Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
CONTO
Apri Voce completa

pag.399


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
» CONTO
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
CONTO.
Definiz: Sust. da Contare, per annoverare: Calculo, e ragione. Lat. calculus, ratio.
Esempio: Sen. Pist. Quando l'huomo ha raunate le parti, si le somma per conto.
Esempio: Tes. Br. 2. 48. E di questi medesimi undici dì nasce un conto, che è appellato la patta, per trovar la ragion della Luna.
Esempio: G. V. 6. 92. 4. Appuosono al buon Romeo, ch'egli aveva male guardato il tesoro del Conte, e fecergli domandar conto.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 6. 4. Onde tu, che eri come creditore venuto, saldato il conto, te ne parti debitore.
Definiz: §. Conto aperto, od acceso: dicesi il Conto non saldato.
Definiz: §. Conto corrente: Quello, ove giornalmente si aggiungono partite.
Definiz: §. Conto fermo: Quello, a cui non si possono contrapporre partite, fino al tempo, o condizione prefissa.
Definiz: §. Conto morto: Quello, che non fa debitore, o creditore effettivo, ma si tiene solo per comodo di scrittura.
Definiz: §. Conto spento: Quello, che è saldato, e pareggiato.
Definiz: §. Mettere in conto: Annoverar tra gli altri.
Esempio: Filoc. lib. 3. 130. Alcuni vogliono donar gioie, le quali non sarieno degne da mettere in conto.
Esempio: Nov. Ant. Proem. 2. E in vita loro hanno appena tratto un parlare, od altra cosa da mettere in conto.
Esempio: E N. ant. Nov. 61. 2. Quelle, che aveano valore, faceano mettere in conto.
Definiz: §. Mettere a conto: quasi lo stesso, che Mettere in conto.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 1. 2. Perchè chi dice d'aver perduto alcun benifizio, mostra, che egli l'aveva messo a confronto, e fatto pensiero di riaverlo [qui Farne capitale]
Esempio: E Sen. Ben. Varch. 3. 18. Che egli non può mettere a conto al padron suo nessuna di quelle cose, che egli fa.
Definiz: §. Far conto: Riscontrar le ragioni, e le partite.
Definiz: §. Levare il conto: vale Raccorre il conto. Lat. rationes subducere, summam facere.
Esempio: Ar. Len. 3. Fin'all'ultimo Mattone ho misurato, e fino all'ultimo Legno, che ci è l'ho scritto, e meco portolo; Poi ne leverò 'l conto, e farò intendere Ad ambi a quanto prezzo possa ascendere.
Esempio: Ar. Fur. 31. 79. Levò Turpino il conto all'aria oscura, Che di contarli s'avea preso cura.
Esempio: Bemb. Stor. 6. Se 'l conto se ne leverà, diece cotanti, o più ancora essere si troverà.
Definiz: §. Levare un conto: è lo stesso, che Levar le partite d'un conto, che altri ha in un libro.
Definiz: §. Dar conto d'alcuna cosa: Darne avviso, notizia.
Esempio: Bemb. Lett. Viene alla Corte per dar di se conto in servizio di N. S.
Esempio: Ar. Fur. 20. 5. L'altro comincia, poichè tocca a lui Con più proemio a darli di se conto.
Definiz: §. Aver'il conto acceso: dicesi figurat. del Seguitar'a far che che sia lungamente, e continovamente.
Definiz: §. Render conto: Mostrare la sua amministrazione.
Esempio: Ar. Len. 2. E fa, che li fossi ti mostrino Ch'hanno cavato, e che conto ti rendano De' legni verdi.
Esempio: Bemb. Lett. Acciocchè egli a bocca le renda conto dell'amministrazion sua.
Definiz: §. Render conto, per metaf.
Esempio: Ar. Fur. 1. 55. Ella gli rende conto pienamente Dal giorno, che mandata fu da lei.
Esempio: E Ar. Fur. 46. 58. Ecco lui pronto A rendervi di se disse buon conto.
Esempio: Stor. Eur. 1. 3. Cominciò a tentare le forze, e l'animo del suo nimico, ma trovando chi gli rendeva sempre buon conto, anzi restava sempre disopra, ec.
Esempio: Bern. Orl. 1. 24. 6. A solo a solo avevan combattuto Con tutti dui, e buon conto renduto.
Definiz: §. Dar danari a conto: vale Dar danari, per farseli far buoni nel conteggiare.
Esempio: Bemb. St. 4. Che senza dimora gli fossero date cento libbre d'oro a conto del suo soldo. E Dar danari A buon conto: dicesi Allora, che si da, o si riceve alcuna somma per aggiustarsene nel saldo del conto.
Definiz: §. Tener conto: Scrivere i conti, e fare i conti. Latin. rationes putare, subducere rationes.
Definiz: §.Tener conto: Fare stima, avere in pregio, che si dice anche Farne conto.
Esempio: Bemb. Lett. De' quali due, dico di voi, e di Messer Pietro, io fo quel conto, che di due fratelli si dee fare.
Esempio: E Bemb. Lett. altrove. Acciocchè voi non acquistiate disonorato nome di far poco conto degli amici.
Esempio: Ar. Fur. 22. 8. E del gran conto, ch'egli ne facesse.
Esempio: Circ. Gell. Dove tu essendo filosofo, ec. non terrai conto alcuno de' piaceri del corpo.
Esempio: Stor. Eur. 1. 22. Il Re vedde il tutto, e non mostrò di tenerne conto.
Definiz: §. Tener conto di che che sia: dicesi del Risparmiarlo, averne cura.
Definiz: §. In proverbio: Conti chiari, amici cari.
Definiz: §. Chi fa il conto senza l'oste, l'ha a fare due volte: e vale, Che i disegni, che si fanno così da se, non riescono.
Esempio: Bern. Orl. 1. 7. 63. Color, che fanno il conto senza l'oste, Rispose Astolfo, tornano a rifare.