Col drappo in capo e col ventaglio in mano. |
Definiz: | § XXIV. E per Mettersi all'ordine, Apparecchiarsi, Disporsi; così nel senso proprio come nel figurato. − | Esempio: | Giamb. Tratt. mor. 76: La povertade è il maggiore freno delle tentazioni che neuno altro, e quello che meno lascia acconciare il nemico a poter tentare l'uomo a peccare. |
Esempio: | Cin. Rim. 14: Allor si strugge sì la mia vertute, Che l'alma onde si muovono i sospiri, S'acconcia per voler dal cor partire. | Esempio: | Ar. Comm. 2, 171: Venga, venga pur, che acconciomi Son con la tasca; ed un giuoco apparecchioli Di bagattelle, il più bello e mirabile. |
Esempio: | Alam. L. Gir. 7, 27: E s'acconcia alla giostra, ed io riguardo Che non ha l'elmo in testa. |
Definiz: | § XXV. E per Indursi, Adattarsi, Accomodarsi a checchessia. − |
Esempio: | Dant. Vit. nov. 65: E dico, che lo Signore loro piange: e che udendo la cagione perch'e' piange, si acconcino più ad ascoltarmi. | Esempio: | Barber. Docum. Am. 33: Conviensi a chi ben vive, Spesse fiate in chiesa ritrovarsi; E per questo acconciarsi A tutto ciò che si conviene al loco. | Esempio: | Fr. Bart. Amm. ant. volg. 55: Tanti sono ne' petti costumi, quante sono nel mondo figure. Chi savio è, a tutti si sa acconciare. | Esempio: | Bocc. Vit. Dant. 21: Per la qual cosa con più pazienza si acconciò a sostenere l'aver perduto la sua presenza [di Beatrice]. | Esempio: | Gell. Sport. 2, 6: Io ci ho pensato di molte volte da me a me,.... ma io non mi ci so acconciare. | Esempio: | Adr. G. B. Stor. 621: I Sanesi di Montalcino.... a tal accordo non si sapevano acconciare. |
Definiz: | § XXVI. E per Accordarsi, Porsi d'accordo, Pacificarsi. − |
Esempio: | Comp. Din. Cron. 50: Messer Tolosato degli Uberti tornato di Sardigna, sentendo questa discordia, s'acconciò co' Pisani. | Esempio: | Vill. G. 5, 31: Il popolo della città di Modana, per trattato del Legato di Lombardia, si levò a romore; gridando pace, e cacciarne fuori la signoria,.... e acconciarsi col detto Legato. | Esempio: | Targ. Viagg. 7, 153: Vi mandò [la Repubblica di Siena] più volte ambasciatori per fargli terminare ed acconciare insieme. |
Definiz: | § XXVII. E per Porsi, Collocarsi acconciamente, Adagiarsi. − | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 53: Io vi ti porrò chetamente una coltricetta, e dormiviti. Alessandro.... vi s'accordò, e quanto più chetamente potè, vi s'acconciò. | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 177: Mai non potè mettersi i panni sotto, nè acconciarsi sì che le cosce, non che le gambe non portasse scoperte. |
Esempio: | Vinc. Tratt. Pitt. 16: Colui che ritrae di rilievo si deve acconciare in modo tale, che l'occhio della figura ritratta sia al pari di colui che ritrae. |
Esempio: | Bart. D. Cin. 2, 512: Spirò senz'altro atto di moribondo, che chinarsi un po' il volto in seno,.... che parve un acconciarsi a dormire. | Esempio: | Parin. Poes. 300: Mi vi acconciavo sopra [la scranna], Poichè il mio buon destino Aveavi al fine il bilico trovato. |
Definiz: | § XXVIII. E per Mettersi al servigio di alcuno, Collocarsi presso alcuno. − | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 147: Con le quali cose era venuto di prima, quando s'era acconcio al servigio di detto signore. | Esempio: | Cavalc. G. Istor. fior. 1, 630: E' fece armi e cavalli, e in verso il Reame s'addirizzò, per acconciarsi con messer Iacopuccio Caldorio. | Esempio: | Varch. Stor. 2, 93: Giovanni da Sassatello, il quale.... aveva preso soldo da' Fiorentini, poco curando della fede, s'acconciò, senza render loro i danari presi, non con l'imperadore come fece dar nome, ma col papa. | Esempio: | Grazz. Pros. 56: Venutosene a Firenze si acconciò per cherico di sagrestia in San Piero maggiore. | Esempio: | Bott. Stor. Ital. cont. 8, 252: Giafferri ricoverossi anch'egli a Livorno, poi si acconciò ai servigj di don Carlo. |
Definiz: | § XXIX. Acconciarsi di checchessia, trovasi per Valersi, Giovarsi di checchessia, Trarne profitto. − | Esempio: | Fr. Giord. Pred. 2, 46: Vedi dunque come de' peccati fatti.... se tu ti vuoli acconciare, coll'aiuto della grazia divina ne puoi trarre beni sanza misura. |
Definiz: | § XXX. Acconciarsi nell'animo, vale Persuadersi, Indursi a credere. − | Esempio: | Cic. Opusc. 336: E non mi potea acconciare nel mio animo, e non mi parea lecita cosa, che io stessi e usassi nelle antiche sedie di voi, Senatori. | Esempio: | Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. 108: Ma che tra voi e' Sanesi, Volterrani, Pisani, Lucchesi, Pistoiesi.... e simili, sia distinzione e varietà di favella, non mi so io acconciar nell'animo. | Esempio: | Grazz. Pros. 103: Pareva.... stupendo e maravigliosissimo [il caso], non si potendo acconciare nell'animo che un uomo potesse cascare in Arno ed ardere. |
Definiz: | § XXXI. Acconciarsi le parole in bocca, vale Prepararsi a parlare, Premeditare il discorso da farsi. − | Esempio: | Dav. Tac. 1, 144: I padri s'erano acconcie le parole in bocca; di tanto più squisito fu l'adulare. | Esempio: | Bart. D. Cin. 2, 256: Mise mano alle parole, che già si era ben acconce in bocca, e gli proferse il suo aiuto. |
Definiz: | § XXXII. Acconciarsi con Dio, ed Acconciarsi dell'anima, vale Disporsi a ben morire. − | Esempio: | Morell. Cron. 349: Dovea [il tuo figliuolo] morire per non ti fare contento di farlo acconciare con Domeneddio. |
Definiz: | § XXXIII. Acconciarsi lo stomaco, vale Ristorar lo stomaco con buoni cibi e bevande. − |
Esempio: | Car. Lett. fam. 1, 126: Il Corvino intendo che s'allegra: Antonietto rifà la panciera; noi altri ci acconciamo tutti lo stomaco. |
Definiz: | § XXXIV. Acconciarla senza sale, trovasi detto proverbialmente, per Mormorare d'alcuno, Sparlarne senza riguardo. − | Esempio: | Poliz. Rim. 2, 22: Egli è ver, donna, ch'io ardo; Ma per tema del dir male, Nè per altro io non vi guardo, Chè ci son certe cicale, Che l'acconcian senza sale. |
Definiz: | § XXXV. E pure proverbialm. Acconciar uno pel dì delle feste, e anche semplicemente Acconciare uno, lo stesso che Aggiustare, Conciare uno pel dì delle feste, e vale Ridurlo a mal termine, in cattivo stato. − | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 207: Io ti concerò peggio, che la Tessa non acconciò Calandrino. |
Esempio: | Ambr. Bern. 2, 6: M'acconceresti pel dì delle feste. | Esempio: | Red. Lett. 2, 79: Questi freddi così grandi m'hanno acconcio per il dì delle feste. |
Definiz: | § XXXVI. Acconciare il fornaio, vale Assicurarsi d'aver sempre da vivere a sufficienza: lo stesso che Accomodare, Aggiustare il fornaio. | V. Fornaio.
Definiz: | § XXXVII. Acconciare l'uova nel panierino, o nel panieruzzo, vale Aggiustare benissimo i fatti suoi; lo stesso che Accomodare, Assettare l'uova nel panierino. | V. Uovo.
Definiz: | § XXXVIII. Acconciar le some, dicesi in proverbio per Distribuir bene le cose, i carichi, le fatiche. | V. Soma.
Definiz: | § XXXIX. E parimente in proverbio, Per le vie s'acconcian le some; e vale che In operando si superano le difficoltà. | V. Soma.
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